18 agosto, ore 16:13
Tenma era sul letto con lo sguardo che vagava tra il soffitto e la porta della sua stanza con una miriade di domande che gli vorticavano in testa procurandogli altri dubbi e un gran mal di testa.
Dopo la rivelazione di Kyousuke non era più andato alle lezioni di surf sia per paura di affrontarlo sia perché non sapeva come comportarsi. Nemmeno l'arrivo di Kaguya era riuscito a risollevargli l'umore né tantomeno gli erano state utili le parole di quest'ultimo.
Kaguya una volta arrivato in hotel aveva parlato, o almeno, ci aveva provato, con Tenma come gli aveva chiesto di fare Aki; purtroppo le risposte brevi e la mancanza di vitalità da parte del più piccolo avevano fatto preoccupare seriamente Kaguya che aveva chiesto risposte e spiegazioni ad Aki, anch'essa all'oscuro di tutta quella situazione e quindi incapace di motivare lo strano comportamento di Tenma e di trovare una soluzione.
Il risultato?
Tenma, non avendo ricevuto consigli su come comportarsi, gli ultimi tre giorni era rimasto in camera per tre quarti del tempo, passando il restante quarto in sala da pranzo per mangiare col timore costante di incontrare Tsurugi.
"Tenma! Oggi hai lezione! Sbrigati, vedi di non arrivare in ritardo come al tuo solito!"
La voce di sua zia interruppe il filo dei suoi pensieri e lo costrinse ad alzarsi per cercare di non ricadere dentro quella spirale di timori e paure.
"Mh... zia non mi sento bene, mi fa male il ginocchio..." mugolò in risposta Tenma.
Aki sbuffò; lo strano comportamento di suo nipote l'aveva fatta preoccupare negli ultimi giorni e quel giorno aveva deciso che avrebbe risolto la faccenda, o con le buone o, se necessario, con le cattive.
"Ten sto entrando!" Disse Aki aprendo la porta.
Appena ebbe affacciato la testa la ragazza si trovò davanti agli occhi una scena surreale: Tenma in piedi con le braccia penzolanti e gli occhi vuoti di fronte il muro. Vuoto.
Stava fissando il nulla."Ten, cos'hai?"
"Niente zietta, tutto bene."
Eccola. La solita risposta.
Da tre giorni Tenma rispondeva solo così e questo mandava in paranoia e allo stesso tempo terrorizzava Aki che si trovava davanti ad un ragazzo totalmente diverso dal solito Tenma loquace ed infantile."Adesso basta Tenma, dimmi cos'hai!"
Tenma sussultò un attimo per poi ritornare apatico.
"Niente zia..."
"Tenma, si vede da un miglio che hai qualcosa, e avremmo già risolto la faccenda se capissi cos'è quel qualcosa... dimmi solo... ti posso aiutare in qualche modo?"
Tenma spostò lo sguardo verso il viso di sua zia e notò per la prima volta quanto fosse preoccupata.
'Sembra veramente spaventata... è inutile che la faccia stare in pensiero per me, meglio non raccontarle niente e risolvere questa cosa... mi devo comportare come un uomo, non devo fare il bambino.'
"Zietta grazie di preoccuparti per me ma sto benissimo." Rispose Matsukaze sorridendo sinceramente e prendendo dei vesiti "Adesso se vuoi scusarmi vado a fare una cosa, a dopo!"
{...}
18 agosto, ore 17:25
'Ma dove può essere?' Pensava Tenma vicino ad una crisi di nervi passando per l'ennesima volta di fronte la sala da pranzo.
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Take me alive
FanfictionLa lontananza fa all'amore quello che il vento fa al fuoco: spegne il piccolo, scatena il grande. ------------------------------------------ Finché Tenma sarà con Kyousuke il resto non conta. L'ha detto lui. Sono fatti per stare insieme e nulla li s...