8ºCapitolo

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Esco fuori con il solito zaino in spalla e sobbalzo quando trovo costeggiata al mio marciapiede la 500 di Alvaro.
"Ciao" dico "non sapevo ci accompagnassi tu."
"Mi andava" risponde freddo.
"Va tutto bene?" Chiedo.
"Tutto perfetto. Perché?"
"Nulla.. Sei strano."
Scrolla le spalle ed entriamo in auto.
Saluto Chicca con un bacio sulla guancia e durante il tragitto regna il silenzio.
"Buona giornata" dice liquidandoci.
Scendiamo ed entriamo a scuola.

"Ma perché sta così?" chiedo.
"Non riesco a capirlo" mi dice "non l'ho mai visto così acido."

Passiamo la nostra giornata scolastica noiosa e fuori scuola troviamo di nuovo Alvaro.
Che senso ha venirci a prendere se poi non ci rivolge nemmeno parola?
Saliamo in macchina.
"Che ne dite di passare la serata insieme, stasera?" Chiedo.
"No, ho già tutto programmato."
"Come non detto."

Arrivo a casa e faccio le solite cose.
Il pomeriggio la solito corsetta e questa sera invece tv e cioccolata.
Scambio qualche sms con Chicca che mi avvisa che Alvaro è chiuso in camera sua con la musica a palla, alla faccia del programma.
Finisco di vedere il film e salgo in camera.
Mi arriva un sms di Marco.
"Domani c'è una festa in spiaggia, ti va di venire? Davide ha detto che avrebbe chiamato lui personalmente Chicca."
"Non ho altri piani quindi va bene."
"Perfetto. Ci sentiamo domani per i dettagli. Buonanotte."
"Buonanotte."

Spengo il cell e mi addormento.

"Ti ha avvisato Davide?" Chiedo mentre sono nel bus con Chicca mentre andiamo a scuola.
"Si, ieri sera. Sarà fichissimo."
Rido al suo entusiasmo.

Dopo poco siamo a scuola e mentre siamo nel bel mezzo della lezione di storia mi arriva un messaggio di Marco.
"Ti va bene se ti passo a prendere alle 17?"
"Va benissimo."
"Avvisi tu Chicca?"
"Ritienilo come già fatto."
"Perfetto. A dopo splendore."
"A dopo."

Continuiamo a seguire la lezione e così anche le seguenti.
"Allora oggi vengo direttamente da te prima delle cinque" dice Chicca.
"Va bene."

Torno a casa e alle quattro mi vesto.
Indosso un abito lungo bianco che scende morbido. Lego i capelli in uno chignon e mi trucco con una semplice linea di eyeliner.
Subito dopo ecco arrivare Chicca.
Lei ha optato per un vestitino glicine che le calza a pennello.

Alle cinque in punto ecco arrivare i ragazzi.
"Siete sicure di aver scelto le scarpe più adatte?" Ci chiede Marco mentre saliamo in auto.
"Sicurissime" risponde Chicca "e poi possiamo sempre toglierle.

In circa mezz'ora arriviamo alla spiaggia. C'è già un bel po' di gente e la musica risuona nelle casse.
C'è un enorme gazebo con sotto il buffet che a breve si sarebbe aperto.

Mi guardo intorno, c'è davvero una bella atmosfera.
Mi sento cingere i fianchi mentre guardo il mare. Volto il viso e sorrido a Marco.
"Dopo me lo concedi un lento?" Mi chiede.
"Anche due" sorrido.

Aprono il buffet e io prendo un Ginger.
Alzano la musica e trascino Marco in pista. Balliamo abbracciati e rido a ogni sua battuta. Proprio mentre sto ridendo incontro gli occhi con l'ultima persona che avrei pensato di vedere qui: Alvaro.
Mi saluta con un cenno di mano e un viso nero come se fosse arrabbiato.
Faccio cenno a Chicca di guardarlo e lei gli si avvicina.
Scambiano qualche battuta che non riesco a capire e torno a concentrarmi su Marco.

Balliamo per un bel po' poi andiamo al buffet a prendere qualche pizzetta.
Ci sediamo tutti e quattro sulla sabbia quando vedo Alvaro strusciarsi addosso a una finta bionda.
Li guardo disgustati e quando incrocio di nuovo lo sguardo con lui giro il viso.

Mi applico ad ascoltare i discorsi di Marco e Davide e rido quando vedo Chicca ridere ma non ci capisco granché visto che nella testa si presentano solo le immagini di quei due che si strusciano mentre ballano.

Dopo un bel po' facciamo un altro giro di Ginger e poco prima di mezzanotte sono a casa.

È già un'ora che provo a prendere sonno ma stasera sembra proprio non voler arrivare.

Mi giro e mi rigiro nel letto ma la situazione non cambia.
Provo a gironzolare un po' su internet con la speranza che stancandosi gli occhi il sonno sarebbe arrivato ma mi sbagliavo.

Riesco a prendere sonno solo alle primissime ore del mattino e quando suona la sveglia ho voglia di spegnerla e tornare a dormire, ma so che non posso.
Un'altra giornata mi aspetta e chissà cosa mi riserva.

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