Dieci.

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HARRY POV

'Un piatto di pasta alla carbonara per me. E per te, Lou?' gli sorrisi.

'Un piatto di spaghetti... uhm... al pomodoro'

'Arrivano subito!' la cameriera sparì dalla mia visuale lasciandoci soli.

Scoppiai a ridere guardando Louis. Non aveva dei vestiti adatti ad un ristorante, così gli avevo prestato una delle mie camicie bianche di almeno tre taglie in più della sua. Gli stava enorme, ed aveva un aspetto buffo ma allo stesso tempo dannatamente tenero.

'Che ridi?' mi rimproveró, alzando un sopracciglio.

'Niente, sei dolce conciato cosí, nanetto' ridacchiai.

'Ehi! Io non sono un nanetto. Sono diversamente alto. E poi sei tu ad essere un gigante!'

'Diversamente alto?' risi di nuovo a crepapelle. Lo guardai negli occhi e mi persi in quell'azzurro che mi ricordava tanto il cielo, il mare... e la felicità.

'Ci conosciamo da due giorni e non faccio che pensare a te. Dovrei preoccuparmi?'

'Direi di si' sorrise.

-

'Stasera vieni in discoteca con me! Non accetto un no come risposta. Ho trovato qualcuno che ci farà entrare gratis'

Sbuffai mentalmente, ma non potevo rifiutare. Zayn si sarebbe insospettito, ed inoltre io e lui eravamo partiti insieme ed era giusto passare del tempo con lui. Erano passati tre giorni dalla cena al ristorante e li avevo passati interamente in compagnia di Louis, adesso mi toccava dare il contentino al mio migliore amico, almeno me lo sarei tolto dai piedi per un pó.

'D'accordo'

'Grande! Allora ti mando un sms per dirti quando arrivo, a stasera amico' mi avvisó, uscendo dalla camera.

Sotto il cielo di New York- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora