Capitolo 6

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19 agosto, ore 19:55

'Chissà dov'è...'

Tenma guardava il display del cellulare aspettando che quel '19:55' si trasformasse in '20:00'.

Che strano il tempo.
Più desideri che esso passi e più ti sembra lento. Più speri che resti fermo ed ecco che le lancette vanno talmente veloci da farti girare la testa. Ma se ci si pensa, tutto quello che facciamo nella vita è regolato da questa legge: più desideri una cosa, più quella...

"EHI! Matsukaze! Non starai mica sognando ad occhi aperti?"

"Eh? Cosa?"

Tenma mise a fuoco la persona davanti a sè e sbattè le palpebre ripetutamente finchè non comprese che si era perso nei suoi pensieri per la centesima volta. Cominciò a ridacchiare passandosi una mano fra i capelli sotto lo sguardo corrucciato dell'altro.

"Ah, Tsurugi, ti sei degnato di venire!"

"Idiota, guarda che sono le 20:00 in punto e non sono minimamente in ritardo, se tu sei venuto qui mezz'ora prima dell'appuntamento non è colpa mia."

Tenma corrugò la fronte e guardò il cellulare.

20:01

'Ma allora faccio bene a credere che il tempo scorre in modo diverso in base alle situazioni! Chissà se qualcuno ha mai fatto una tesi su...'

"TENMA?! Cazzo, se avessi saputo che avrei parlato a me stesso sarei rimasto in stanza!"

"Eh? No aspetta ti stavo ascoltando!"

"E cosa ho detto?" Chiese il più grande con espressione scettica.

"Ehm... mi hai chiesto come stavo?"

"Non ho detto niente in verità, era solo per sapere se mi stavi calcolando." Rispose Kyousuke incrociando le braccia ed appoggiandosi al muro.

'Ma perchè i ragazzi carini devono fare gli stronzi?' Pensò Tenma alzando gli occhi al cielo stupendosi dieci secondi dopo dell'aggettivo che aveva accostato alla parola ragazzi.

"Va bene, scusa, da questo momento non mi distraggo più."

Vedendo che l'altro nè rispondeva nè dava segni di vita decise di porre la fatidica domanda.

"Ehm... Tsu perchè mi hai fatto venire qui?"

"Come?"

"Cosa?"

"Come mi hai chiamato?"

"Ti ho chiamato Tsu.." Tenma, vedendo il cipiglio irritato del ragazzo accanto a lui, si corresse velocemente "..urugi, si, ti ho chiamato Tsurugi..."

"Mh, meglio."

"Quindi?"

"Qual era la domanda?"

"Per fortuna che ero io quello distratto!"

Tsurugi aprì lentamente gli occhi chiusi in precedenza e li assottigliò avvicinandosi a Tenma con un'aria ben poco rassicurante.

"Hai detto qualcosa ragazzino?"

"Si! Che... bhe.. che... lo ritiro."

"Bravo, e comunque la domanda l'avevo sentita volevo solo vederti arrossire di nuovo."

"Ma.."

"Ma niente, adesso vieni con me al ristorante che sto morendo di fame."

Detto questo Kyousuke afferrò il polso di Tenma e lo trascinò fino al ristorante, prendendo poi posto in un tavolo a due e richiamando un cameriere a cui chiese una bottiglia di vino rosso.

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