Entrai a casa, vidi che avevo il tempo sia per sistemare meglio casa sia per sistemarmi. Iniziai a pulire le ultime cose, i ripiani della libreria e i mobili dove ancora c'era polvere. Misi sul tavolo una grande tovaglia verde e poggiai sopra le cose Sofia mi aveva lasciato. Presi delle ciotole e misi le patatine e le barrette di cioccolato in un'altra.
"Chissà perché le barrette di cioccolato?"-dissi io guardando la ciotola piena di Kinder, Mars, Twix e altre barrette.Alzai le spalle e continuai a mettere le varie bottiglie sul tavolo.Mi aveva portato una quantità spropositata di birre, vodka e altre bottiglie d'alcol che non conoscevo. Presi i bicchieri di carta rossi e li misi sul tavolo. Attaccai poi lo stereo alla spina vicina e collegai il telefono facendo partire la riproduzione casuale. Le note di Shawn Mendes con la sua Stiches inondarono la camera mentre io continuavo a sistemare. Dopo una buona mezz'ora il soggiorno era diventato davvero presentabile così decisi di andare a fare una doccia per poi vestirmi, si erano già fatte le sette e fra meno di due ore sarebbero venuti tutti. Sentì il mio telefono suonare, un messaggio da parte di Sofia.Ciofi: cosa ti stai mettendo? Sono in crisi profonda Ginny!
Risi e risposi al messaggio muovendomi a tempo di musica.
Ginny: penso i miei jeans scuri e una camicia di sopra, non esagerare con l'eleganza!
Inviai il messaggio e aprì la mia valigia, ancora era tutto impacchettato per bene non avevo avuto il tempo di disfare tutte le mie cose. Per prima cosa tolsi le cose fragili tipo le varie foto con i miei amici e la mia famiglia che erano proprio all'inizio della valigia. Li portai in soggiorno e li misi sopra i ripiani, c'erano foto con Martina, alcune con la mia famiglia e mia sorella e qualcuna con i miei amici. Poi uscì le miliardi di candele che avevo portato da casa, le mie preferite le misi in camera nei comodini e alcune le misi anche in soggiorno. Per coprire un po' l'odore di chiuso della casa ne accesi qualcuna alla vaniglia e al cocco i miei gusti preferiti. Poi cercai tra i vestiti i miei jeans preferiti,strettissimi e a vita alta. Trovai poi il mio crop top preferito, era bianco e smanicato molto semplice ma anche sexy. Se volevo far rosicare Michele Bravi ci voleva di più che un semplice top. Andai in bagno e accesi le luci dello specchio, presi il phon che era appeso li vicino e ravvivai i miei capelli rossi portandoli da un lato solamente. Poi iniziai a truccarmi, misi la base e una sottile linea di eyeliner. Non amavo esagerare con il trucco ma quella sera decisi di mettere anche un velo di mascara sulle mie ciglia già molto lunghe e un rossetto scuro che risaltava sulla mia pelle molto chiara. Dal salotto sentivo Jennifer Lopez cantare "Ain't your mama" e iniziai a ballare a ritmo di musica, era la mia canzone preferita per ballare in quel periodo. Finito il trucco tornai ballando nella mia stanza e aprendo l'armadio trovai un enorme specchio a figura intera. Stavo davvero bene ed ero soddisfatta del mio trucco e dei miei capelli stranamente. Iniziai a ballare davanti lo specchio facendo mosse strane e sensuali. Sistemai la valigia e la chiusi dentro l'armadio, poi andai in terrazza. Non c'era molto da sistemare li, collegai solo alcune lampadine che illuminarono tutto il terrazzo. Poi mi sedetti sulla panchina e mi rilassai un paio di minuti. Guardai il sole tramontare tra i palazzi di Milano e mi sentii in un altro mondo. Squillò il telefono.
Ciofi: spero tu non sia una strafiga come al solito, porto alcuni miei amici impazienti di conoscerti! Non stare tutta la sera con Michele ;)
Ginny:lui starà tutta la sera con Lea, credo gli piaccia :)
Scrissi quella faccina nel modo più falso del mondo.
Ciofi: tu dici? :o
Ginny: non hai notato nulla?
Ginny: mi spieghi perché hai comprato le barrette di cioccolato per una festa insieme agli alcolici?
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she's my thunderstorm -michele
Roman pour AdolescentsUna ragazza di vent'anni riceve una proposta per il lavoro dei suoi sogni, va a MIlano ed incontra un ragazzo dolce e attorniato da persone meravigliose. Un ragazzo di ventun'anni pieno di dubbi e di confusioni sul futuro incontra un concentrato...