Carter Reynolds

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RICHIESTA DI @feltonismine

Ciao a tutti e tutte,
Dopo quasi due settimane, se non di più, di "pausa" sono tornata con dei nuovi immagina! Ho deciso di accettare anche tre immagina richiesti dopo la scadenza che avevo posto perché mi dispiaceva non farne altri sinceramente.
Grazie a questa "pausa", mi è tornata la voglia di scrivere e spero che la qualità degli immagina vi risulti migliore!
Detto ciò, vi lascio all'immagina su Carter (era un secolo che non ne scrivevo su Mr. Reynolds).
Buona lettura,
Julie
xx

La sveglia suonò alla solita ora, in un solito lunedì, in un solito anno scolastico ma la stanca ragazza quella mattina decise di spegnere la sveglia in modo alternativo.
Preciso solo che il muro deve essere stuccato adesso. Dopo essersi lavata e vestita con dei semplici jeans e un maglioncino verde acqua scese le scale per fare colazione.

Il padre sedeva sulle scomode sedie in plastica, leggendo un quotidiano. Sia maledetto il giorno in cui i suoi genitori decisero che i mobili di legno avrebbero solo contribuito alla deforestazione.

- Buongiorno, papà.- disse la ragazza lasciando un bacio sulla guancia al padre per poi sedersi di fronte a lui.

Un vassoio pieno di cornetti alla nutella e alla crema si stagliava di fronte a lei, invitandola a prendere tutto e portarselo via. Scelse con malavoglia  tra i due gusti e completò la colazione con un caffèlatte. Il padre nel mentre le parlava ma lei non aveva ascoltato una parola. Si sa infatti che le parole sono nulla se comparate a cornetti alla nutella caldi.

- Allora?- le domandò il padre.

- Che cosa?-

- Carter ti sta aspettando qui fuori, muoviti.- disse l'uomo con un sorriso che sembrava fuori luogo dato le parole apparentemente minacciose.

- Carter? Carter Reynolds?-

- Esattamente. Quel bravo ragazzo si è offerto di accompagnarti a scuola, non è una cosa dolce?- le disse sfoggiando un altro sorriso.

La ragazza sbuffò e si diresse verso l'auto nera di Carter.

- Reynolds.- sbuffò lei.

- White, mi mancava vederti sai? Ah e per la cronaca, mio padre mi ha obbligato.- disse spingendo l'acceleratore per poi fermarsi dopo due chilometri, davanti a due villette.

Due ragazzi fecero la loro entrata nell'autovettura mentre discutevano su chi di loro avesse meno brufoli. La ragazza rabbrividì e constatò che anche i maschi avevano i loro discorsi privati. Ma sinceramente voleva che restassero privati.

- Oh, la White, Carter? Ma sul serio?- la derise uno dei due.

Cameron Dallas era un ragazzo con un autostima imponente come la muraglia cinese e che non era di certo privo di superbia. La sua aria da modello e da attore di Hollywood non passava di certo inosservata nella piccola scuola. Tutte le ragazze andavano pazze per Cameron e a lui non dispiaceva affatto.

- Ma come ti sei vestita White?- rise il secondo.

Jack Johnson era un ragazzo che dall'aspetto poteva sembrare l'ottavo nano di Biancaneve o meglio, un dodicenne con problemi di crescita ma  sembrava essere attraente come Cameron a scuola. Che fosse proprio questa sua somiglianza con Peter Pan a renderlo così affascinante?

Il duo Dallas-Johnson si univa a Carter Reynolds, forse il meno prepotente tra i tre ma comunque insopportabile. Ora, perché questa povera ragazza era chiusa in macchina con tre persone che non facevano altro che prenderla in giro? Semplice, i loro padri erano insieme al college ed erano sicuri che anche i loro figli sarebbero stati affiatati quanto loro.
Ecco, non proprio.

- Non ti vergogni a uscire così?- dice Cameron spalleggiando Jack.

- Dallas, ti conosco da quando sei nato e non ti sopporto da allora.- sbuffò la ragazza.

- Credimi, White. È reciproco.-

Carter in tutto ciò guidava stringendo particolarmente il volante fino a che arrivarono nel parcheggio della scuola, lasciando scendere i due cerebro lesi nei sedili posteriori, mise il blocco alle portiere e guardò la ragazza al suo fianco.

- Ho lezione, fammi scendere.-

- Michelle, non vai da nessuna parte.- disse guardandomi negli occhi- Dobbiamo parlare.

- Okay, Carter- disse la giovane per poi lasciarsi cadere sul sedile.

Magcon Imagines (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora