16. Cameron

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Suona la campanella, vedo Nicol uscire dalla cclasse di corsa. Che gli prende ora?

Cerco di raggiungerla, ma prima che possa uscire Cristal e Sissi si piazzano davanti a me.

"Non azzardarti neanche, Nicol non è un giocattolo da usare, tutto chiaro? La conosciamo da poco è vero, però noi le vogliamo bene. Ah, e puoi anche scordarti di abbracciarla, baciarla o anche solo toccarla in nostra presenza. Non te lo permetteremo mai."

"Ragazze, ascoltate, non è come pensate io l..."

"Risparmia il fiato."

Escono dalla classe quasi correndo, vorrei solo sapere dove la mia ragazza e perchè ce l'ha con me, chiedo troppo? Forse sì.

Faccio per uscire.

"Cam, aspetta. Vuoi spiegarci cosa è successo? Siamo tuoi amici, non ti giudicheremo mai."

"Non mi giudichererete mai? Ma mi prendete per il culo, il bigliettino che avete mandato a Nicol?"

"Cercavamo solo di protteggerla."

"Proteggerla, protteggerla? Voi dovreste essere miei amici e aiutarmi  a trovare qualcuno che mi metta la testa a posto, non allontanare da me la ragazza che amo. Si, ho detto la ragazza che amo!" Mi guardano, nessuno batte ciglio.

"La ragazza che ami? La conosci da, quanto, un mese e mezzo, due? E poi il Cameron che conosciamo noi non è capace di amare!" Ormai stiamo gridando, ma a ferirmi di più è la sua ultima frase. Pensavo che Nash, il mio migliore amico, il ragazzo che conosco da quando avevo tre anni, potesse capirmi, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Prendo la mia roba ed esco dalla classe, voglio cercare Nicol. È arrabbiata con me per qualcosa e devo assolutamente scoprire cosa.

Sto correndo, ormai, io la devo trovare.

La vedo con Cristal e Sissi, stanno parlando e ho paura di quello che si stanno dicendo.
Mi avvicino a loro, che interrompono la conversazione. Non le guardo nenche, sto fissando Nicol.

Si gira, mi volta le spalle e comincia a camminare a passo spedito.

"Nicol, Nicol fermati." Le corro dietro notando gli sguardi degli altri studenti su di noi, ma in questo momento è l'ultima cosa che mi importa.

Dopo un po' la perdo di vista, ci sono troppe persone.

"Amore!" Per un attimo penso sia Nicol, ma poi realizzo che lei non userebbe mai questi nomignoli e la sua voce non è così disgustosa, anzi è meravigliosa: potrei starla ad ascoltare per ore senza mai stancarmi...

I miei pensieri vengono interrotti da due braccia troppo magre che mi cingono il collo. Dire che sono irritato dalla sua presenza e dir poco.

La scosto malamente e Jody mi guarda con un misto di confusione e rabbia.

"Si può sapere che ti prende Cameron? Io sono la tua fidanzata!" Strilla attirando l'attenzione di quasi tutte le persone nel corridoio.

Le scoppio a ridere in faccia però non è una risata divertita o altro, ma una risata amara e quasi nervosa. Dio mi sento un stronzo in questo momento, ma poco mi importa ora devo ritrovare Nicol e capire cosà.

Mollo Jody in mezzo al corridoio ed esco in cortile.

Sono preoccupato e mi sembra anche una reazione esagerata, ma il modo in cui mi ha voltato le spalle prima, non so ha risvegliato qualcosa dentro di me e sono ancora turbato dalla litigata con i ragazzi.

Mi sto per arrendere, ma poi vedo una figura sul tetto non riesco a vederla bene però potrebbe essere lei, spero...

Raggiungo il tetto e con mia grande sorpresa o sollievo capisco che si tratta di Nicol.

"Cam, tu mi consideri la tua ragazza?" Mi chiede in un sussurro e quasi non la sento. Mi siedo accanto a lei appoggiando il braccio sulle sue spalle e facendola apponggiare al mio petto.

"Perchè mi chiedi un cosa del genere? Certo che ti considero la mia ragazza." Mi sembra così indifesa qui, tra le mie braccia. Così piccola, ma così grande. Così fragile, ma così forte. E così bella.

"Perchè oggi hai detto quella cosa in classe?" Sussurra, sento delle piccole lacrime bagnarmi la maglietta. Le poggio due dita sotto il mento per far si che mi guardi nengli occhi. Ha il labbro che trema leggermente, nei suoi occhi si cela la paura e l'insicurezza.

Le passo il pollice sotto gli occhi per asciugarle le lacrime e le lascio un leggero bacio a stampo sulle labbra, chiede gli occhi e si appoggia di nuovo al mio petto.

"Comunque non so perchè ho detto quella cosa, ma sinceramente non capisco perchè ti sia offesa." Stringe la mia maglietta in pugni e le scappa un singhiozzo.

Le accarezzo delicatamente la schiena, mi fa male sapere che sono io ad averla ridotta così.

"Io non sono come le altre Cam..."

"Sì, questo lo so bene."

"Quelle parole, anche se insignificanti, mi hanno dato l'impressione di essere come tutte le altre. Una ragaza con cui te la spassi e basta." L'ultima parola non la capisco per quanto viene pronunciata piano.

La stringo ancora più forte e la faccio sedere sulle mie gambe lascindole piccoli baci sulla testa.

"Mi dispiace. Io non velevo ferirti devi credermi, mi è venuto spontaneo dire quelle cose. Ricordati che io ti amo, non te lo dimenticare."

"Come fai a sapere di amarmi?"

"Non lo so, l'unica cosa che so è che ti amo." Alza la testa dal mio petto e finalmente vedo sul suo viso un sorriso, debole ma un sorriso.

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Ciao a tutti! 👋
Volevo chiedervi se vi piace qundo scrivo il punto di vista degli altri personaggi.
Scrivete nei commenti cosa ne pensate e se devo aggiungerne altri sparsi qua e là per la storia. Fatemi sapere.
            
                                                                Baci, Sissi💞

Drogata Di Te - Drogato Di Me /C.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora