capitolo 3 •1 parte•

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Da me a Jake:
*Ehi...sono la ragazza dell'incidente, mi chiamo Hope. Volevo chiederti se domani ti andava di vederci al parco vicino alle scuole, ovviamente per parlare della macchina...*
Da Jake a me:
*Va bene bambolina, anche se so che volevi solamente uscire con me ;)*
Da me a Jake:
*Alle 3:00 a.m. Va bene? Sai ho la scuola*
Da Jake a me:
*A domani bambolina ;)*
Leggo a voce alta i messaggi che Des ha inviato a Jake e le mie guance incominciano a prendere un leggero colorito roseo notando l'aggettivo "bambolina" che mi sta facendo letteralmente impazzire.
"Alla fine sono un genio!" Si auto elogia Des e io roteo gli occhi.
"Per sta volta sei perdonata" scherzo io ridacchiando.
"Ora è meglio che io vada" mi infilo il giubbotto e saluto Des con bacio sulla guancia per poi uscire da casa sua e cominciare a correre sotto la pioggia



Mi sveglio particolarmente di buon umore e mi vesto in fretta avviandomi poi al bagno.
"Tesoro io vado a lavoro ci vediamo più tardi!" Sento gridare mia madre dal piano inferiore e con ancora il dentifricio in bocca corro giù per le scale travolgendola.
"Posso andare direttamente da Des oggi pomeriggio? Abbiamo un importante lavoro di gruppo da fare" so di star mentendo spudoratamente a mia madre e un po' la mia coscienza ne risente.
"Va bene, per cena però ti voglio a casa, abbiamo ospiti!" Spalanco gli occhi, da quando in qua mia madre aveva ospiti a cena e chi erano?
"E chi sarebbero i fortunati?"
"Un uomo che ho conosciuto, lavora con me ed è divorziato ha un figlio di un anno più grande di te e vengono qui a cena".
Arriccio il naso, chi si crede di essere questo? E da quando in qua mia madre esce con uomini? Nessuno prenderà mai il posto di papà.
"Mamma, io sono felice solo se tu sei felice e lo sai. Ma, ti prego, non dimenticare mai papà stando con quest'uomo".
Gli occhi le brillano: " Tesoro, mai e poi mai lo dimenticherò e neanche tu. Ormai è parte dei nostri cuori".
La abbraccio e poi se ne va dopo avermi lasciato un bacio tra i capelli.
Noto solo in quel momento di essere di nuovo in ritardo.
Finisco di prepararmi e corro precipitandomi verso la fermata dell'autobus che, per un pelo, riusco a salire per poi sedermi in un posto qualsiasi stremata.
Non vedo l'ora di riavere la mia adorata macchina, non sopporto questi autobus.
In un batter d'occhio o quasi, arrivo davanti l'imponente istituto e mi avvio alla mia prima lezione cercando di pensare il meno possibile a Jake.



"Des porta il mio zaino a casa tua, per favore o sono costretta a portarmelo a destra e a sinistra e sarebbe un impiccio" la prego con gli occhi.
"D'accordo, ricordati di passare da me prima di tornare a casa e divertiti" mi fa l'occhiolino e subito dopo le passo lo zaino salutandola.
Il Central Park è poco distante dalla scuola perciò imbocco una strada principale e poi me lo ritrovo davanti, stupendo e brulicante di gente anche nelle stagioni più fredde.
Cammino per la ghiaia guardandomi intorno per avvistarlo, quando sento strattonarmi da dietro. Prendo paura fin quando poi non mi ritrovo dietro ad un grande albero faccia a faccia con Jake.
"Cercavi qualcuno?" Fa largo ad un sorrisetto divertito e io ricambio.
"Umh diciamo di sì, ma mi hai interrotta..." faccio per andare quando leva la mano da suo giaccone e la posa sul mio polso riportandomi verso di  lui e facendo combaciare il suo petto con il mio.
"Io non credo..." mi sposta una ciocca di capelli dal viso e si avvicina sempre di più.
Sento il suo respiro caldo sul collo, che sfiora con le labbra, provocandomi un fremito.
Alza la testa e con un sorrisetto compiaciuto, poi, si stacca da me lasciandomi spiazzata e imbarazzata.
"Adoro quando arrossisci" ammicca e poi mi fa segno di seguirlo.

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