HARRY POV
Le valigie sopra il nastro trasportatore scorrevano troppo lentamente, ed io mi stavo spazientendo...avevo atteso questo viaggio per mesi, ed adesso non stavo più nella pelle. Non vedevo l'ora di respirare l'aria newyorchese, di arrivare in hotel e scoprire che aspetto avesse la camera che mi avrebbe ospitato in quei due mesi, di divertirmi con il mio compagno di viaggio nei pub più costosi e nelle discoteche più rumorose. Avevo voglia di stringere nuove amicizie, di fare nuove conquiste, bere, scopare, fare pazzie. Insomma, tutto ciò che un normale diciottenne farebbe in un viaggio lontano dalle regole soffocanti dei propri genitori. In fondo, dopo un anno di intensissimo studio per prendere il diploma, un pó di sano relax è tutto ciò che meritavo.
'Harry, ecco le nostre valigie!' la voce di Zayn interruppe il flusso dei miei pensieri, e afferrai la mia valigia per poi poggiarla a terra.
'Il taxi che abbiamo chiamato deve essere già fuori ad aspettarci' mi avvertí il mio amico, e ci precipitammo fuori dall'aereoporto.
Salimmo sul taxi e subito il conducente ci domandó dove avrebbe dovuto portarci. Io e Zayn ci scambiammo una veloce occhiata.
'Qual è il nome dell'hotel?' gli chiesi sottovoce.
'Non lo ricordo', mi rispose lui. Alzai gli occhi al cielo sbuffando, poi lo vidi estrarre il suo cellulare dalla tasca. 'Devo averlo scritto qui tra gli appunti' esclamó, scorrendo tra gli appunti e poi trovando quello giusto.
'Moon Hotel' disse in direzione del taxista.
Quest'ultimo annuí e mise in moto il taxi. 'Ci vorrà un pó per arrivare, le strade sono sempre molto affollate, benvenuti a New York!'
Io e Zayn ridacchiammo, poi lui poggió la testa sulla mia spalla e dopo due minuti era già addormentato. Il viaggio in aereo evidentemente lo aveva sfinito.
Osservai alcune goccioline di pioggia scendere sul vetro del finestrino, e pensai che fossero un avvertimento che da lì a poco sarebbe scoppiato un temporale.
Immaginavo che le strade, come aveva anticipato il taxista, sarebbero state affollate, ma non avevo idea che la fila di macchine sarebbe stata interminabile. Un'ora dopo, infatti, non eravamo ancora arrivati.
'Manca ancora molto?' domandai al conducente.
'No, giusto cinque minuti. Puoi iniziare a svegliare il tuo amico' ridacchió.
Feci come mi aveva detto, guadagnandomi qualche insulto da parte di Zayn.
'Eccoci qui' esclamò finalmente il taxista, esattamente cinque minuti dopo. Suppongo che i newyorchesi siano tipi piuttosto precisi.
Allungai una banconota all'uomo, che ci salutó sorridente. Io e Zayn scendemmo dal taxi, e, come avevo previsto, era scoppiato un temporale. L'aria fresca mi riempí subito i polmoni, la pioggia mi inzuppó i vestiti e il vento mi scompiglió i capelli lunghi.
Io e Zayn ci dirigemmo all'entrata del 'Moon Hotel' che si trovava di fronte a noi.
'Dovremmo asciugarci le suole delle scarpe sul tappetino prima di entrare' affermai, abbassando la testa e scuotendo i capelli fradici.
'E tu dovresti strizzare la tua bella chioma prima di inzuppare il pavimento dell'hotel' mi rimproveró il mio amico. Ridacchiai e iniziai a strisciare le scarpe sul tappetino e a strizzare le punte dei capelli facendo cadere l'acqua.
'Guarda come corre quello, scommetti che cadrà?' mi chiese Zayn ad un tratto. Mi voltai e vidi un ragazzo correre verso di noi, o meglio verso l'albergo, tenendo con una mano una valigia e con l'altra il cappellino sopra la sua testa, probabilmente per non farlo volare via. 'Nah, non sembra un tipo imbranato' risposi a Zayn, rendendomi conto tre secondi dopo che avevo appena perso una scommessa.
Il ragazzo scivoló qualche metro alla nostra sinistra, si guardó attorno e sbuffó quando vide il buco sui suoi jeans neri. Zayn scoppió a ridere, mentre io mi dirigevo in soccorso del ragazzo, che, da lontano, sembrava proprio carino.
Gli porsi la mia mano e lui la afferró con la sua mano tremolante. Lo aiutai ad alzarsi e 'Tutto okay?' gli domandai.
Quando alzó lo sguardo, capí che mi sbagliavo. Non era per niente carino. Quello era il ragazzo più bello che io avessi mai visto in diciotto anni di vita!
Lui non rispose. 'Il gatto ti ha mangiato la lingua?' scherzai, sperando che non la prendesse come una presa in giro. Lo vidi diventare rosso come un pomodoro, prima di pronunciare qualche parola sconnessa ed entrare nell'hotel.
Lo guardai perplesso, poi abbassai lo sguardo e mi accorsi che aveva dimenticato la sua valigia.
'È decisamente un tipo imbranato' esclamai facendo ridacchiare Zayn.
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Sotto il cielo di New York- Larry Stylinson
FanfictionHarry parte per New York con il suo migliore amico per divertirsi dopo aver preso il diploma. Louis parte per New York da solo per allontanarsi da una vita che odia. I due si incontrano, e ... cosa succederá? - La ff é composta da 15 capitol...