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Pov's Aurora
É passata giá una settimana da quando le altre se ne sono andate e mi mancano moltissimo, ma finalmente sta mattina posso fare un pó di sano shopping.
Sono a Trento ormai da piú di un mese e non ho ancora comprato neanche un paio di calzini e questa cosa non é assolutamente da me.
Gli allenamenti questa mattina non ci sono, li ho soltanto il pomeriggio e perció io e Azzurra abbiamo deciso di fare un giro in centro.
Sono le 8.30 e noi usciremo verso le 9.15, intanto peró scendo in cucina e mi preparo la colazione.
Porto con me il telefono, ma lo accendo solo dopo aver riscaldato un pó di latte, si sono come i bambini, ma cosa c'é di meglio di un pó di latte e biscotti di prima mattina.
Ho qualche notifica dai vari social e poi vedo che mi é arrivato un messaggio. É Azzura.
Mi ha scritto, piú o meno 10 minuti fa e dice:

Da: Azzuuu💞
Ehi Auri, mi dispiace tanto, ma mia sorella si é ammalata, ha vomitato tutta la notte e non mi va di lasciarla sola, quindi scusami ma non posso venire. Mi dispiace tanto💗

Mi dispiace molto che sua sorella si sia ammalata, ha 16 anni e vive insieme ad Azzurra, anche lei gioca a pallavolo ed é molto brava. In questo momento mi pare sia titolare in serie C e poi é anche molto simpatica.

Da: Auri❣
Okay Azzu, tranquilla rimani pure con tua sorella, dille di rimettersi mi raccomando!😝💖

Visualizzato✅

Un pó mi dispiace che Azzura non possa venire, ma non poteva lasciare sua sorella da sola. Non fa niente, compreró milioni di vestiti comunque.
Il rumore della mia suoneria interrompe i miei bellissimi sogni su vestiti, scarpe e borse e mi riporta alla realtá.
Ovviamente é Simone, che mi disturba a quest'ora, penso ironicamente.

"Pronto Simo" rispondo alla chiamata con voce tranquilla.

"Ehi Auri, devi fare una cosa per me! Oggi arrivano gl'altri ragazzi della nazionale per quel raduno, te ne avevamo parlato, no?" dice lui un pó agitato.

"Si, mi ricordo, ma io che centro?" chiedo con aria un pó confusa.

"Arrivano sta mattina e sarebbe dovuto andare a prenderli Pippo, ma ha avuto un imprevisto e cosí devo andarci io, però non mi va di andarci da solo, quindi ti va di accompagnarmi?" chiede in tono sempre piú acuto.

"Io..non..."

"Non accetto un no come risposta, se é quello che stai per dire!" mi precede lui.

"Ah...sappi che mi devi una giornata di shopping...e comunque fra quanto passi a prendermi?" mi informo io.

"Tra dieci minuti sono lí." risponde Simone prima di chiudere la chiamata.

Mi preparo e poco dopo scendo, mi guardo a torno con sguardo un pó perso fino a quando non individuo la sua macchina e mi dirigo verso di lui.
Apró lo sportello ed entro e magicamente rivivo il nostro primo incontro. Quella sera eravamo andatati a cena assieme a Pippo, e lui era passato a prendermi. Era stato cosí simpatico e avrei voluto rimanere a parlare con lui per sempre, ma sfortunatamente eravamo dovuti scendere per andare al ristorante, da quel giorno non ho mai smesso di pensare a lui.

"Ehii, a che pensi?" mi chiede Simone distraendomi dai miei pensieri, vedendo che non ero connessa.

"No niente di importante...allora alla stazione ci sará tutta la nazionale?" chiedo io incuriosita.

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