16.

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Federico

Sento un casino. Non è possibile che a quest'ora della notte si mettano a fare tutto questo baccano.

Cerco di ignorare i rumori e riaddormentarmi ma è oramai diventato impossibile.

"Federico"

Com'è possibile? Svegliare una persona alle tre e mezza di notte.

"Che succede Saul?"

"Vieni per favore, non sappiamo come fare"

Mi alzo e scendo lentamente le scale.

Benjamin sta andando avanti e indietro davanti al divano. Evidentemente è nervoso. Marianna è li, con le ginocchia al petto. La testa tra le gambe, sta piangendo.

Corro immediatamente verso di lei.

"Che cos'è successo?" dico sottovoce

"Non lo so, è successo tutto in un momento. Le è arrivato un messaggio. Lo ha visto. Ed è scoppiata a piangere. Non so altro" dice Benjamin velocemente

"Ehi, che succede?"

Si calma un po' inizialmente. Poi poggia la testa sulla spalla di Benjamin.

Okay, si lo ammetto. Mi dà fottutamente fastidio.

Io riesco a calmarla e lei abbraccia Benjamin.

Mi manca.

Vederla in questo stato, non poterla abbracciare...boh. Mi sento uno schifo. Come se la colpa di tutto questo fosse la mia.

E se fosse davvero colpa mia?

Se in qualche modo centrassi io?

"Cos'è successo? Ti va di parlarne?" dico poggiandole delicatamente una mano sulla schiena.

Cerca di spostarsi come se non volesse nessun contatto tra noi. Così ritiro la mano guardando il pavimento.

Se domani mi chiedessero cosa fosse successo dopo aver tolto la mano dalla sua schiena...non saprei cosa rispondere.

In questo momento mi sento in un mondo parallelo. In un mondo dove tutto è grigio, triste. Non riesco a non pensare come in qualche modo potessi infastidirla solo toccandole la schiena.

"Ra-ra-gazzi, andate di so-pra" dice con la voce spezzata dai singhiozzi.

Annuisco con la lo sguardo sul pavimento e salgo in camera.

Come posso rimediare? Non posso vederla così. Mi fa sentire peggio vederla con Benjamin, così vicini.

"Ti manca eh?" chiede Saul

"Cazzo, si. Non so cosa io abbia fatto. Ma sento che in qualche modo centro anche io. Le ho fatto del male. E questo mi fa sentire peggio"

"No, di sicuro non sarà colpa tua okay? Tu non le hai inviato un messaggio, eri a dormire"

"No, non prendo il telefono da oggi pomeriggio" dico

"Ecco, non centri nulla. Calmati. Vedrai che starai meglio"

Entro in camera, mi siedo alla scrivania

"Ehi, piccola.
Sono Federico. Lo avrai potuto capire dalla scrittura, che oramai hai imparato a memoria. Voglio solo dirti che non posso vederti così. Sento che in qualche modo centri anch'io. Nonostante continuino a dire che non è così. Mi manchi sai? Mi mancano i nostri momenti. Quegli attimi in cui baciarti era l'unica cosa che desideravo. Quei momenti in cui io ero felice. E se ero felice lo ero con te! Perché con quei sorrisi...miglioravi le mie giornate. Quelle volte che ero fuori alla porta di camera tua solo per sentirti cantare. Quella dolce melodia che si ripeteva sempre "I hate u, i love u" è una delle mie canzoni preferite proprio perché sei tu a farla diventare ancora più bella. E si, io non ti ho dimenticata. Non lo farò. Ne ora né mai. Voglio solo vederti sorridere. Di nuovo. Voglio che quei sorrisi riprendano a far parte delle mie giornate, perché mi rendevano e mi rendono felice. Alle volte quei sorrisi non erano...sorrisi felici. Avevano quel pizzico di tristezza. Ed io non voglio ancora vederti piangere. Non voglio che appaiano dei sorrisi falsi sulle tue labbra. Voglio solo la tua felicità. Ti dedicherò tutte le canzoni che canteremo ai concerti. Le frasi che leggo su Instagram. E ti rivedrò tra le nostre fan agli instore. Sappi piccola che tu sei tutto, per me. Un bacio. Tuo Fede"

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Eheheh
Due capitoli. Si, questo non è il massimo ma ho una piccola sorpresa per voi eheheh dovrete aspettare un altro po' ahahahah. Love you.💕

Scappiamo a New York? ||Federico Rossi|| in revisione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora