9.

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Suona la campanella e corro fuori dalla classe di corsa.

"Nicol, aspetta!" sento gridare e quando mi giro trovo Cameron che con passi da gigante mi raggiunge e senza dire una parola usciamo dal cancello.

Passano alcuni minuti di silenzio imbarazzante e noi stiamo ancora camminando per non so dove e a giudicare dalla sua espressione non lo sa neanche lui.

"Nicol... oggi ho parlato con Nash... vorrei...ehm...lui mi ha fatto notare che lighiamo spesso... vorrei proporti una cosa..."

"Parla senza giri di parole Cameron, mi stai facendo innervosire!"

"Possiamo provare a diventere amici o almeno ad andare d'accordo?" non capisco perchè appena finisce di pronunciare quelle parole sento un folore opprimermi e la mancanza di aria che mi fa diventere gli occhi lucidi, cosa mi succede? Non mi era mai capitato di sentire questo vuoto dentro.

"Ehm sì, ok" dico sussurrando e abbassando lo sguardo sentendomi a disagio e fuori posto, anche se quest'ultimo sentimento non è una novità.

"Ok, ehm, io... volevo solo dirti questo, bene ora vado. Ciao"

Lo vedo andare via e mi sento ancora più male di prima, quando ero vicino a lui mentre camminavamo mi sentivo bene e sicura di me stessa, ma ovviamente pure lui se ne andato lasciandomi da sola. Sicuramente sarà andato a scoparsi una delle sue troie. Stronzo, lo odio!

***

Sono in spiaggia con i ragazzi, per quelli che ne rimangono molti sono andati al bar a bere qual cosa altri, invece, sono andati in acqua facendo finta di essere pesci e quando lo dico non scherzo, sembrano dei matti.

Qui ci siamo solo io, Cameron, Cristal, Matt e Jack biondo.

Sono ormai le cinque e c'è un sole che spacca le pietre. Mi alzo dall'asciugamano e vado verso gli scogli adoro salirci sopra e se riesco a trovarne una che mi faccia da trampolino per buttarmi in acqua meglio ancora.

Continuo a camminare cercando di non scivolare e rompermi una gamba.

"Nicol, attenta li c'è una granchio" sento una voce, ovviamente quella di Cameron. Mi giro, non l'avessi mai fatti, è bellissimo c'è la luce del sole che gli batte sui pettorali e i capelli disordinati dal poco vento che soffia, non so perchè non ci abbia mai fatto caso.

A un certo punto sento un fortissimo dolore al piede più precisamente al pollice. Non ci credo, quello stupido granchio mi ha morso interrompendo tutti i filmini mentali che mi stavo facendo, comincio ad urlare fortissimo, ma due braccia robuste e muscolose mi prendono in braccio a mo' di sposa. Smetto subito di urlare e alzo lo sguardo stupita dal suo gesto, avrei pensato mi avrebbe abbandonato qui facendo finta di non conoscermi.

"Bhe, che c'è? Hai già finito di urlare?"

"C-che cosa? Umh, no. Mi fa ancora malissimo"

"Certo, certo. Non è che ti stai innamorando di me e stare così vicino a me ti fa sognare?" Forse ha ragione...

"Cosa?!? Ma certo che no, io innamorarmi di te, che schifo. Non dire mai più una cosa del genere" spero ci abbia creduto. Lo guardo è noto che si è rattristato, ma sarà solamente una mia impressione.

Cammina fino a casa mia con me in braccio.

"Cam, ma non sarebbe meglio avvertire i nostri amici?"

"Guarda che non sei così leggera!"

"Io sono leggerissima!"

Suona e ci apre Clelian.

"Buong... ommiodio, Nicol che ti è successo?"

"No, niente di che..."

"Già, niente di che... ti sei solo messa a urlare come un'isterica facendo girare tutta la spiaggia, no..."

"Clelian, questo diversamente intelligente è Cameron un mio amico se così possiamo definirlo. E comunque mi ha morso un granchio."

"Dovresti fare più attenzione, io non so più cosa fare con te" barbotta andando in cucina a prendere del ghiaccio.

Cam mi porta ancora il saloto e mi appoggia delicatamente sul divano. È solo una mia impressione o ha cambiato espressione da prima?

Mentre mi tengo il ghiaccio sul piede mentre Cameron parla di non so cosa in cucina. Appena sento che il dolore non sia tanto forte o almeno sopportabile vado su in camera mia per togliere il costume e farmi una doccia tanto non penso che tornerò ancora in spiaggia e manderò Cameron a prendermi la roba.

Mi spoglio ed entro nella doccia.

Faccio una bella doccia fredda e mi avvolgo un mini asciugamano intorno alla mio corpo coprendomi il più possibile. Esco dal mio bagno e nello stesso istante sento la porta aprirsi e Cameron entrare buttando la mia roba sul letto. Mi squadra da capo a piedi esaminandomi con le pupille dilatate.

Sento il suo sguardo percorrermi ogni contimetro di pelle facendomi diventare rossa in faccia e facendomi abbassare subito lo sguardo imbarazzatissima. Stringo l'asciugamano acora più forte facendomi diventare le mani gialline.

Si avvicina a me lentamente facendomi stringere ancora di più l'asciugamano se è ancora possibile, lo vedo deglutire e avvicinarsi a me ancora di più facendomi tremare le gambe.

Siamo così vicini che sento il suo respiro, mi alza il mento con il dito e il mio cuore batte fortissimo, mi appoggia le mani sui fianchi, facendomi tremare e incastra i sui occhi bellissimi e profondi ai miei. Mi ricordano qualcosa, ma ora non riesco a pensare il mio cervello è andato completamente in tilt.

Lo vedo avvicinarsi ancora di più eliminando lo spazio tra noi e appoggiando lo la fronte alla mia e...

Drogata Di Te - Drogato Di Me /C.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora