10.

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Pov's Aurora
Ma poi succede qualcosa e lui si blocca.
"Lasciala stare." grida una voce con tono forte e sicuro.
Simone.
"Perché sennó che mi fai?" chiede il ragazzo con una vocina stupida.

Simone gli dá un pugno, il ragazzo gliene dá un altro, ma alla fine Simone riesce a farlo cadere a terra, con il sangue che gli esce dal naso e un sopracciglio un pó spostato.
"Stai bene?" mi chiede Simone un secondo dopo, molto nervoso.

"Si, ti sei fatto male?" chiedo prendendogli il braccio, e guardando le nocche rosse delle sue mani, gli esce il sangue dal naso, ma per il resto mi sembra stia bene.

Non risponde e mi abbraccia, mi prende la testa sotto la spalla e la tiene con la mano, finalmente sono al sicuro.
Ho i polsi e il mento ancora rossi dalle strette di quel ragazzo, ma non mi fanno male.
"Andiamo." dico io.

"E dove?" chiede Simone.

"Visto che casa tua é dietro l'angolo andremo lí, devi lavarti e curarti un pó." rispondo io, mi dispiace molto che stia cosí.
Camminiamo un pó, siamo in silenzio, ma poco prima di arrivare inizio a parlare.
"Mi dispiace, é solo colpa mia, se adesso hai dato un pugno a quel ragazzo e stai male é soltanto grazie a me, ho fatto l'ennesima cazzata." dico io un pó delusa, delusa da me stessa.
Le persone ci guardano strano, Simone con la faccia coperta di sangue e io con i polsi e il mento rosso, chissá cosa devono pensare.

"Non é colpa tua, se solo io ti avessi creduto, se ti avessi detto di entrare a mangiare quella pizza, adesso saresti con me e non ti sarebbe successo tutto questo." mi contraddice lui. Perché é sempre cosí buono, gentile...é cosí dolce.

"Non provare a dirlo neanche per scherzo..." rispondo.
Ci guardiamo. Nonostante quello che é appena successo, ci sorridiamo entrambi.
"Mi dispiace" annuncio.

"Ti ho detto che é colpa mia." dice lui.

"Non intendevo per quello...per il bacio con Berger...io ti amo, davvero, ma non vorrei mai che tu soffrissi per colpa mia, non riuscirei a perdonarmelo, quindi se non vuoi stare con me, o non parlarmi piú, io...bé io lo capisco e..e.." la mia voce trema per qualche secondo, sto piangendo, ogni tanto tiro sú col naso e i singhiozzi iniziano ad uscire..."non ci vedremo piú." concludo con gli occhi pieni di lacrime.
Siamo arrivati, Simone prende le chiavi dalla tasca, apre la porta ed entriamo, prima si dirige in bagno, lo aspetto al massimo due minuti e quando torna di qua si é lavato il sangue che aveva in viso, nonostante ne sia ancora rimasto un pochino.

"La vedi la pizza che mi hai portato prima?" mi chiede Simone.

"Certo che la vedo." rispondo ancora con le lacrime agl'occhi.
Non capisco cosa centri la pizza con il nostro discorso.

"L'unica persona che sà quale pizza mi piace é mia madre...e te." risponde lui calmo e tranquillo, mentre io non capisco nulla di tutto ció che sta dicendo.

"Eh quindi?" chiedo io un pó irritata.

"Eh quindi tu sei l'unica oltre mia madre che sa quale pizza mi piace, l'unica che mi ascolta davvero, l'unica con cui non ho paura di essere me stesso...se ti ho salvato da quel ragazzo era perché stavo venendo a cercarti, perché ho capito che senza di te, io non ci só stare, mi dispiace di essermene accorto cosí tardi, ma adesso finalmente ho capito una cosa..."
Mi sento un nodo alla gola, gli occhi sono lucidi e il respiro mi manca..."ho capito che ti amo." dice lui alla fine.

"Ti prego ripetilo." gli chiedo io con un sorriso a trentadue denti.

"Ti amo, ti amo, ti amo!" grida lui ancora piú forte ed euforico.
Gli salto addosso e lui mi prende in braccio, un pó come quando i papá da piccoli prendono in collo i propri figli.
Sono la ragazza piú felice del mondo.
Mi appoggia al muro, e ancora in braccio a lui inizio a baciarlo, metto le mie mani dietro il suo collo, fra i suoi capelli corti e lo tengo stretto alle mie labbra.
Mi sposta sul divano e continua a baciarmi, ha un pó di sangue sul sopracciglio, ma non mi importa.
Ha le mani poggiate sui miei fianchi, fino a quando per qualche secondo non mi stacco dal bacio, sará da dieci minuti che ci baciamo.
"Aspetta devo riprendere fiato" dico io sorridendo e affannando con il respiro. Ho la bocca tutta rossa e mentre respiro per qualche secondo, Simone mi dá dei bacio sul collo, lasciandomi anche qualche segno un pó piú evidente e rosso.
É cosí bello averlo vicino a me, mi era mancato cosí tanto queste tre settimane.
"Hai ripreso fiato?" mi chiede lui di fretta mentre continua a baciarmi il collo.

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