5ºCapitolo

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Il mattino dopo all'improvviso la luce invade la camera e infilo la testa sotto il cuscino.
"Bimbette dovete alzarvi" ci dice dolcemente Alvaro dandomi dei colpetti sul cuscino.
"Lasciaci dormire" si lamenta Chicca portandosi sulla testa le coperte.
"Vi ho già fatto dormire abbastanza e avete saltato anche la scuola, forza" continua lui.
"Altri cinque minuti ti prego" imploro con la voce impastata.
"Nemmeno un secondo in più."
"Ma noi abbiamo sonno" dice Chicca.
"E mal di testa.." Aggiungo io.
"Chissà perché" ride lui togliendomi il cuscino dalla testa.
"Alvaro ti prego" piagnucolo.
"Non mi pregare, sono irremovibile."

All'improvviso ci toglie le coperte da dosso.
"Alvaro dai, non fare il cattivo, ti voglio bene."
Lui ride alla mia affermazione.
"Anche io te ne voglio ma ciò non toglie che devi alzarti."

Ad un tratto mi sento tirare per i piedi. Spalanco gli occhi e Alvaro mi sta trascinando giù dal letto.
"No Alvaro ti prego" dico cercando ogni appiglio possibile e immaginabile ma ovviamente mi ritrovo a terra.
"Fuori uno" dice lui ridendo e poi va verso Chicca.
"No no, mi alzo mi alzo" dice quest'ultima saltando giù dal letto quando però fa qualche passo inciampa e me la ritrovo addosso.
"Chicca ma che cazzo, ahia" dico massaggiandomi il fianco colpito.
E Alvaro scoppia a ridere.
"Alvaro di mattina sei insopportabile" dico.
"E quando te lo dico io perché non mi credi?" Mi dice Chicca tirandosi su.
"Vuoi tirarti su Dedè?"
"No Alvaro, no!"
"Muoviti. Non farti alzare da me."
"Voglio restare qui a terra, per tutta la giornata."
"Ok, ti alzo io."
"Non ti azzardare."

Detto fatto, Alvaro mi solleva di peso e mi mette in piedi.
"Buongiorno" mi sorride e mi da un bacio sul naso.
"Non è questo il modo di svegliare una ragazza, hai capito?" gli punto il dito contro.
"E come volevi essere svegliata, tesorino?" Mi prende in giro.
"Non volevo essere svegliata, è diverso."
Mi sorride e quasi mi sciolgo, perciò distolgo lo sguardo e noto che mi tiene ancora per i fianchi.

"Ma io non capisco se voi due state flirtando da giorni oppure sono io che mi impressiono" dice all'improvviso Chicca.

Tolgo le mani di Alvaro dai miei fianchi e mi siedo sul letto facendo finta di niente.

"Preparatevi, dobbiamo andare a correre sulla spiaggia" cambia discorso lui "vi aspetto giù."

"Ti posso fare una domanda?" Mi chiede Chicca appena Alvaro va via.
"No" rispondo secca ma il suo sguardo assassino mi fa cambiare idea "spara."
"Com'è stato il bacio di ieri?"
Resto a bocca aperta davanti alla sua domanda anche se me l'aspettavo.
"Ma che domanda è?"
"Dai rispondimi."
"Mi rifiuto."
"Dai, anche se è mio fratello puoi dirmi com'è stato" mi urta col suo gomito.
"No, non te lo dirò e poi.. Beh eravamo ubriachi."
"Tutto sembrava tranne che quello era un bacio da sballati" dice ridendo "dai Denise, non farti pregare."
"È stato un buon bacio" dico vaga.
"Un buon bacio?" Ripete ridendo "dai, dimmelo. Ti è piaciuto?"
"È stato.. Wow. Il miglior bacio che io abbia mai avuto" dico tutto d'un fiato.

Lei resta stupita poi dopo batte le mani e saltella. La guardo scioccata.
"Non ti azzardare a riferirlo a tuo fratello, ti avviso."
"A meno che non mi sfugga non lo saprà."
"Ecco, stiamo apposto."

Ci prepariamo in tenuta da corsa e raggiungiamo Alvaro giù.
"Siamo pronte" lo avvisa Chicca.
"Perfetto, andiamo" prende le chiavi della macchina e andiamo.

Un quarto d'ora dopo siamo sulla spiaggia.
"Al mio tre iniziamo, ok?" Dice lui e noi annuiamo "uno... due... tre."
Cominciamo a correre uno accanto all'altro senza dire una parola con il solo rumore del mare in sottofondo.
Così si che vien voglia di correre.

Facciamo circa 30 km tra andata e ritorno e poi ci sdraiamo stremati sulla sabbia.

"Ma se facessimo il bagno?" propongo.
"Sei matta o ancora ubriaca?" dice Chicca guardandomi con un'espressione buffa.
"Sono lucida. Dai forza, andiamo" provo a convincerli.
"Non è una buona idea e non abbiamo nemmeno i costumi" dice invece Alvaro.
"Siete dei pappamolli, io vado" mi alzo e mi tolgo canotta e pantaloncino restando in intimo e faccio una breve corsa verso il mare per poi tuffarmici.

L'acqua è abbastanza fredda ma il corpo si abitua velocemente.
Sciolgo i capelli e mi tuffo all'indietro, quando torno su lancio uno sguardo sulla spiaggia e vedo i due parlare ma da qui non riesco nemmeno a leggere i labiali.
Scrollo le spalle e mi faccio una buona nuotata, per modo di dire.
Dopo essermi rilassata abbastanza torno a riva dove Alvaro mi avvolge con un telo.
"E questo dove l'hai preso?"
"Lo avevo in auto. Com'era l'acqua?"
"Perfetta. Non sapete cosa vi siete persi."

Mi asciugo alla meglio e mi rivesto così da non restare a lungo in intimo davanti ad Alvaro.

"Ti si è fatto il segno del reggiseno e della mutanda sui vestiti" mi fa notare ridendo Chicca.
"Pensavo si fosse già asciugato" dico coprendomi.
"Pensavi male" dice Alvaro.
"Vabbè tanto ora torno a casa, mi faccio una doccia e torno come nuova."

Dopo una ventina di minuti sono a casa. I miei sono a lavoro quindi ho la casa libera per qualche altra ora.
Accendo la radio con un volume altissimo a corro sotto la doccia.
Quasi mi dispiace togliermi il profumo di mare da dosso.
Mi faccio una doccia e uno shampoo veloce poi mi metto a studiare.

Alzo la testa dai libri un paio d'ore dopo e mi accorgo che è ora di cena.
Chiudo tutto, preparo i libri per domani e scendo giù.

I miei sono andati a cena fuori, mi hanno avvisato con un sms e quindi devo arrangiarmi.
Apro il frigo e prendo il prosciutto e la maionese, qualche pancarrè e glieli metto in mezzo.

Mi piazzo sul divano a vedere la tv quando mi arriva un sms.
"Sei una brava sirenetta però" è Alvaro.
"E tu un vero pappamolle. Avevi paura di prenderti un raffreddore, piccolino?" rispondo.
"Oh si. Dopo non avrei potuto più accompagnare le mie due bamboline dappertutto."
"Sei anche altruista allora."
"Non te ne eri ancora accorta? Mi meraviglio."
"Nah, non è che si nota molto, sai?"
"Sei cieca. Comunque domani vi accompagno io a scuola."
"Va bene autista."
Lo prendo in giro per tutta la serata tanto da non capire nulla del film che volevo vedere, però anche stasera vado a dormire col sorriso sulle labbra.

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