17.

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Sono quasi le 8:00 e come al solito sono in ritardo! Scendo le scale correndo e quasi quasi mi rompo qualche osso.

Vedo Clelian cucinare, la casa perfettamente in ordine e mio padre sul divano, tutto normale... aspetta!

"Papa? Che ci fai qui, non dovresti essere al lavoro?" Si girà a guardarmi mettendo dentro una grande cartella i fogli che aveva prima sparpagliati sul tavolino in vetro nero.

"Sì. Dovrei, ma stanno danno il bianco nella mia azienda e per due o tre giorni l'azienda sarà chiusa."

"Oh, ok. Vado!"

"Aspetta! Nicol, senti so che il mio lavoro mi prende un casino di tempo, ma stasera che ne diresti di andare a cena insieme come ai vecchi tempi?" Mi fa uno splendido sorriso.

"Con vecchi tempi intendi Mc donald's e gelateria dopo?" Accenno un piccolo sorriso.

"Qualsiasi cosa tesoro. Ah, puoi portare anche il tuo fidanzato così lo conosco."

"Ma tu come... cosa?" Sono letteralmente scioccata.

"Primo sono tuo padre, secondo in questi giorni ai un sorriso costante sulle labbra e terzo, pensi che non mi sia mai accorto della macchina nera che viene a prenderti la mattina o delle volte che quel ragazzo sale dalla finestra di camera tua di notte?"

"E a te sta bene?"

"Sei grande no?"

"Si ora devo proprio andare Cameron oggi non può passare a prendermi."

"Così è questo il suo nome..." Accenna un sorriso.

***

Tok, tok!

"Avanti!" Quella cornacchia urla sempre, ma non perde mai la voce?

Apro la porta pronta a sentire le sue urla.

Mi vado a sedere al mio posto dopo una bella sgridata.

Mi guardo un po' in torno, i miei 'amici' non filano di striscio penso siano ancora arrabbiati con me e di Cameron non si vede nenche l'ombra. Chissa dov'è?

***

Esco fuori in giardino e vedo Cam seduto sotto un albero, lo raggiungo.

"Cam!" Apre di scatto gli occhi che prima teneva chiusi, ma distoglie subito lo sguardo. Lo guardo meglio, ha un occhio nero e un taglietto non molto profondo.

"Cam, fammi vedere." Mi inginocchio di fianco a lui e cerco di prendergli il viso tra le mani, lui si scosta. Mi sto arrabbiando, ora.

"Cameron vuoi dirmi cosa ti è successo?" Sono preoccupata.

"No." Mi parla in tono freddo e distaccato.

Mi alzo, sono arrabbiata dovrebbe parlarmi di queste cose. Cammino con passo accellerato fino al bagno dove trovo Jody e il suo gruppo di oche svestite. Perfetto, la mia vita non potrebbe andare meglio!

"Oh, guarda guarda chi si rivede. Che succede, problemi in paradiso?" Alcune piccole puttanelle ridono e lei mi guarda sorridendo innocente. Il diavolo vestito di fucsia!

"Jody, ti avverto. Oggi non è giornata." Le dico con la voce più fredda e velenosa di cui sono capace.

"Che succede, Cameron ti ha appena detto che ieri sera è venuto a casa mia nel mio letto." Mi guarda come divertita.

"No... non è vero!" Sussurro.

"Oh sì che è vero." Gli occhi mi si riempono di lacrime, non ci credo. Io mi sono fidata di lui.

"Non ti credo." Sussurro cercando inutilmente di trattenere le lacrime.

"Cosa? Non credi che ieri Cam mi ha scopata, dovevi vedere come affondava in m..."

"Basta, fai silenzio!"

Esco di corsa dal bagno con le guance rigate di lacrime.

È passato pochissimo tempo da quando stiamo, stavamo in sieme un mese circa. A me sembra passato un anno. Ma ora è finito tutto, qualsiasi cosa, qualsiasi momento che abbiamo condiviso è stati distrutto. Mi ha tradito, mi ha tradito andando con la mia peggior nemica.

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Ciao a tutti!
Come state?
So che questo capitolo non è granchè, ma per ora dovrete accontentarvi. Sto per raggiungere 300 visualizzazioni che di per se non sono tante, ma io sono felicissima.
    
                                                                     Baci, Sissi 💓💞

Drogata Di Te - Drogato Di Me /C.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora