Narratore' s pov
É una giornata tranquilla nella cittadina di Londra. Il sole splende alto nel cielo, gli uccelli cinguettano felici e nella villetta bianca all'inizio della Lincoln Boulevard l'unico rumore che si sente è quello dei respiri tranquilli dei ragazzi che vi abitano. La ragazza di casa, l'unica, si sveglia stretta in vita dal braccio del suo ragazzo, e senza fare il minimo rumore sposta delicatamente il braccio e si alza dal letto per andare in cucina. Sta bevendo il suo caffè, è persa nei suoi pensieri. Pensa che quattro anni fa non avrebbe mai pensato di abbandonare la sua "famiglia", quella che l'ha accudita per otto anni,fino a quando suo padre un bel giorno decise di abusare di lei. Non avrebbe mai pensato che una volta trasferitasi a Londra avrebbe conosciuto Alissa. Già, Alissa. Da quanto tempo non la vede, non la sente, non ci parla? Sale in camera sua e prende il suo cellulare, ma proprio quando sta per tornare in cucina sente una voce a lei familiare
" Piccola, che stai facendo?" le chiede Zayn, che ha appena aperto gli occhi e sta sbadigliando.
" Buongiorno anche a te, amore " gli bacia dolcemente le labbra. " Ero scesa in cucina per prendere un caffè e mi è venuta in mente Alissa. È molto che non la sento ne vedo, e mi manca" risponde ancora abbassando il capo triste. Zayn si alza dal letto e le alza il viso con due dita sotto il mento
" Chiamala e chiedile se potete vedervi per parlare " dice mentre ad April luccicano gli occhi.
" È proprio quello che avevo in mente di fare. A te non dispiace se esco con lei, vero? " gli chiede sbloccando il suo iPhone nero
" Ma certo che no, tranquilla. Hai preparato la colazione, piccola? " le chiede infilandosi le ciabatte- si, hanno le ciabatte, cosa alquanto strana- per scendere in cucina. April lo guarda torvo e
" Non sono certo la vostra cameriera, tesoro " risponde abbozzando un sorriso. Zayn l'afferra dai fianchi e
" La tua colazione è più commestibile in confronto a quella di Louis, Harry e Niall, mentre Liam se la cavicchia. Secondo te perché ti abbiamo chiesto di venire a vivere con noi? " risponde mentre April cerca invano di divincolarsi dalla sua presa forte sui fianchi.
" Lo sai che sei proprio stronzo, Zayn? Questo è sfruttamento! Mi rifiuto di fare da serva a cinque caproni come voi! " risponde April facendo la finta offesa.
" Dai, scendiamo di sotto e chiama Alissa. " le dice Zayn dandole una pacca sul sedere e prendendole la mano.Sono tutti svegli e stanno consumando la loro colazione quando il campanello di casa suona. April si alza e va ad aprire. Un ragazzo alto e castano le si presenta davanti e le porge un pacco
" La signorina April Young? " chiede il ragazzo. April annuisce e
" Dovrebbe mettere una firma qui " le dice ancora il giovane mostrandole la linea dove firmare. April firma, prende il pacco e concede cordialmente il ragazzo con un " Arrivederci e grazie" .
Torna in cucina e
" Chi era? " chiede Louis addentando un biscotto al burro
" Il postino, aveva un pacco per me" risponde rigirandosi il pacco tra le mani.
Dopo aver finito la colazione e aver sistemato la cucina, prende il pacco messo sul tavolino del soggiorno e va in camera per aprirlo.April' s pov
Appena torno in camera chiudo la porta e mi siedo sul letto. Sul pacco c'è scritto solo il destinatario, cioè io. Lo scuoto ma non sento niente. Che sarà mai? Lo apro e dentro ci trovo un bavaglio. Lo guardo attentamente e sgrano gli occhi appena capisco che quel bavaglio è quello che mio padre usava per farmi stare zitta quando mi violentava. No, non può essere!
" NOOOOOOOOOOOO " urlo con tutto il fiato che ho in gola. Dagli occhi hanno cominciato a scendere lacrime amare. Piangente e in preda al panico non mi accorgo che la porta della stanza è spalancata e che Zayn mi sta abbracciando, insieme ai ragazzi.
" Piccola, ehi, che succede? " mi chiede Zayn asciugandomi le lacrime sul viso. Gli porgo il bavaglio e lo guarda mentre io piango ancora, singhiozzando.Zayn's pov
Io e i ragazzi corriamo in camera mia appena sentiamo April urlare. Spalanco la porta e la trovo con in mano un bavaglio e in preda al panico.
" Piccola, ehi, che succede?" le chiedo mentre le asciugo le lacrime. Lei non parla e mi porge il bavaglio, mentre singhiozza. Non capisco, che dovrebbe significare questo bavaglio?
" Piccola, non capisco. Che significa quel coso?" tento di chiederle, ma ottengo il risposta singhiozzi più forti. Sento poggiarmi una mano sulla spalla,mi giro e incontro lo sguardo preoccupato di Louis
" Forse ho capito. Scendiamo di sotto cosi ti spiego, mentre Liam tenta di calmarla? " mi chiede. Io annuisco e, dopo aver baciato le labbra di April, la lascio nelle mani di Liam.
Siamo in salotto, Louis e Harry seduti sul divano mentre io e Niall prendiamo posto sulle poltrone.
" Allora Tommo, che significa quel pezzo di stoffa? " chiedo impaziente. Louis mi guarda e
" Ricordi quando April ci disse che veniva imbavagliata e abusata da suo padre? " mi chiede. Io annuisco e
" Quindi? Non ti seguo! " rispondo, non afferrando il filo del concetto.
" Cazzo,ma allora sei proprio idiota! Quel pezzo di stoffa è il bavaglio con il quale veniva azzittita da quel bastardo del padre! " mi risponde Niall con gli occhi rossi e lucidi. Cazzo. Non può essere, come è possibile che l'abbia trovata?Liam's pov
April si è addormentata tra le mie braccia. Le bacio la fronte e la lascio da sola. Scendo in salotto dove trovo i ragazzi che stanno parlando
" Come sta? " mi chiede Zayn preoccupato per la sua piccola
" Dorme. Allora, il bavaglio significa quello che penso che significa?" chiedo prendendo posto sul divano
" Si. Il bastardo l'ha trovata! " mi risponde Louis.
" Bene,abbiamo promesso di proteggerla, questo è il momento giusto! " dico ricevendo il consenso dei miei amici.
Quel bastardo non deve neanche sfiorarla con un dito, altrimenti se la vedrà con noi!
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I love your little things
AdventureLa vita di April Young sta per cambiare con l'arrivo di cinque ragazzi. April è una ragazza chiusa in se stessa, ferita e delusa dalle persone a lei più care, ma stando a contatto con loro, scoprirà il significato della parola amicizia, ma soprattut...