capitolo 2

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Il mattino successivo al mio risveglio,mia madre fa la sua comparsa in camera mia piuttosto furiosa.
"Ma si può sapere dove sei stata sabato?Non sei tornata a casa,ti ho chiamato tantissime volte,mi hai fatto preoccupare"scommetto che pure al Polo Nord sentivano le sue urla
"Dio mamma non starmi addosso,sei troppo appiccicosa"dissi sbattendo la mia spalla contro la sua con fare superficiale e andai in bagno cercando di domare la mia chioma di capelli,alla fine decisi di fare una coda di cavallo
"Sei mia figlia ho tutto il diritto starti addosso"sbraita alzando le braccia in alto
"Senti mamma,ho capito sono tua figlia e bla bla bla,non ti ripeterò una seconda volta ciò che ho fatto ho avuto un incidente e ho dormito dalla ragazza a cui sono andata addosso,adesso se non ti dispiace ho meno di tre minuti per vestirmi se no perdo l'autobus"
Avevo detto una bugia non era una "ragazza" ma un "ragazzo" ma se avessi detto la verità probabilmente non sarei più uscita per il resto della mia vita
"Ho solo paura di perdere pure te,perché mi odi così tanto?"disse mentre alcune lacrime rigavano le sue guance
Vedendola in quello stato lasciai ciò che stavo facendo e mi avvicinai a lei.
"Non mi perderai okay?Papà è una questione a parte e non ti odio "dissi abbracciandola
Mia madre era la persona più buona del mondo,ovviamente io con il mio caratterino non rendevo tutto più semplice ma dopo la morte di mio padre il suo istinto protettivo era salito alle stelle,diventando quasi soffocante.
Dopo svariate rassicurazioni da parte mia riuscii ad uscire di casa,ma arrivai a scuola in ritardo.
Quindi costretta ad entrare a seconda ora mi sedetti sulla panchina in cortile e aspettai.
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Per dieci minuti fissai quel bigliettino con scritto sopra il numero,lo rigirai tra le mani sul da farsi ma non mi venne alcuna idea.
Quel giorno non entrai a scuola,troppi pensieri si affollavano nella mia mente così decisi di schiarirmi le idee facendo una passeggiata.
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Nel pomeriggio andai a casa di Destinity per farmi assegnare i compiti ma appena oltrepassai il portone di casa sua lei cominciò con le sue domande da impicciona
"Hope! Ma dov'eri finita?"
Vedo Destinity veramente preoccupata
"È successo un casino". Mi butto a pesomorto sul divano e abbasso lo sguardo ripensando a tutto ciò che era accaduto.
"Mi stai facendo preoccupare", si siede accanto a me sul divano.
"Ho fatto un incidente" sputo fuori mentre lei impallidisce visibilmente.
"Oddio! E stai bene? Hai passato la notte in ospedale?!" Mi toccava freneticamente la faccia per vedere eventuali lividi che erano inesistenti.
"Tranquilla io sto benissimo, ho beccato il culo della macchina."
Faccio un respiro profondo: "Comunque non è questo il problema. La persona con cui sono andata a sbattere è un ragazzo e stamattina mi sono ritrovata nel suo letto. Senza di lui" Gli lanciai un'occhiata quando vidi un sorrisetto dipingersi sul suo viso perfetto.
" Ho preso paura e appena si era alzato dal divano gli ho dato una botta in testa con la prima padella che ho trovato".
"O Santo Dio l'hai ucciso!"
"Ma no! Fortunatamente... Dopo sono arrivati i suoi amici e se ne sono andati con lui lasciandomi da sola, l'unica cosa che so è il suo numero di telefono e nome".
Gli porto il foglietto con il numero e inizia ad urlare saltando sul divano, decisamente non mi sarei aspettata ciò.
"Vado un secondo in bagno, mi raccomando non fare nulla di quello che penso ok?" La avverto sapendo già le sue prossime intenzioni.
"Stai veramente dubitando della tua migliore amica?"
Lasciai perdere e gli lanciai un cuscino in faccia diretta in bagno.
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Quando uscii da esso, Des mi stava fissando con un sorrisetto divertito.
Oh no.
"Che hai combinato?"
"Hope sai che lo faccio per te, devi uscire con ragazzi nuovi, farti una vita al di fuori dello studio... ti voglio bene e lo sai, ma ho appena scritto a questo Jake, scoprendo che si chiama Jacob e domani ti aspetta al parco affianco alla scuola".
"Tu. Devi. Morire."
Iniziai a rincorrerla per tutta la sala lanciandogli cuscini addosso e imprecando contro di lei fin quando non mi disarmó iniziandomi a fare il solletico.
"B-basta Des d-dai!" Urlai ridendo dal dolore.
"Allora ci andrai?"
"Ovviamente no".
"Hope farai una figura di merda se non ti presenti e poi non avevi detto che era carino? Buttati!"
"Tu sei una pazza! Perché dovrei? Non mi sembra un tipo molto affidabile da ciò che ho visto... e se mi rapisce? Che faccio?"
"Stai calma! Lo avrebbe già fatto dato che hai dormito a casa sua! Sciocca!"
"Beh inefetti..." ripensandoci poteva anche violentarmi, ma non l'ha fatto. Faccio davvero così schifo?
"E va bene, ci andrò" mi arresi alzando le braccia al cielo.
"Ma chi glielo dice a mia madre? Quella mi ammazza anche se esco con il figlio del pastore Clarke!"
"No, non te lo consiglio, è poco dotato e non ha ben chiaro i sensi di orientamenento...Puoi dirgli sempre che vieni a studiare da me".
Destinity non si sarebbe mai arresa.
Ormai andava così, sarei uscita con Jake.

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