25.

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Pov's Elena
È passata un' ora dalla sconfitta dell'America ed io me ne sono tornata in Hotel per prendere le valigie.
É ora di cena, ma non mangio molto, visto che non ho fame e fra circa un' ora e mezza dovró essere all'aereoporto, dove mi aspetteranno anche i miei genitori. Sará Matt ad accompagnarmi, e Aurora verrá con noi. In realtá non ho ancora detto ai miei di Anderson cosí, mentre aspetto Matt, li chiamo, per avvertirli della sua presenza. Mia madre dice che non vede l'ora di conoscerlo, invece mio padre sembra un pò titubante, ma solo perché é molto protettivo nei miei confronti. Quando si parla di me, arriverebbe in capo al mondo. Aspetto giusto un paio di minuti, prima che l'eco del citofono eccheggi nella stanza. Scendo e carico le valigie nel bagagliaio per poi sedermi nel posto accanto a quello del guidatore, che in questo caso é il mio ragazzo.

"Scusami se ho la tuta, ma per fare la doccia e prepararmi avrei fatto troppo tardi." mi informa lui, con tono ancora afflitto dalla sconfitta.

"L'importante é che ci sia tu!" commento, stampandogli un bacio sulla guancia e rassicurandolo della partita.

Passiamo subito a prendere Aurora, la quale é miracolosamente pronta. Entra velocemente in macchina e subito inizia a dire quanto le mancheró e che non posso andarmene, perché poi dovrá subirsi Simone da sola. Al pensiero infatti, si abbuia e Matt la segue, ripensando alla partita di questa sera e alla mia partenza.

"Che felicitá!" grido, dando un pugno sulla spalla a Matt e girandomi verso i sedili posteriori per scuotere un pó Aurora.

"Eh, lo so, ma non siamo molto in vena..." risponde Matt, voltandosi verso la mia amica e sorridendole.

Una volta arrivati troviamo quasi subito i miei genitori, che non appena mi riconoscono, corrono ad abbracciarmi.

"Amoreee!" grida mamma alla mia vista.

"Ei, mamma!" urlo io, in tutta risposta alla donna.

Scocco un bacio sulla guancia a mio padre, che poi mi porge un 'altra valigia, ripiena delle cose che avevo lasciato in Umbria.

"Mamma...Papá...Lui é Matt!" balbetto, per presentargli il ragazzo, dopo averli ringraziati per la valigia.

"Piacere, io sono Paola, la mamma di Elena." si presenta mia madre.

"Piacere, signora, molto lieto!" la saluta lui.

Mio padre si avvicina poi a Matt e con sguardo serio gli stringe la mano.
Okay, forse la sta stringendo un pó troppo, ma lo fa per mettergli paura, nonostante lui sia un gigante muscoloso di 2 metri, e mio padre a malapena 1.70.

"Prova a farla soffrire, e ti spezzo le braccia." dice con tono serio.

Matt impaurisce notevolmente.

"Non preoccuparti sta scherzando, fa sempre cosí." lo rassicuro facendolo sorridere, mentre mia madre si gusta la scena, ripetendo a mio padre che deve sempre 'spaventare tutti i miei fidanzati'.

Aurora saluta i miei genitori, che chiaramente giá conosce, mentre parliamo per qualche minuto, seduti su alcune poltroncine vicino al bar dell'aeroporto. Ormai si é fatto tardi e devo andare a fare il check-in, cosí i miei genitori decidono di salutarmi.

"Mi mancherai, piccola." dice mio padre stringendomi forte, fra le sue braccia.

Si vede che gli mancheró, glielo si legge negli occhi. Si avvicina poi mia madre, in lacrime ed inizia a parlare.

"Te la caverai" mi rassicura, con la voce rotta dai singhiozzi.

"Mamma ti prego, se piangi anche te io non ce la faccio." dico, non riuscendo piú a trattenermi e lasciando andare le lacrime lungo il volto.

Un Amore Sotto ReteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora