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La voce robotica che risuona nelle casse dell'aereo mi sveglia, siamo arrivati.
Il volo é durato una decina di ore eppure mi é sembrato molto veloce.
Ho pensato tanto a cosa diró a Simone, io davvero non so come reagirá quando mi presenteró davanti ad esso. Mi manca cosí tanto, mi manca da morire.

Quattro mesi.

Quattro mesi che non lo vedo, che non annuso il suo profumo, che non ascolto la sua voce, che non vedo i suoi occhi, che non accosto le sue labbra alle mie.

Scendo dal mezzo ed esco velocemente dall'aeroporto, avendo sempre il mio bagaglio. Aspetto fuori un taxi che mi porti in hotel, un piccolo Bed&Breakfast che ho trovato e prenotato in aeroporto, e improvvisando un pó di inglese, il taxista mi capisce. Pippo intanto mi ha mandato l'immagine degli orari degli allenamenti di Simone, che il mio ex-ragazzo, gli ha mandato a sua volta, circa un mese fa, poco dopo essere arrivato.
Giungo intanto nel piccolo alloggio dentro cittá. É molto scarno e sinceramente non mi alletta molto l'idea di dormire in questo posto, ma costava poco e inoltre saró qui giusto per un paio di giorni, non credo sia il caso di buttare soldi solo per un albergo piú confortevole. Cerco di conversare con la receptionist e riesco a farmi consegnare le chiavi della camera che mi hanno assegnato. La numero 5. Disfaccio la valigia sopra al letto e guardo la foto mandata da Lanza, cercando di far coincidere date ed orari. Oggi é mercoledì e, a quanto vedo, di mercoledí, si svolgono gli allenamenti mattutini dalle 10.00 alle 12.00 per i pesi, e dalle 16.00 alle 19.30 come classico allenamento con la palla, in palestra. Sono le 8.00 e per colpa del fuso orario sono ancora un pó frastornata. Ho molta fame, così, esco dalla mia residenza e mi incammino per andare a fare colazione in un piccolo bar qui vicino. Mentre assaporo un cornetto pienamente farcito, accompagnato da un caffé imparagonabile a quello italiano, penso a quando incontreró Simone. Se dovessi presentarmi sta mattina da lui, sono sicura che oggi pomeriggio non renderebbe per niente ad allenamento, causa il mio pensiero, cosí decido di presentarmi davanti al suo appartamento una volta finiti gli allenamenti pomeridiani delle 16.00; vale a dire dopo le 19.30. Pippo, che é ormai diventato il mio informatore in incognito, mi spedisce tramite messaggi anche la via dell'appartamento di Simone e della sua palestra. Rimango molto tempo a pensare alla sua e alla mia espressione quando ci incontreremo di nuovo e mi sembra la cosa piú bella al mondo. Entro poi in un negozio che intravedo passeggiando per strada, dove compro un costume da bagno, un telo da mare e delle comode infradito bianche, che non ho pensato di infilare in valigia. Mi dirigo verso la spiaggia più vicina, che é super affollata. Adagio a terra il telo e mi sdraio ad abbronzarmi, visto che sono talmente bianca da far invidia ai cadaveri. Il sole picchia forte e presa dal relax, rischio di addormentarmi sulla morbida e soffice sabbia antistante al mio corpo. Era da cosí tanto tempo che non provavo questa sensazione.

Trascorro in spiaggia la mattinata e rientro in cittá solo per pranzare. Mangio cibi moderatamente leggeri e decido poi di chiamare i pallavolisti trentini, che pretendono mie notizie.
Opto per una videochiamata, e al di lá della Web Cam, mi risponde il duo composto da Seba e Tiz. Pippo é impegnato a casa sua per cena visto e considerato che in Italia sono le 19.30, ma lo sentiró piú tardi. Invece, mentre io e Tiz parliamo, Seba, dietro al ragazzo, cucina.

"Allora, com'é il Brasile?" chiede Tiziano incuriosito, guardando Seba intento a preparare la cena e preoccupandosi vedendolo alle prese con i fornelli.

"É bellissimo. Il mare é spettacolare e poi questa cittá mi sembra molto particolare." rispondo, ammirando la natura al di fuori della finestra della mia scarna camera.

"Hai giá avuto modo di parlare con Simo?" domanda Seba, comparendo di colpo davanti allo schermo del computer, con tanto di grembiule e mestolo in mano.

Rido alla scena che mi si presenta davanti e poco dopo rispondo alla sua domanda.

"No Seb. Ho deciso che andró da lui sta sera, dopo gli allenamenti. Ah e comunque sei veramente bellissimo con quel grembiulino rosso e a petto nudo sotto!" commento ridacchiando sotto i baffi.

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