Festa

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Sono ad una festa. Alice balla spensierata. È felice, finalmente ha trovato il coraggio di lasciare quel ragazzo altezzoso che non la meritava affatto. Non ha sofferto,lei, non ha pianto. Dice che è tornata a respirare, rimpiange soltanto di non aver trovato il coraggio prima.
La musica è forte al punto giusto da non farmi sentire i miei stessi pensieri.
Una cappa di fumo. Non vedo quasi nulla.
-"Usciamo a prendere una boccata d'aria Ali?"-
-"Dai An, questa la voglio ballare!"
Sbuffo. Ha detto così delle ultime dieci canzoni.
Mi guarda con tenerezza, sembra.
-"Tu vai, ci vediamo fuori appena finisce la canzone"-
Rido perché nemmeno lei ci crede.
E mentre 'Use Somebody' risuona nelle casse, esco.
Bevo il mio vodka redbull, mi guardo intorno. Non conosco nessuno.
Poi qualcuno mi bussa alle spalle, mi volto di scatto.
Un ragazzo mi sorride con aria sorpresa. Elegante, altezzoso, sfodera il suo bel fisico ricoperto di tatuaggi.
-"Luca!"- esclamo -"Che fai qui?"-
-"E tu?- Ride.
-"Mi hanno costretta"-
-"Infatti mi chiedevo cosa ci fa una ragazza sbruffona ad una bella festa piena di gente!"- Ride ancora.
-"Non sono sbruffona"- Alzo gli occhi al cielo.
-"Oh si! E pure permalosa! Fortuna che sei bella, almeno!"-
-"Ma piantala"- Stavolta rido davvero.
Dalle casse risuonano le note di 'Love me Love me'.
Esce Alice, stranamente di parola.
Presentazioni.
Mentre Luca si volta a buttare la sigaretta leggo il labiale di lei:'Che gran fico'.
Soffoco una risata.
Silenzi imbarazzanti.
-"Vabbè Angi ti saluto. Buona serata"-
Abbozza un sorriso ad Ali e raggiunge gli amici in pista.
-"È proprietà privata o puoi mettermi una buona parola?"-
-"Sei la solita"- Ridiamo.
Rientriamo.

A fine serata mi ritrovo un po' sbronza. Adesso Chris Martin canta 'Fix you' e io penso a Fabio mentre Ali mi trascina verso la sua macchina.
-"Metti la cinta ragazza"-
-"Sì signora!"-
Sbuffa e ride.
Poi il buio.

Vedo Fabio, mi sta parlando, ma non riesco a sentire.
Allungo le mani verso di lui e lo vedo indietreggiare.
Mi ricordo di quando avevamo litigato perché si era dimenticato del mio compleanno.
Non che mi importasse di festeggiare, ma mi aveva infastidito il modo in cui dava così poca importanza a ciò che riguardasse me.
Lo avevo perdonato subito.
Avevamo fatto l'amore tutta la notte, più e più volte.
-"Scusami"- mi aveva sussurrato all'orecchio mentre si muoveva lentamente sopra di me.
-"Ti odio"- Gli avevo risposto. E lo graffiavo e gli mordevo il collo con cattiveria perché era vero.
In quel momento l'odiavo.
Quelle parole e quei miei gesti lo avevano eccitato ancora di più .
Aveva velocizzato i movimenti e io sentivo tremare il bassoventre.
-"Mi odi?"-
-"Ti odio"-
Ansimava forte, mi teneva per la gola.
Cercavo di dargli più accesso per vederlo morire sopra il mio corpo.
E infatti così faceva. Gridava e cadeva sul di me senza forze.

Sento un rumore che sembra un tuono.
Torno a me.
Mi sveglio di soprassalto.
Alice sta urlando.
-"Ma che diavolo..?"-
Mi guardo attorno.
Siamo ferme nel bel mezzo della strada. Zero luci.
-"Abbiamo investito un istrice"-
-"Hai investito. Che? Cosa? Dove?"-
-"Un istrice, An, un cazzo di istrice"-
-"Merda"-
Scendiamo.
Le due ruote anteriori completamente a terra, il muso della macchina semi distrutto.
-"Un dinosauro, altro che istrice!"-
Mi guarda incazzata nera.
-"Dai cerchiamo aiuto"-
Prendo il telefono. Non prende. Ma dai.
Alice ha il telefono morto. Ma dai!
Siamo nel panico.
Passano pochi minuti, o forse di più, chissà.
Una macchina ci lampeggia. Sbracciamo in mezzo alla strada.
Si ferma.
-"Ci manca solo che è un maniaco e siamo apposto per stasera"-
-"An, taci!"- Mi rimprovera.
Tre ragazzi escono dalla vettura.
-"Oddio"- Sbuffo.
È Luca, con due dei suoi amici.
Ci guarda con aria preoccupata.
-"Come state?"-
-"Noi bene"- risponde Alice -"la macchina meno"-
Io rimango in disparte.
Questo ragazzo mi infastidisce.
Luca fa una telefonata, si allontana.
-"Scusa se ti sveglio a quest'ora. Mi serve un aiuto con una macchina-" Sento che dice -"Grazie, ti aspetto qui"-
Guarda Ali e le dice: -"Era mio fratello. È meccanico e carro attrezzi. Sta arrivando"-
-"Oh grazie"- Esclama Ali congiungendo le mani.
In qualche decina di minuti arriva il fratello di Luca con il carro attrezzi.
Gli somiglia in un modo incredibile. Soltanto che ha i capelli lunghi.
Dice alla mia amica che in pochi giorni avrà la macchina apposto. Lei sospira. Gli altri intanto hanno spostato la povera bestia dal mezzo della strada, Luca ha chiamato la protezione civile per occuparsene. Mi rincuora. È un bravo ragazzo.
Non mi guarda.
-"Vi porto al pronto soccorso"-
-"Nono"- dico io -"Stiamo bene"-
Continua a non guardarmi .
-"Siete in stato di shock"- Sbuffa.
Ali stavolta è d'accordo con me: -"No, davvero, ci basta un passaggio a casa. Avete già fatto abbastanza."-
Luca sorride: -"Andiamo dai"-
In macchina musica e silenzio. La testa mi esplode, probabilmente sono ancora sbronza.
Arriviamo, ringraziamo.
-"Non dire nulla a Jasmine per favore"- dico prima di scendere dalla macchina.
Luca non risponde, fa un mezzo gesto con la mano.
Saliamo, Ali dorme da me.
Mi dice :-"Gran bella serata"-
Le scappa una risata.

Crolliamo.

Suona il telefono di lei. Mi tiro leggermente su, è giorno.
La scrollo: -"Chi ti chiama di domenica mattina oh?!"-
Risponde, mugola qualcosa, racconta alla madre l'accaduto. Torna a dormire.
Io non prendo più sonno invece. Ho la nausea, le vertigini.

Chissà Loris come sta, come è andato il suo anniversario.

Penso alla tenerezza di Luca della notte prima.

Mi arriva un sms, è Jasmine.
Strizzo gli occhi.
Scrive: "Chiamami appena puoi"
Fantastico. Fortuna che gli ho detto di non dir nulla.

Sono nervosa. Mi alzo.
I miei non ci sono, saranno a messa. Preparo due caffè .

La chiamo. Chiamo la stronza.
-"Ehy An!"- Dice con la voce squillante.
-"Dimmi"-
-"... Tutto bene?-"
-"Dimmi-" Ripeto
-"Ascolta, so che dovrei farmi i fatti miei, ma da quando avete discusso Loris dà i numeri. Ha passato la sera del nostro anniversario a parlare della sua amica che lo ha tratto male e.."-
-"Io non l'ho affatto trattato male, Ja, c'è stata una semplice discussione.
Ne abbiamo avute tante e le abbiamo superate sempre con tranquillità, siamo adulti e ce la facciamo da soli. Perciò ti ringrazio ma non serve."-
-"Come vuoi"- La sento sospirare -"Ma fate in fretta a risolvere perché lui senza di te non è lui"-
-"Ha te"- Affermo
-"Si io sarò la ragazza, ma lui ha bisogno della sua amica"-
-"Lo so. Terrò conto delle tue parole"-
-"Ti ringrazio"-
Silenzio.

Ali nel frattempo si è alzata, mi fa un cenno di ringraziamento per il caffè. Mi guarda dubbiosa. Si chiede con chi sto parlando.

-"Beh, che hai fatto questi giorni?"- chiede Jasmine dall'altra parte.
Mi domando se davvero non sa nulla di ieri notte.
"-Ero a quella festa ieri e..."-
-"Ah si! Dovevamo venire anche noi ma a Loris girava male..Hai visto Luk?"
-"Si l'ho visto. Abbiamo scambiato due parole"-
-"Mi fa piacere"-
Credo davvero che non sappia nulla.
Faccio un sospiro di sollievo.
Tronco la conversazione: -"Ja devo andare. Vi auguro una buona domenica"-
-"Anche a te, An, ciao"-

Rifletto.
Ci tiene davvero a Loris, che diavolo, al punto di chiamare me e dirmi di chiarire con lui.
Vuole che sia felice, e a questo punto è evidente.
Mi tranquillizzo.

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