Un mese dopo.
Sono a casa mia con Camila e non ce la faccio più.
<<Camz, torno subito. Vado a prendere una cosa>> dissi con voce un po' incerta.
Lei annuii.
Le diedi un semplice bacio a stampo, forse l'ultimo.Salii in camera mia e presi il foglietto.
Dentro non c'era scritto esplicitamente che l'avevo tradita, ma penso che lo capirà comunque e spero capirà anche me.Scesi le scale e le porsi il biglietto.
Iniziò a leggere.<<N-n>> provò a dire Camila mentre le lacrime già le rigavano il viso.
Prese il suo blocchetto e iniziò a scrivere.
-Mi hai tradita? Davvero?-
Annuii.
Le lacrime rigavano il volto di entrambe.
<<I-Io l'ho f-fatto per te e..e per le ragazze>> dissi sedendomi sul divano, stavo per morire.
Ero in quel momento in cui sembra che tutto stia per finire e che non c'è nessun rimedio e mai ci sarà.
-Oh, davvero? Per me e le ragazze?-
Sapevo che non era un messaggio di stupore ma uno di quelli ironici.
Annuii.
<<S-semplicemente n-non volevo restare l-là e vivere.. vivere sotto un ponte o-o..o su una panchina..
Volevo restare c-con te per m-molto>> dissi abbassando la testa.
Sentii il suo pennarello toccare il foglio di carta e ciò mi fece capire che aveva iniziato a scrivere.
-L'hai fatto perché non mi ami, Lauren. E mai l'hai fatto-
<<N-no. Camz, non mettere in dubbio questo, lo sai. Io ti amo, ti amo davvero tanto. Se no non sarei mai venuta a New York, non l'avrei mai fatto. Ma no, io ti amo, Camila>>
Le lacrime continuavano a scendere.
Camila era davanti a me, sulla sedia a rotelle, e io la guardavo.
Misi le mie mani sulle sue ginocchia, aspettandomi che le togliesse ma non lo fece.
-Sai cosa? È che anche io ti amo, e non potrei mai odiarti. Sono arrabbiata, eccome se lo sono, ma quando sono con te non mi interessa di nulla, Lauren.-
Lessi il messaggio con stupore, era arrabbiata ma non mi odiava.
Mi odiavo più io per averlo fatto ma quello che per me conta è lei, solo lei.
Mi alzai e provai ad abbracciarla, non mi respinse.
Avrei tanto voluto baciarla ma sembrava troppo presto.
-Mi devi dare del tempo, però.. va bene?-
Scrisse.
Io annuii.
<<Io sono qui>> dissi poi.
-È per questo che tu e le ragazze siete strane, vero?-
Annuii di nuovo.
<<Non.. non volevano farti soffrire ancora di più>> dissi asciugandomi un po' le lacrime.
Lei annuì e poi iniziò a scrivere.
-Io vado a casa-
<<Ti accompagno, non intendo farti andare da sola>> dissi
Lei annuì nuovamente.
Mi alzai e presi la mia giacca di pelle e notai che iniziò a scrivere.
-Ho un'idea..-
<<Dimmi>>
-E se chiamiamo le ragazze e stiamo qua fino a domani? Così vi chiarite-
L'idea non mi piaceva particolarmente, avevo paura anche solo di telefonare alle ragazze, ma se è quello che Camila voleva allora l'avrei fatto.
Annuii.
<<Le chiamo>>
Tirai fuori il telefono e le chiamai una ad una. Spiegai a tutte la situazione e accettarono.
<<Hanno detto che.. uhm, verranno>> dissi guardando Camila.
Lei mi sorrise e come ogni volta, sorrisi anche io.
<<Camz, vado in bagno. Arrivo tra cinque minuti.>> le dissiAppena entrata chiamai Dinah.
Si?
Dinah? So che ora come ora mi odi, ma mentre venite qua prendi delle rose, gliele devo dare a Camz.
Va bene.Chiusi la chiamata e andai da Camila.
<<Camz, uhm.. vuoi qualcosa?>> le chiesi cercando di instaurare un piccolo discorso.
Lei annuì.
<<Che cosa? Ho un po' di tutto.. i miei hanno fatto la spesa tipo ieri>> dissi guardandola e indicando la cucina con il pollice, senza senso.
Più che guardare lei, ci provavo, il mio sguardo cadeva sempre sulle sue labbra, l'unica cosa che in quel momento avrei voluto sfiorare.
Iniziò a scrivere sul suo blocchetto.
-Qualsiasi cosa, ma smettila di guardarmi le labbra-
Lessi e poi arrossii in tempo record.
-Scherzavo, Laur. Sei ancora la mia ragazza, dopotutto.-
Mentre leggevo un sorriso si fece spazio nella mia faccia.
Mi avvicinai a lei e la baciai, la baciai con passione, con amore. Con tutto ciò che potevo trasmetterle.
Mi staccai dalle sue labbra e appoggiai la mia fronte alla sua.
<<Camz, vuoi fare qualche esercizio con le gambe?>> da quando l'hanno trasferita all'ospedale di Miami ha iniziato a fare terapia per le gambe.
La parlata, invece, l'unica cosa che può migliorarla è il tempo e lo sforzo.
<<S-S..Si>> disse sorridendomi e di conseguenza sorrisi anche io.
Le presi le mani e feci un po' di forza per alzarla.
Una volta in piedi le presi il braccio e lo misi dietro la mia nuca, cosicché mi circondasse. Misi il mio attorno alla sua vita e iniziai a cambiare piano piano con lei, passo dopo passo.
Il dottore l'ha avvisata, non succederà tutto in un giorno, col tempo le gambe riacquisteranno la loro completa sensibilità.
<<Vedi, Camz, fai progressi>> dissi sorridendole.
Andammo fino in cucina e la feci sedere, sembravano pochi passi ma era un po' stanca.
<<La Coca va bene?>> chiesi dopo aver aperto il frigo.
<<S-si>> disse annuendo.
La tirai fuori dal frigo e la poggiai sul bancone.
Presi un bicchiere e iniziai a riempirlo con la Coca Cola.
Andai a prendere la sua sedia a rotelle e dopo che ebbe finito la feci "accomodare" sopra.
Con tempismo perfetto, direi, suonarono anche le ragazze.
Andai ad aprire ma non le salutai.
<<Ciao>> dissero loro.
Vidi Ally che mi sorrise e venne ad abbracciarmi.
Tempo fa, probabilmente, non avrei mai permesso a nessuno di abbandonarmi e poi ritornare così, ma lei era la mia migliore amica, loro erano le mie amiche. Le avrei perdonate sempre e comunque.
Penso che la stessa cosa sia per loro, appena videro Ally abbracciarmi vennero verso di me e mi saltarono praticamente addosso.
Le lacrime iniziarono a scendere, dalla gioia, ovviamente.
Mi avvicinai a Camz e abbracciai anche lei, le diedi un bacio a stampo e poi iniziò la nostra serata, anzi, fantastica serata, direi.
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We'll be together - CAMREN
FanfictionCamila e Lauren. Le loro famiglie. I loro problemi. La loro battaglia. Vinceranno o..?