Dio e la scatola

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Un esperimento mentale: un gatto, un normalissimo gatto, viene chiuso in una scatola, che ovviamente contiene sufficiente aria per farlo respirare quanto basta ai fini dell'esperimento. Assieme all'animale, nella scatola viene posta una fiala di cianuro, il cui meccanismo di apertura è collegato ad un contatore Geiger, nel quale è posta una minima quantità di un elemento radioattivo, che ha esattamente il 50% di probabilità di decadere ogni ora precisa. Se un atomo dell'elemento decade, la fiala si apre e il gatto muore. Se non decade, la fiala non si apre e il gatto vive. Dopo un'ora dall'inizio dell'esperimento, il gatto può essere sia vivo che morto, esattamente al 50% delle probabilità. Secondo la meccanica quantistica, il gatto È sia vivo che morto allo stesso tempo, e tale condizione permane finché non viene introdotto un elemento esterno, un Osservatore, che apre la scatola controllandone il contenuto e decretando, in quello stesso momento, la realtà effettiva. È l'Osservatore a decidere la realtà, semplicemente guardandola, e scegliendo quindi tra il Caos della coesistenza di Vita e Morte, o la certezza di una delle due. Ad ogni modo, una volta compiuta tale verifica della realtà, l'Osservatore stesso entra a farne parte, e diviene dunque impotente: non può decretare altro, né tornare al momento precedente.

Dunque, azzardando un'ipotesi, chi o cosa è Dio? Dio è – o forse è stato – un Osservatore. Non conosciamo la sua natura, il suo aspetto, il significato dietro il suo gesto, e forse mai lo sapremo. Sappiamo solo che lui ha aperto la scatola. Ha guardato, e al contempo definito, l'Universo e la Vita stessa, ci ha permesso di emergere dall'oscurità, dal Caos, dall'ambivalenza. Egli ha scelto e separato la materia e la Vita dall'antimateria e la Morte, invece di lasciarle unite, sovrapposte, in un proto-Universo che mai tornerà. E dopo ciò, lui è diventato come noi: parte infinitesimale della realtà da Egli stesso creata. Dio, quindi, ha fatto qualcosa... di irreparabile. Avrà assistito a tutto lo sviluppo dell'Universo e della vita umana? Non potremo mai saperlo, ma potremmo supporre che ne sia stato in grado, dal momento che è vissuto quando la "realtà" stessa ancora non esisteva. Ebbene, cosa avrà visto? L'Orrore. Separando materia e antimateria, ha creato conflitto: un'eterna instabilità tra particelle subatomiche uguali ed opposte, che ad ogni loro incontro si annichiliscono completamente, cancellandosi dalla realtà. Separando la Vita dalla Morte, ha creato dolore e sofferenza, rendendo di fatto i vivi appartenenti ad un mondo diverso rispetto ai morti. Ha creato la possibilità di nuocerci gli uni agli altri, di ucciderci, di farci la guerra, di autodistruggerci. Ha creato differenze tra gli individui, generando di fatto gli stessi Peccati che vengono condannati in Suo nome. Lui stesso ha creato il Male, perché ha consentito la nascita delle azioni, nella loro doppia valenza di azioni "buone" o "cattive". Dio, forse inconsciamente, forse spinto solo dalla curiosità che ha l'Osservatore di aprire la scatola, ha permesso tutto questo, e non ha più il potere di tornare indietro, di cancellare ciò che ha fatto, di fare ammenda per questo immane Peccato che è l'Esistenza stessa. Non ha mai avuto tale potere. Si sarà pentito? Avrà sfogato la sua frustrazione su qualcosa? Sarà morto, ora? Non potremo mai saperlo. In realtà non possiamo sapere nulla della nascita di questo Universo corrotto, nel quale noi esseri umani siamo l'apoteosi dell'Orrore e della Follia, e anche tutto ciò non è che una semplice ipotesi, che inevitabilmente fa sorgere una domanda ben peggiore.

Così come, aprendo la scatola, dal Caos emerge, casualmente, una qualunque delle situazioni tra "gatto vivo" e "gatto morto", allora quando Dio ha aperto la Sua scatola, una qualunque delle due situazioni, tra la migliore e la peggiore, si è verificata spontaneamente, lasciando l'altra da parte e cancellandola. Dunque, il dubbio è questo

l'altro Universo è il migliore o il peggiore?

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