A WONDERFUL ACCIDENT

capitolo 1

Lo sconosciuto è steso per terra e non si muove.
Sto andando nel panico,infondo una padellata in testa quanti danni può causare?
Spero per la mia incolumità che ne provochi pochi.
Agitata come non mai,inizio ad aprire i mobiletti in cucina sperando di trovare qualcosa che mi possa aiutare,ma niente,alla fine mi affido ad uno strofinaccio. Lo bagno con dell'acqua e lo poggio sulla fronte dello sconosciuto.
Mentre tengo la sua testa poggiata sul mio grembo sento dei passi provenire dalle scale.
"Ehi Jake ma che stai com...."un ragazzo alto,con un corpo muscoloso e dai capelli corti resta di stucco quando vede la scena che gli si presenta davanti.
Sposta senza sosta il suo sguardo dai miei occhi mortificati al volto dello sconosciuto che, a quanto pare, si chiama Jake.
"Io mi s-sono spav...."il mio tono di voce è debole e a causa dell'imbarazzo non faccio altro che balbettare.
Il ragazzo alzando un po' il tono di voce si avvicina verso di me
"Che diavolo hai combinato ragazzina" e stringe i pugni,penso sia davvero arrabbiato.
In che casino mi sono cacciata?
Come se non fosse abbastanza sento altri passi provenire dalle scale.
Non oso nemmeno alzare gli occhi,sono troppo imbarazzata.
Fortunatamente qualcuno torna dal mondo dei sogni.
"Che male...."dice Jake massaggiandosi la testa
Istintivamente mi alzo,lasciandogli i suoi spazi.
"M-mi dispiace"dico cercando di scusarmi
"Ti dispiace?ma davvero?mi hai tirato una padellata in testa....e l'unica cosa che sai dire è che ti dispiace?Sei proprio una ragazzina"dice Jake arrabbiato
Non faccio in tempo a rispondere che i suoi amici scoppiano in una fragorosa risata
Il primo ragazzo che scende dalle scale dà una pacca sulle spalle a Jake
"Dai amico in fondo non è nulla di che".
"Vorrei vedere te Theo,comunque bambolina passiamo alle cose importanti,ieri mi sei venuta addosso con la macchina"dice mentre sul suo volto si forma un ghigno.
"Mi dispiace..."abbasso gli occhi nuovamente imbarazzata.
"Questa l'ho già sentita,comunque tieni questo, è il mio numero(mi porge un biglietto da visita)per qualsiasi cosa chiamami pure,io adesso avrei degli impegni"
E come se non fossi lì di fronte a lui va via,lasciandomi sola in cucina.
Non lo saluto nemmeno,salgo in camera per prendere le chiavi ed esco da quella casa,stupita trovo la macchina nel vialetto,metto in moto e mi allontano da quella strana casa.

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