Cap.43-the Kings of death-

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CAP. 43

(Parte Justin)

-ero a casa mia, nel mio letto. Sentii la sveglia e aprii pigramente gli occhi, presi il mio cellulare e guardai l'ora, era la mezza. osservai a fondo lo sfondo, io e Sarah che ci baciavano, il giorno del suo compleanno. Era stupenda, mi mancava da morire. L'amavo terribilmente, ma nonostante questo mi sentivo una merda perché non ero riuscito a proteggerla. Irriggidì la mascella al pensiero di ieri. Avrei ucciso quel bastardo chiunque esso fosse "aspetta...ma chi è ?!?" Pensai. Non avevo una minima idea su chi fosse, avrei dovuto chiederlo a Sarah. Mi guardai le nocche notando che erano rimasti ancora i segni del forte pugno che avevo sferrato contro il muro dall'infinita rabbia che provavo in quell'istante. Non sapevo come sarei riuscito a trattenermi senza Sarah, era lei che calmava i miei demoni. Ero sicuro che sarei esploso rivoltando tutta la mia rabbia contro qualcuno. Mi sentì inutile capendo che la distanza era troppa, mi sentì un tale schifo pensando a quanto lei potesse fare per me e quanto poco potessi ricambiare io. L'unica mia consolazione era che quel tizio non avesse avuto abbastanza tempo per toccarla, dovevo ringraziare suo cugino. Nonostante tutti i miei sforzi non riuscii a calmare la mia rabbia omicida. non volevo, era la parte più brutta di me, quella che odiavo: la vendetta. Ma la distanza ancora una volta mi legò le mani. Mi alzai dal letto respirando a fatica, tutti quei sentimenti mi stavano distruggendo, un mix di odio, amore, compassione , rabbia, voglia di vendetta. Diedi ancora una volta un pugno al muro rischiando quasi di rompermi le ossa. Volevo togliermi dai piedi tutti quegli enormi problemi che avevo, per prima cosa mi sarei vendicato di Anderson. -

*quel pomeriggio*

-ero alla casa nel bosco con tutti i componenti della gang, seduti in cerchio a pensare ad un piano-

Cory: abbiamo perso le tracce di Anderson, sarà impossibile attaccarlo e farlo fuori.

Ryan: no, qualche speranza ci sarebbe...

Cory: quale ?!?

R: il Nostro caro e vecchio amico Smith .

Io: Jaden ? Hahaha ma è un ragazzino ! Ma non farmi ridere .

Chaz: ha ragione Ryan.

Io: cosa ?!?

Alex: non lo sottovalutare. È una grande spia, il migliore in questo campo.

Io: uff..ok...

*quella sera*

-Anderson era stato rintracciato, era in un magazzino non molto distante dalla città fortunatamente. -

Io: andiamo... -sussurrai scendendo dalla macchina e facendo un cenno con la testa verso il magazzino. Annuirono. Ci dirigemmo verso l'entrata, ci accostano sotto una finestra spiandoli-

X: quando li attaccheremo ?!?

Anderson: non lo so.

X: "non lo so"?!? Mi dici cosa cazzo stiamo aspettando ?!? Eh ? Aspettiamo Che ci facciano un invito scritto?!?

A: prova a parlarmi di nuovo così e ti uccido, brutto bastardo di merda ! -urló a denti stretti (?) spingendolo contro il muro e stringendo man mano sempre più forte la mano sul suo collo. Respirava a fatica, stava soffocando. -

X: s-scusa Oscar -disse tossendo e respirando a malapena -

A: quante cazzo di volte ti ho detto che non mi devi chiamare per nome ?!? - disse aumentando la presa-

X: ....Anderson ... -aumentó ancora di più la presa- ...Ok, C-Capo... - lo lasció di colpo. Il ragazzo cadde a terra con la schiena appoggiata al muro e toccandosi la gola dolente.

A: li attaccheremo quando lo faranno loro -parló di botto. Cazzo, eravamo fottuti- lo faranno di sicuro più in la, non credo siano talmente stupidi da attaccarci nel bel mezzo di una consegna di armi.

R: cazzo...e adesso ?!? -sussurrò Ryan -

Io: andremo.

R: ma...

Io: niente ma. Sono venuto qui per un motivo: ucciderlo. E non mi tireró indietro.

i "the Kings of death" non si fanno indietro per certe stronzate.

Cory: I "the Kings of death" ? Non usiamo mai il nome della gang.

Io: beh, è giunto il momento di farlo...

(Parte Sarah)

-mi svegliai, aprii lentamente gli occhi notando che non ero più in camera mia. La paura incominció ad impossessarsi di me.-

X: buongiorno raggio di sole... -lo guardai nei suoi occhi neri, neri come il carbone;neri di odio. Improvvisamente una scossa attraversò la mia schiena. avevo paura, le mie mani si torturavano per il nervoso, i miei occhi si bagnavano dalle lacrime e il mio cuore perse un battito- non ti ricordi di me ? -disse ridendo beffardamente-

Continua a 20 VOTI e 3 commenti...

P.s. Lo so, è cortissimo e fa cagare, scusatemi tanto, vi prego :(

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