14ºCapitolo

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Il giorno dopo io e Chicca siamo in classe e ci stiamo aggiornando sulle nostre serate.
"Allora? Mi racconti di te e Davide? Non lasciarmi sulle spine" dico eccitata.
"Beh è stato tutto fantastico" dice con un luccichio negli occhi "mi ha portato in un ristorante in centro, elegantissimo e romanticissimo. Abbiamo cenato a lume di candela e poi mi ha portata a fare una passeggiata sul lungomare e mi ha tenuta per mano per tutto il tempo."
"Oddio" dico pienamente coinvolta nel suo resoconto.
"Poi ci siamo fermati per prendere un gelato e... Mi ha chiesto di essere la sua ragazza!" dice entusiasta.
Mi lascio sfuggire un gridolino.
"Gli hai detto si, vero?" Le chiedo.
"Certo, gli ho detto che possiamo provarci."
"Ma è meraviglioso" la abbraccio forte "sono troppo contenta."
"Anche io, molto" dice lei contenta e ricambiando l'abbraccio poi continua "e tu invece? Che mi dici?"
"Niente di chissà che, ieri abbiamo visto un film insieme nella stanza di tuo fratello e abbiamo mangiato una pizza. A proposito, non ci crederai, sono riuscita a fargli mangiare la pizza col kebab" dico ridendo.
"Davvero?" Ride anche lei "immagino l'abbia preso con l'inganno.
"Ovviamente si. La sua faccia disgustata era così divertente. Non smettevo di ridere."
"Sei tremenda" scuote la testa.

"Avete finito di ridere tutte e due?" urla la prof. Io e Chicca diventiamo paonazze.
"Ci scusi.." diciamo all'unisono.

Quando il pomeriggio torno a casa noto in mia mamma qualcosa di strano, mi squadra come non ha fatto mai tranne quando vuole sapere qualcosa e mi preoccupa quando fa così.
Finisco il mio pranzo e vado in camera mia. Appena entro noto sul letto un'enorme scatola bianca chiusa con tanto di nastro.
"E questa?" Dico tra me e me.

Mi avvicino e non c'è alcun biglietto. Slaccio il fiocco e lo apro.
C'è un vestito e sopra una busta.
La apro e prendo il bigliettino per leggerlo.
Dice: "QUESTA SERA VOGLIO CHE TU TI SENTA UNA PRINCIPESSA, LA MIA. INDOSSALO PER ME, SONO DA TE ALLE VENTI."

Resto a bocca aperta e poi prendo il vestito. È meraviglioso.
È rosa corallo e sul corpetto ha dei brillantini sulla scollatura a cuore.
È lungo fin sopra il ginocchio e ne sono già innamorata!

Prendo subito il cellulare. Chiamo Alvaro.

"Pronto?"
"Grazie grazie grazie. È meraviglioso" dico tutto d'un fiato.
"Sono contento che ti sia piaciuto piccola. Stasera lo indosserai per me? Ti porto a cena fuori."
"E me lo chiedi? È il minimo che io possa fare."
Lo sento ridacchiare.
"Grazie davvero Alvaro. Con i gusti ci hai preso in pieno."
"Beh non è stato del tutto merito mio, diciamo che ho avuto una complice."
"Chicca vero?"
"Esatto."
"Dopo mi sentirà. Come ha potuto non dirmi niente" dico fingendomi seria.
"Beh l'ho obbligata a tacere anche se credo che per lei sia stata molto difficile" ride.
"Non oso immaginare come tu l'abbia obbligata, povera amica mia" dico ridendo "ora stacco, devo chiamare Chicca. A stasera e ancora grazie.."
"Per te questo e altro.. A stasera."

Chiudo la chiamata e chiamo Chicca.
Senza darle il tempo di rispondere dico:
"Sei una stronza, dovevi dirmi cosa aveva in mente tuo fratello."
"Ciao anche a te, sono contenta anche io di sentirti."
"Perché non me lo hai detto? Lo sai che avrei fatto finta di niente."
"Altrimenti non era una sorpresa, ti pare?"
"Questo vestito è meraviglioso, me ne sono innamorata" dico entusiasta.
"Non ne avevo dubbi. Io ho indirizzato Alvaro ma lo ha scelto lui. Ci sa fare."
"E non poco direi. Allora sai qualcosa di stasera?"
"Credimi, non ha voluto dirmi niente. Sono curiosa anche io e ho provato a storcergli qualche informazione ma niente. Odioso."
Rido e lei con me.
"Non vedo l'ora. Sono emozionata" dico sorridendo e vedendo e rivedendo il vestito.
"Quanto ti capisco.."
"Sono anche agitata. Ho paura di sbagliare qualcosa.."
"Ma dai, tranquilla.. Mio fratello riuscirà a non farti sentire a disagio o cose del genere.."
"Già.. Lui è così premuroso.."
"E chi lo avrebbe mai detto che le due persone più importanti della mia vita si sarebbero messe insieme" dice sogghignando "se un paio di mesi fa me lo avessero detto non ci avrei mai creduto.."
"Nemmeno io.. Eppure è accaduto e ne sono felice."
"Già anche io.."
"Che ne dici dopo di venire qui per aiutarmi a prepararmi?"
"Sarò da te prestissimo" dice ridendo.
"Grazie.. Ti voglio bene."
"Te ne voglio anch'io Deni, tantissimo."

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