Bed time

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Ore 0.45

Sono a letto, sotto le lenzuola. E in questo momento credo di essere una delle persone più felici al mondo. Da qualche giorno mi vedo con una ragazza conosciuta al centro commerciale dove lavoro. Era così carina e gentile che se non le avessi chiesto di rivederci almeno un'altra volta non me lo sarei mai perdonato. E così, è andata come accade sempre, quando va bene naturalmente. Beviamo una cosa insieme, parliamo, parliamo e parliamo. C'è intesa, ci divertiamo, insieme stiamo bene. Continuiamo a vederci. E a parlare, come facciamo anche adesso. La mia stanza è buia, silenziosa, l'unica luce è quella dello schermo del mio smartphone. Sarà una buona oretta che chattiamo, raccontandoci le nostre giornate. Domani però ci aspetta entrambi una bella levataccia e siamo tutti e due piuttosto stanchi. La conversazione si fa più lenta. Ci avviamo teneramente ai saluti, che comunque non durano poco, tra uno scambio di emoticon e l'altro.

Chiudo la conversazione, poso il cellulare sul comodino, chiudo gli occhi e penso a lei. Sono felice. Forse anche troppo per prendere sonno rapidamente. Tutto è silenzioso, eccetto i soliti scricchiolii del letto e dei vari mobili della stanza.

Ecco ci sono quasi. Mi sto addormentando. No, il materasso scricchiola ma sempre più forte. Io però non mi sto muovendo, questo è strano. E anche un po' fastidioso. No, non sono io. Sento come se qualcosa si stesse muovendo, scavando nella gommapiuma e grattando il tessuto del materasso dall'interno. Sono un po' assonnato, forse potrei star sognando. sento qualcosa pungermi la schiena. Mi sveglio di soprassalto. È stato doloroso, cerco di alzarmi e incespico nel lenzuolo, cadendo rovinosamente dal letto.

Qualcosa sta uscendo fuori dal materasso. Un corpo allungato, e segmentato, con ai lati una miriade di zampe articolate che si muovono in diverse direzioni. Non riesco a vedere bene. Non è niente che io abbia mai visto, o anche solo immaginato. Non riesco a muovermi bene, respiro a fatica. Sento ancora un dolore alla schiena, come se ci fosse conficcato qualcosa di appuntito. Vorrei scappare, ma le forze mi abbandonano e sento tutti gli arti che formicolano, addormentati. Vedo l'estremità superiore del corpo della cosa, un segmento più lungo, con due grandi mandibole, che si incrociano e si separano rapidamente. La testa della cosa punta verso di me. Scatta, me la ritrovo addosso, tutte quelle zampe mi si conficcano nella carne.

Sento un dolore lancinate, poi più niente...

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