Capitolo 40

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LUCY POV'S

Accecata dalla rabbia inizio a tirare calci alla porta per provare a sfondarla, senza ottenere alcun risultato.

《Qualcuno ha intenzione di aprire questa fottutissima porta?》 Grido tirando un altro calcio

Ad un tratto mi sembra di sentire una lieve risata vicino al mio orecchio.

Ma solo per un istante, come un soffio di vento.

Ma il vento non c'è.

《Povera piccola Lucy indifesa, sempre bisognosa di aiuto e di attenzioni.》 Sento ridere in lontananza

《 Chi sei? Fammi uscire da qui! Ti massacro.》 Dico tra un calcio e un altro

Mi giro arrabbiata dall'altra parte e faccio qualche passo per calmarmi, dopo qualche minuto sento la porta aprirsi.

Mi rigiro verso la porta con la mano in aria pronta a tirare un pugno ma rimango con la mano ferma in aria.

《Eleonor?》

《Lucy ma che ti prende?》chiede visibilmente confusa

《Io..ecco..sono entrata in camera..non c'era niente..non potevo uscire..qualcuno parlava e..》

《Ma c'è tutto in camera. E la porta della camera bastava aprirla. 》

Mi guardo intorno e vedo ogni cosa al suo posto.

《È impossibile. Prima era tutto..》 dico nervosa

《Te lo sarai immaginato. Da quanto non dormi bene? Il sonno può giocare brutti scherzi》sorride

Eleonor mi prende una mano e mi porta fuori dalla porta.

Una volta superata la soglia mi ritrovo in un lungo corridoio buoio.

Mi giro verso Eleonor per chiedere una spiegazione ma di lei nessuna traccia.

Faccio per tornare in camera ma l'entrata è come bloccata da un vetro.

Non è un vetro. È una barriera.

《Okay magari questo è solo un sogno. Un brutto sogno. E questo è frutto della mia immaginazione.》

Che immaginazione del cazzo.

Faccio qualche passo lungo il corridoio con le mani protese leggermente in avanti per non urtare qualcosa.

《Ma certo, avrebbe senso. In fondo è da tanto che non dormo bene.》 borbotto tra me e me

C'è qualcosa che non mi piace.

Continuo a camminare finché non vedo in lontananza una figura familiare che mi fissa immobile.

Accelero il passo e mi avvicino abbastanza per poter riconoscere Leila.

《Leila!》 la chiamo

Lei continuando a fissarmi fa un sorriso inquietante.

Arrivata quasi davanti a lei, Leila mi fa il gesto con la mano di avvicinarmi.

《Ti sei persa? Ti aiuto io》 dice ancora con quel sorriso

Appoggia le sue mani sulle mie spalle.
Stringe la presa e mi spinge alla mia destra facendomi cadere per terra.

Continuo a rotolare giù, probabilmente giù dalle scale.

Modalità sacco di patate attiva.

Smetto di rotolare e sbatto forte la testa.

《CAZZO!》

Provo a rialzarmi lentamente ma falliscono miseramente, sentendo la testa girare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 18, 2021 ⏰

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