Capitolo 20

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Mi sveglio per colpa dei raggi del sole che penetrano dalla finestra.
Mi stiracchio un po e allungo una mano dall'altra parte del letto in cerca di Derek ma non sento niente.
Mi alzo turbata mettendomi seduta.
Mi guardo intorno ma di Derek nessuna traccia.
Dove cazzo è andato?

Guardo il bagno, che ha la porta aperta, ma non è nemmeno li.
Guardo l'orologio 8:21 .
Magari sarà andato a fare colazione.
In questo caso, lo manderei a fanculo. Poteva svegliarmi.
Mi stendo di nuovo sul letto e guardo il soffitto.
Anche questa notte ho fatto il solito incubo.
Prima o poi finiranno no?
Spero di si.

Ricordo che dopo l'incubo però ho sognato di riuscire a controllare tutti e quatto gli elementi della natura.
Sembrava così reale.
Riuscivo a far alzare l'acqua quando volevo, e potevo anche ghiacciarla e riscaldarla.
E sapevo dominare benissimo il fuoco.
Era un sogno strano ma sembrava davvero reale.

Finalmente mi faccio coraggio e mi alzo dal letto.
Mi dirigo in bagno per sciacquarmi la faccia e chiudo la porta alle mie spalle.
Recupero i miei vestiti che avevo appoggiato sul divano la sera prima.
Mi vesto velocemente, lascio la maglia di Derek ben piegata sul divano ed esco dalla sua stanza.

Torno in camera mia e dopo essermi fatta velocemente una doccia, decido che non è il caso di indossare gli stessi vestiti di ieri, perciò mi cambio.
Una volta finito, esco dalla camera e mi dirigo giù nella sala.
Dietro di me sento dei passi che mi precedono.
È Leila.

《Lucy! Ti stavo cercando. Che ne dici di andare a fare colazione fuori?》 mi sorride dolcemente lei, mantenendo lo sguardo da un'altra parte

Mi giro cercando di capire cosa stesse guardando.
A quanto pare stava guardando qualcuno fare colazione.
E dal suo sguardo imbambolato deduco si tratti di David.
David?

Sono assai perplessa anche io

《..certo, perché no. Andiamo!》 alzo gli occhi al cielo

Leila mi sorride prendendomi a braccetto e ci incamminiamo verso l'uscita.

《Fammi prendere almeno la borsa 》 dico fermandomi davanti alla porta

《 No, non ti preoccupare, pago io. Ora andiamo 》mi tira per un braccio per uscire più velocemente

Attraversiamo il sentiero, oltrepassiamo il cancello e finalmente noto che fuori c'è una macchina nera che ci aspetta.

《È tutto ok, ci facciamo accompagnare,o meglio, dobbiamo farci accompagnare 》 fa una smorfia

Saliamo in macchina e ci facciamo accompagnare ad un bar.
Dopo poco siamo già arrivate.
Scendiamo dalla macchina ed entriamo dentro il bar.
Prendiamo entrambe un caffè e ci sediamo ad un tavolo.

《Allora..》inizio guardandola con un sorrisetto cercando di farla iniziare a parlare.

《 Allora cosa? 》 chiede lei bevendo un po di caffè

《David?》

《 Non c'è molto da dire. Abbiamo semplicemente iniziato a passare un po' di tempo insieme. Tanto tempo.》 spiega lei iniziando a gesticolare

《 E ti piace? Passare il tempo con lui, intendo》le sorridendo

<<Si..spero che le cose procedano bene>>

Iniziamo a parlare del più e del meno, e una volta finiti i caffè andiamo a pagare, in realtà , Leila va a pagare.
Usciamo dal bar e andiamo al centro commerciale che c'è di fronte, per passare il tempo.
Giriamo per un po di negozi, comprando qualcosa, poi ci fermiamo in un negozio di videogame.

《 Mio Dio, guarda che bello! 》le indico un gioco

《 Guarda queste piuttoso! 》risponde indicandomi delle armi finte, che però erano fin troppo realistiche.

《Sei fissata con le pistole 》r

《 Hei guarda che le pistole sono ottime anche per difendersi! 》 mi spiega prendendo una pistola finta e studiandola.

《 Beh, direi..servono proprio a questo. Comunque,se vuoi andiamo nel negozio per armi che c'è qui. L'ho notato appena siamo entrate》le indico l'uscita del negozio

Leila mi prende per un braccio e mi trascina fuori da qui, portandomi nel negozio di armi.
Appena entrate, Leila sembra innamorarsi di tutte le pistole.
Le si fanno gli occhi a cuoricino solo a guardarle.
Prende una pistola in mano, con fare esperto e fa finta di sparare, poi ne prende un'altra e fa la stessa cosa, poi un'altra, un'altra e un'altra ancora.
È davvero fissata con le pistole credo che siano le sue migliori amiche.
Ne possiede già un paio ma se fosse per lei ne comprerebbe centinaia.

Dopo quasi un'ora a provare tutte le pistole, usciamo dal negozio e andiamo verso l'uscita del centro commerciale.
Ci facciamo riaccompagnare dalla macchina di prima, solo che invece di tornare a palazzo, ci fermiamo davanti ad un bosco, su richiesta di Leila.
La cosa mi lascia un po' perplessa, ma decido di non fare troppe domande.
Usciamo dalla macchina e ci incamminiamo verso un piccolo bosco.
Dopo aver camminato per un po',ci sediamo su un tronco.

《 Ti piace? 》 mi chiede

《 È bello. C'è tranquillità, sembra che non ci venga quasi nessuno qui》rispondo guardandomi intorno.

《 Infatti è così. Non ci viene quasi nessuno.》

Inquietante.

《E tu come sai di questo posto? 》 chiedo curiosa.

《 L'ho scoperto per caso. Un giorno mi stavo annoindo e sono andata a passeggiare. E sono passata per di qua》 spiega

Ci alziamo dal tronco e camminiamo ancora.
Ci avviciniamo ad un punto dove gli alberi formano un specie di cerchio, dove all'interno di esso, per qualche strana ragione, non c'era niente.
Nessun arbusto, nessuna pianta, nemmeno l'erba.
Solo terra.
Ci fermiamo poco prima di arrivare li e ci nascondiamo dietro un albero.

C'è qualcuno.
Un ragazzo, credo.

Non riusciamo a vederlo in faccia per via del cappuccio della felpa.
È vestito di scuro, probabilmente per non attirare molto l'attenzione.
Appena io e Leila vediamo cosa fa il ragazzo, a fatica riusciamo a trattenere un "wow".
Leila e io ci guardiamo incredule.
Il ragazzo muovendo le mani, accende un fuoco improvvisamente.
Il fuoco è sul suo braccio. Sembra che esca dal suo corpo.
È una cosa pazzesca.
Con un gesto della mano la fiamma aumenta.

Rimango letteralmente incantata da quello che fa.
Presto ancora più attenzione ai suoi movimenti e mi sembra che stia ripetendo sempre gli stessi.
Sempre la stessa sequenza.
Ancora e ancora.

È una cosa incredibile! Mi chiedo come faccia a non ustionarsi.

Riesco a percepire la sua energia. È molto forte.

Il ragazzo fa un altro gesto con la mano e la fiamma diminuisce fino a spegnersi del tutto.
Si scrolla qualcosa di dosso, come per pulirsi, e fa per girarsi.

Io e Leila ci nascondiamo immediatamente meglio dietro l'albero, sperando vivamente di non esserci fatte vedere.

La  figlia del DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora