capitolo 3 •parte 2•

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Tuttavia il suo sguardo in pochi secondi ritornò serio,controllato,come se il suo modo di cambiare emozioni in modo così repentino,non mi dava alla testa.
Ordinò due gelati che pagò lui e non resistetti a non domandargli qualcosa.
"Allora, chi erano quei due ragazzi dell'altra mattina?"chiesi di punto in bianco
"Amici"restò sul vago lui,come se sotto ci fosse qualcosa in più di ciò che volesse dire
"Ah, e come mai abiti da solo? Insomma i tuoi genitori?..."
"Ragazzina cosa cerchi di fare? Smettila di farmi domande, non lo sopporto. Di certo non tutti hanno una vita perfetta come magari lo è la tua, quindi smettila,mi dai sui nervi" assunse un tono freddo e distaccato.
Risi amaramente: "Neanche tu non sai niente di me. La mia famiglia di certo non è perfetta, mio padre è morto per ragioni le quali non so darmi spiegazioni e mia madre è caduta in depressione prendendo medicine giorno e notte e lavorando molto per distrarsi da tutto ciò e nei momenti difficili ho dovuto lavorare e studiare contemporaneamente, perciò non puoi giudicarmi " Rimase a bocca aperta,come se non si aspettasse che sotto quella facciata da ragazza curata e sicura di sé stessa ci fosse una persona del genere.
Istintivamente mi toccai il ciondolo al collo,ricordo di mio padre a cui tenevo molto,come se potessi ottenere al solo tocco la forza che mi serviva
"Io, mi dispiace... Non volevo..." era impacciato e buffo quindi mi lasciai scappare una risatina quando il suono del suo cellulare ci interruppe.
"Pronto? Di che tipo? Arrivo subito" spense il cellulare e si alzò dalla panchina.
"Mi dispiace devo scappare" prima di andare mi lasciò un bacio sull'angolo della bocca e mi lasciò da sola di nuovo,con mille pensieri che mi frullavano in testa,ma ad ognuno di essi non avevo risposta.
Ripercorsi il tragitto finché non arrivai a casa in tempo per farmi una doccia quando mi accorsi di essermi dimenticata dello zaino lasciato a Des.
"Cazzo" mugugnai infilandomi di fretta un paio di jeans e un maglione per poi chiamarla velocemente.
1 squillo...2squilli...3squilli...parte la segreteria nello stesso momento in cui suonano alla porta.
Merda merda merda, mia madre mi tempesterà di domande e dato il mio scarso passato da bugiarda sono quasi sicura che scoprirà tutto rinchiudendomi in casa a vita.
Mando un veloce messaggio d'addio a Destinity sperando che comprenda la mia richiesta d'aiuto e mi avvio in salotto cercando di essere il più disinvolta possibile.
"Ciao, tu devi essere la bellissima Hope" mi allungò la mano un uomo abbastanza basso con giacca e cravatta, sembrava simpatico,ma si sà mai fermarsi all'apparenza.
Dietro di lui si fece spazio un ragazzo abbastanza alto biondo e con occhi color nocciola.
"Jace" si presentò ammiccando.
"Hope" sforzai in sorriso e mia mamma accorse in mio aiuto facendoli accomodare.
La cena di lunga fu imbarazzante,se almeno fosse stato presente Josh, mio fratello, mi sarei divertita di più.
Ma Josh è all'università ed è molto impegnato con lo studio in questo periodo, ma ci raggiungerà a Natale.
"Bellissima serata Hilary, buonanotte a tutte e due" Steve sfoderò il tipico sorriso da giornalista, strano che lavori proprio in quell'ambito eh?
Per tutta la sera non fece altro che fare domande impertinenti riguardo a mio padre, non so dove voglia andare a parare ma credo che gli interessi la sua morte.
Un mistero, qualcosa del quale nemmeno io so spiegare.
Ma sono certa che deve starne fuori.
Dopo aver salutato cordialmente i due, salii di fretta in camera mia e mi feci una doccia veloce per poi infilarmi il mio pigiama preferito, paperelle d'appertutto!
Andai nella mia stanza preferita della casa,era il mio rifugio personale,l'unico luogo in cui sentissi la presenza di mio padre.
Mi sederti sullo sgabello vicino al cavalletto e osservai tutti gli schizzi appesi al muro.
Mi concentrai sul foglio bianco,presi la matita e cominciai a disegnare il suo profilo,la mandibola,i suoi zigomi scolpiti.
#Flashback#
"Papà non ci riesco" dissi posando la matita
"Va bene così,ma sappi sempre che l'arte deve venire da qui dentro"constatò indicando con l'indice il mio cuore
"E se non riuscirò mai più a disegnare,io non sono brava quanto te"ammisi abbassando gli occhi e le lacrime non tardarono ad arrivare
"No infatti tu sei molto più brava,devi solo aspettare e poi tutto arriverà da sé basta quel poco che riesca a smuoverti,io credo in te,principessa"
E come solo lui sapeva fare,mi diede la forza di credere ai miei sogni.
Dopo la sua morte non avevo rimesso piede in questa stanza,fino ad oggi.
Osservai il disegno finito e mi stupii della sua bellezza,in poco tempo ero riuscita a cogliere molti dettagli su di lui.
Ma sapevo che c'era molto altro da scoprire.



Il mattino seguente mia madre era già al lavoro, quindi mi svegliai, probabilmente non si accorse del mio zaino "perduto".
Ficcai in una borsa abbastanza larga le materie del giorno e misi il capotto uscendo di casa correndo in direzione dell'abitazione di Des.
Una volta lì spostai la roba nello zaino e le materie del giorno precedente le misi nella borsa.
Mancavano 5 minuti all'inizio della lezione e Des aveva la sua macchina quindi arrivammo lì giusto in tempo per la lezione di latino
"Sempre in ritardo..." ci fece notare il prof squadrandoli storto.
"Non ricapiterà più" affermai io prendendo posto in prima fila.



"Brooklyn ripeta ciò che ho appena spiegato" guardai il prof cadendo dalle nuovole chiamate "Jake" e il panico prese il possesso di me.
"Emh...ha detto che..."
DRINNNNN
Sospirai di sollievo beccandomi un'occhiataccia dal professore di matematica e radunai tutte le mie cose per poi uscire dalla classe con Des al mio fianco.
"Allora la macchina ancora non è stata riparata?" Mi chiese lei.
"No, ha detto che ci vorrà poco..."
"Non avete parlato molto della macchina vero?" Ridacchiò lei.
"Abbiamo sorvolato l'argomento..." alzai gli occhi al cielo colorando le mie guance di un rosa acceso.
"Ma quella macchina non è la tua?" Seguii il suo sguardo fino ad incrociare la mia macchina alla quale stava appoggiato Jake con disinvoltura mentre parecchie ragazze gli si accalcavano.....
Stronzo

Scusate il ritardo del capitolo,ma la scuola è piuttosto stressante e occupa molto del nostro tempo.
Speriamo che vi piaccia❤❤

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