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Sono sull' aereo, ancora. Si tratta del lavoro di mio padre, ricco capo di un' azienda famosa. La destinazione è Malibù, città carina.

Mi chiamo Nicol, 17 anni, capelli castano scuro, lunghi e pieni di boccoli, occhi marroni. Vivo con mio padre, anche se come vivessi da sola.

***

Appena atterrati recuperiamo le valigie e chiamiamo un taxi che dopo trenta minuti ci scarica davanti a una mega villa affacciata sul mare chiedendo una cifra enorme, ma io dico ti sembra far pagare 560$ per trenta minuti di taxi. Bah...

Appena mio pare apre la porta noto un enorme salotto ora pieno di scatoloni con mobili moderni bianchi e neri, classico di mio padre...

"Mi scusi, lei è la signorina Nicol?" mi giro e trovo una donna sulla cinquantina d'anni con un bel fisico per la sua età, capelli neri come la pece e occhi blu come l'oceano e un sorriso mozzafiato. È davvero bella.

"Si"

"Oh, piacere sono la governante mi chiamo Clelian" sorride sempre sta donna?

"Piacere, vado a fare un giro" e faccio il gesto con il dito

"Si vada pure e se ha bisogno di qualcosa non esiti a chiedere"

Solgo le scale con le due valige, il corridoio è lunghissimo e pieno di stanze. Vedo papà salire le scale raggiungendomi

"Ciao tesoro, ti piace la nuova casa?"

"Si carina. Ma ovviamente le tue manie di grandezza non mancano mai" ridacchio

"Hai già conoscuto Clelian?" annuisco

"Ah, approposito la tua stanza è quella lì" dice indicando una porta alla nostra destra.

Appena entro vedo le pareti di un azzurrino chiaro, alla mia sinestra una scrivania bianca e tantissime mensole che riempirò con i miei libri, e non scherzo quando dico che sono tanti, alla mia destra ci sono due porte: una il bagno privato e l'altra sarà sicuramente la cabina armadio.

Davanti a me un letto a due piazze bianco con lenzuola a strisce blu, azzurre e marroncino sabbia.
Vicino al letto un'enorme porta-finestra con tende blu notte lughe fino al pavimento in legno che si affaccia su una terrazza con fue sdrai. Dall'altra parte del letto un comodico sempre bianco.

Comincio a sdiffare le valige e decorare la stanza con i libri sulle varie mensole, fogli e computer sulla scrivania e foto di me e... lei sui muri.

***

Vengo svegliata da una mano fredda sulla mia spalla che mi scuote. Apro gli occhi cercardo di capire come mi sia addormentata e mi ritrovo davanti il bellissimo sorriso di Clelian che mi dice che è ora di cena.

Appena scendo vedo mio padre in sala da pranzo che mi aspetta.

"Nicol, allora, ti piace la nuova casa? Clelian ti sta simpatica? Ti trovi bene a Malibù? Preferivi restare a Chicago? Mi diaspiace sai che non è colpa mia." fa una raffica di domande, sempre la stessa storia...

"Papà, sì, sì, non sono ancora uscita di casa e quindi non lo so, per me è uguale." detto questo tira un sospiro di sollievo, bah... chi lo capisce.

Finita la cena salgo in camera e mi infilo una maxi-maglia come pigiama. Mi infilo sotto le calde coperte, ma non riuscendo ad addormentarmi, come al solito, entro sul mio profilo instagram, un po' di like e commenti, niente di nuovo. Dopo un' oretta sui vari social vengo abbracciata dalle braccia di morfeo.

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Ciauuuuu. Questo è il mio primo libro📕 e mi scuso giá per eventuali errori di grammatica.

Aggiornerò tutte le settimane promesso e se ci riesco anche tutti i giorni ma la scuola mi tiene occupata.

Spero il libro vi piaccia👍
Baciii😘❤

Drogata Di Te - Drogato Di Me /C.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora