Capitolo 29

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POV'S LUCY

Sono ancora un po' scossa a causa di ciò che ho letto nel libro.
Voglio dire, per quanto sembri strano e assurdo, in qualche modo, tutto quello che ho letto potrebbe avere un senso.
Però sembra davvero assurdo.
Assurdo, come tutto quello che succede ultimamente.

Scendo le scale del castello e vado verso la porta d'ingresso per uscire.
Uscita di casa, vado in giardino e cammino un po' fino a sedermi su una panchina bianca, circondata da rose rosse.

X: Lucy..sei ancora al castello a quanto pare. Vedo anche che con i tuoi amici è tutto rose e fiori..

Sto impazzendo?
Oppure qualcuno che non conosco sa tante cose su di me?

X: Rilassati non stai impazzendo. Esisto davvero...per tua sfortuna

Lucy: Per mia sfortuna?

Ignoro quello che ha appena detto e lascio cadere la testa all'indietro.
Inspiro lentamente e sbuffo.
Sento dei passi avvicinarsi velocemente.

《 Lucy! 》dice Leila sedendosi accanto a me

《Hei》rispondo stiracchiandomi un po'

《 Sono le 17:30, e oggi non hai pranzato! 》 mi dice  guardandomi male

《 È già così tardi? 》 le chiedo guardandola seria

《Già! La giornata è passata in fretta..》 afferma pensierosa

《 Comunque sia, non mi va di cenare insieme a tutti. 》rispondo accavallano le gambe

《Per la storia di Natalie eh..》conclude Leila

《 Esattamente》sbuffo

Detto questo, mi alzo dalla panchina senza voltarmi e senza dire una parola mi allontano, incamminandomi verso il castello.

《 Dove stai andando?》 mi chiede Leila alzandosi dalla panchina per raggiungermi

《 In camera mia 》 dico secca

《 Senti Lucy, potresti almeno provare ad essere un po' più socievole? 》 sbuffa

《 Leila, non sono in vena di parlare, voglio solo riposarmi un po' e stare da sola. 》rispondo parecchio irritata

《 Ah fai come vuoi..ti faccio portare la cena in camera?》 mi chiede sospirando

《 Si, d'accordo 》 dico incerta

Supero velocemente Leila che mi affiancava e vado verso l'ingresso.
Apro la porta, la richiedo dietro di me e sbuffo.

Tutta colpa di quel libro.
Quel dannato libro.
E Alexis me l'ha fatto anche leggere.
Qual era il senso?
Voglio dire, io non posso farci niente, non posso cambiare niente.
Spero che nessun'altro trovi quel libro.
Kristen sa di quella stanza, spero che non mi chieda più niente a riguardo; non voglio che scopra l'esistenza di quel libro.
Non avrei dovuto saperlo neanche io

Tutta colpa di Alexis

Cammino lentamente fino ad arrivare davanti alle scale. Salgo pigramente un gradino alla volta e arrivata al piano di sopra imbocco il corridoio che porta alle camere da letto.
Cammino verso la mia camera, soffermandomi però a guardare la porta di un'altra stanza, davanti alla mia.
La sua stanza.
Distolgo lo sguardo ed entro in camera.
Mi avvicino al armadio ed estraggo da un cassetto l'intimo; recupero anche un altro asciugamano e mi dirigo verso il bagno.
Ho deciso di fare un bagno per rilassarmi un po'.
Apro il rubinetto e faccio scorrere l'acqua per riempire la vasca.
Quando è abbastanza piena mi ci immergo.

La  figlia del DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora