9 novembre 2016

40 2 0
                                    

Alzo la testa dal banco e guardo l'orologio della mia compagna: 9:55. Ricreazione. Mi butto di nuovo sul banco, chiudo gli occhi e inizio a viaggiare tra i miei ricordi. Dunque, apro piano piano i miei occhi e mi ritrovo alla reception di Torre del Faro. Vedo il viso di Simone. Ha gli occhi chiusi. Sento le sue labbra toccare le mie. Le sue dita sono intrecciate con le mie, ma sento il suo pollice accarezzare il mio polso. Chiudo gli occhi e li riapro dopo qualche istante. La mia fronte è appoggiata alla sua. Ci guardiamo negli occhi sorridendo, ma dopo un po' mi accorgo che sta per piangere e quindi inizia a spostarsi pian piano. Si gira ed inizia a camminare senza degnarmi di uno sguardo. In quel istante gli dico "mi mancherai" e lui risponde con un "anche tu". Ora non piango più. Non ci riesco. Lui è tornato dai suoi e probabilmente è partito. Inizio a sentire la sua mancanza. Avverto quella sensazione di freddo che si ha quando qualcuno sé ne va e non torna. Come un addio mai detto.
Inizio ad incamminarmi per raggiungere i miei in spiaggia ed intanto riempio Giada con un sacco di vocali, dove mi sfogo e piango come una scema. Mi manca.
Sono le 9, ma non esco. Preferisco stare nella stanza e ripassare tutto ciò che è successo. Non vorrò mica dimenticarlo?!

Sento suonare la campanella e il chiasso che fanno i miei compagni. Sono solo le 10:06.

Summertime SadnessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora