6.

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Il ragazzo alto e biondo mi fissava dallo specchio. Poi mi sorrise ed entrò in sala,con le scarpe.

"Scusami se vuoi entrare devi toglierti le scarpe"-lo ammonì io ancora con il fiatone, lui annui e tolse le scarpe. Mi si avvicinò e mi porse la mano.

"Io sono Luca,Luca Chikovani, il mio treno ha tardato faccio parte dei creators"-aveva la pelle chiarissima e questi occhi chiari, aveva dei tratti strani ed intriganti.

"Oh, i ragazzi mi avevano parlato di te"-dissi io sistemandomi. Era molto più alto di me e mi superava di molto con lo sguardo.

"Dalla tua coreografia mi sono persa una lezione meravigliosa!"-esclamò lui sorridendo.

"Stancante di sicuro"-dissi io ridendo. Poi una voce stridula urlò il suo nome, era Sofia che gli correva addosso insieme a Lea.

"Mi sei mancato Chiko!"-disse Lea mentre lo abbracciava, poi abbracciò anche Sofia.

"Mi siete mancate ragazze, di la ci sono anche gli altri?"-chiese lui, Lea annui e Luca spari nei corridoi poi Sofia tutta esaltata venne vicino a me.

"Allora, ballo infuocato?"-disse lei dandomi un colpo con il gomito, sbuffai.

"Cosa pensavi di fare stupida testa bionda?"-le chiesi io, lei di tutta risposta alzò le spalle e si dileguò via con Lea salutandomi. Presi il telefono e la borsa pronta per fare una bella doccia a casa. Alice e Muriel però mi bloccarono il passaggio, sbuffai e le guardai.

"Ditemi care!"-dissi io, loro si guardarono e sorrisero.

"Cosa fai?"-mi chiese Alice.

"Vorrei fare una bellissima doccia, poi preparare un bellissimo pranzo e poi dormire nel mio bellissimo letto"-dissi io, Muriel scosse la testa.

"Non credo proprio!"-mi disse lei. Ma prima di poter ribattere..

"Ginny"-una voce da dietro mi chiamò, era Michele.

"Devo andare"-mi liberai dalle ragazze e andai da Michele che mi aveva salvato il pomeriggio.

"Oddio grazie mi hai salvato!"-lo ringraziai, lui rise e si passò la mano sui suoi capelli neri. Non so perché ma in tutto quello che faceva c'era qualcosa di ipnotizzante.

"Ti volevo chiedere... cosa fai adesso?"-disse imbarazzato, inclinai la testa.

"Avevo in mente un bel programma di relax, perché?"-chiesi io.

"Ho delle cose da scrivere e mi farebbe tanto piacere averti accanto"- a quelle parole il mio cuore perse un battito, voleva avere me accanto?

"Non è una cosa che di solito si fa da soli?"-chiesi io.

"Si ma mi piacerebbe un tuo parere"-disse impacciato, era così tenero.

"Sono davvero onorata"-mormorai -"dove scrivi di solito?"-chiesi io.

"Ovunque"-rispose lui sorridendo -"Andiamo a fare una doccia ti va?"-disse lui ed io arrossì.

"Insieme?"-balbettai.

"Certamente!"-rise lui ed io rimasi li impassibile -"Ma no Ginny!"-disse poi lui notando la mia faccia sconvolta -"Ci vediamo qui tra mezz'oretta, passo a prenderti"-poi andò via.

"CI HAI SCARICATE PER MICHELE BRAVI!"-la voce di Muriel riempì la stanza, chiusi gli occhi voltandomi. Alzai le mani con atteggiamento innocente e loro risero. Aspettai che tutti fossero andati via, chiusi la sala e andai a sistemarmi. Misi un paio di jeans chiari, una maglietta con su scritto 'serendipity' e le mie vans. Decisi di sciogliere i miei capelli e di mettere solo un po' di mascara sulle ciglia.Spruzzai un po' del mio profumo preferito, presi la borsa e scesi giù per aspettare Michele. Lui mi aspettava poggiato alla macchina con il telefono in mano, sospirai bloccando pensieri strani nella mia testa e andai verso di lui.

she's my thunderstorm -micheleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora