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Zitao rimette a posto tutte le foto e le carte nel cassetto, appena sente le chiavi girare nella serratura della porta d'ingresso.
Corre verso la porta e si ritrova Yifan sorridente, curvato con la schiena in avanti a causa dello zaino pesante che gli spacca la schiena.
Zitao non fa altro che guardare ogni sua minima parte del corpo e della faccia cercando di capire se assomigliasse a qualcuno della famiglia.
Dopo aver visto quella carta tutto gli sembra strano.

Yifan lancia lo zaino colmo di libri pesanti sul divano e va verso Zitao, afferrandogli il viso con le mani e stampandogli un dolce bacio sulle labbra.

"Mi sei mancato tantissimo. Come stai? La febbre si è abbassata?"

"Nae. Ho solo un po' di mal di testa." Risponde Zitao sedendosi sul divano.

"Oggi mamma e papà non ci sono. Arrivano stasera a casa. Vuoi che ti prepari qualcosa?"

"Nae. Voglio la carne!!" Esclama Zitao guardandolo sorridente.

"E vada per la carne!" Approva Yifan, andando verso la cucina.

Esce dal frigorifero due bistecche e accende i fornelli,mettendoci sopra una padella bagnata d'olio.
Dopo un po' stende le bistecche nella padella e la chiude, aspettando che cuoci.

"Yifan... tu assomigli a qualcuno della famiglia?" Chiede Zitao guardando il fratello cucinare.

"Molti dicono che assomiglio a papà."

"Hai mai pensato di essere adottato?"

"Ma che dici?" Ride.

"Non assomigli tanto a papà."

"Non significa niente. Neanche tu assomigli a papà." Dice togliendo il coperchio dalla padella e mettendo del sale sulle bistecche.

Il profumo arriva alle narici di Zitao che si siede velocemente a tavola.

"Va beh. Comunque io ho fame."

"È quasi pronto."

Yifan spegne i fornelli e lascia raffreddare un po' la carne nel mentre prepara una deliziosa insalata di carote e foglie di lattuga.
Dopo averla condita, prende due piatti e ci mette le bistecche e un po' di insalata come contorno, portando i piatti a tavola.
La pancia di Zitao brontola dalla fame e guarda il piatto come se ci fosse oro.

"Buon appetito!"

×××××××××

"Chanyeol che ci fai ancora in pigiama? Non ti prepari per la festa?" Domanda Baekhyun entrando in camera e sbottando, guardando il più alto steso sul suo letto a guardare il suo cellulare.

"Senti Baekhyun... Io non ho confidenza con nessuno di quelli che verranno alla festa, tu te ne andrai dai tuoi amici o da tante ragazze e io resterò come un idiota a disegnare e a scrivere nella sabbia da solo, e non mi va proprio di annoiarmi alla festa. Ci ho pensato molto e no. Non vengo. " conclude Chanyeol, bloccando il cellulare e lasciandolo sul letto.

"Ma ti annoierai comunque stando da solo qui."

"No. Byunghun non va alla festa."

Byunghun.
Solo e soltanto Byunghun.
Chanyeol pensa solo a lui.
Baekhyun respira profondamente, cercando di scacciare via la gelosia che ha in corpo.
Chanyeol non fa altro che stare attaccato a Byunghun.

"Perché proprio con lui?!" Domanda Baekhyun andando verso l'armadio e prendendo una camicia bianca e degli skinny jeans neri strappati. Rimane di spalle, stringendo forte i vestiti cercando di scaricare la rabbia.

"Perché rimane qui anche lui, quindi ci facciamo compagnia."

"Ma ci sono io che ti faccio compagnia alla festa." Dice a denti stretti.

"Si. E poi mi lascia da solo per andare a parlare con i tuoi amici."

" Non è vero. "

" Si invece. "

Chanyeol sbuffa sonoramente.

"Tu verrai con me e ti farò conoscere alcuni miei amici."

"Da quando ti importa di me?"

' da quando ho scoperto che mi piaci...' pensa Baekhyun.

"Non lo so. Ma comunque tu vieni. " Baekhyun gli lancia una maglietta e dei jeans e si sbriga ad uscire dalla camera.

"Ma..."

Chanyeol guarda i vestiti sul letto.
Non sa che fare.
Restare in camera o seguire Baekhyun. E se non mantiene la promessa, e se ne andrà dagli altri lasciandolo solo?
Sospira e si infila la maglietta, i jeans, prende il cellulare, infilandoselo nella tasca ed esce dalla stanza.
Baekhyun è appoggiato sul muro ad aspettare Chanyeol e quando lo vede si accende uno splendido sorriso sul suo volto.

"Bravo Chanyeol! Ora andiamo. È quasi iniziata"

×××××××××××××××

Sehun è seduto sulla sedia vicino al letto di Luhan e beve il solito caffè.
Non dorme da due giorni per sorvegliare Luhan.
Ancora non si sveglia.
Sehun si prende cura di lui.
Ogni volta gli passa la spugna sul suo corpo e ogni volta gli accarezza la sua bellissima pelle chiara e morbida, aiuta le infermiere e resta ogni giorno e ogni notte a sorvergliarlo, sperando che prima o poi aprisse gli occhi.

Lancia il bicchiere vuoto nel cestino e poi sistema bene le coperte a Luhan, per coprirlo.

"Mmmh..." mugugna infastidito Luhan, strizzando gli occhi.

"Luhan..."
Sehun spalanca gli occhi guardandolo e posa una mano su quella di Luhan, accarezzandola.
Sente la mano fredda di Luhan ricambiare debolmente quella del biondo e una lacrima sulla sua guancia gli riga il volto, poi scoppia a piangere.

"Hannie ..."

Il ragazzo apre lentamente gli occhi e Sehun non ricordava proprio quanto fossero belli.
Cerca di muoversi ma si sente intorpidito.

"Aspetta piccolo. Ti aiuto io..." dice Sehun aiutandolo ad alzare il busto.

"Vado ad avvisare il dottore che ti sei svegliato..."

Sehun si alza e corre verso la porta per avvisare in fretta il dottore.

"Aspetta..."

Sehun si ferma e fissa il ragazzo.

"Grazie di tutto."

Sehun lo guarda. "Di niente piccolo."

Dislessia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora