Capitolo 2

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La notte passó in fretta.Hanna fu svegliata dal rumore del campanello  che suonava interrottamente... Driiiiiiiin,Driiiiiiiiiiin....
Scese in fretta le scale.Era sola in casa..
"Chi è?"disse,cercando di intravedere dall occhiello della porta chi fosse.
Vide un uomo,alto, di pelle scura ,con delle spalle enormi.
Indossava un vestito elegante e in mano aveva una borsa,di pelle color beige.
Era di spalle e forse aveva pensato di andarsene dopo vari tentativi invani.
Si rigirò  per un ultima suonata e proprio in quel momento Hanna lo vide.
"Ma è lui!!cosa ci fa qui!? E se fosse uno stalker e mi ha inseguita ieri per l'accaduto?cosa faccio?" Diceva tra se e se .
"Apri dai.. "
Diceva una parte dentro di lei,mentre l'altra le rispondeva contro ricordando sempre il detto che dicono tutti i genitori-'non aprire agli sconosciuti-
Senza tanti altri giri decise di aprire proprio quando lui pensó di andarsene.
"si?cerca qualcuno?"
L'uomo si girò e la guardó stupefatto come se non avesse mai visto una donna in tutta la sua vita!
Hanna lo guardò dritto negli occhi pensando alle peggior cose,come per esempio del perché la guardasse in quel modo spaventato,come se avesse visto un fantasma.
"Si salve,cercavo il signor Erik!è in casa ?"
"No,purtroppo mio padre non è in casa mi dispiace.Ripassi in tarda serata,lui è molto impegnato per lavoro."
"Ah menomale,non è uno stalker anche se mi sarebbe piaciuto un tipo così figo alle calcagna"
Peccato comunque che non sia qui per me...ma del resto,uno come lui avrà di sicuro mille donne ai suoi piedi!" Disse Hanna tra se mentre l'uomo continuava a fissarla parlando e dicendo cose anche insensate solo per allungare il discorso.
"Ok signorina,allora ripasso stasera e mi scusi ancora se l'ho disturbata! ma già ci siamo incontrati noi?! AhH Si,ieri al supermercato..
Sei quella ragazza che fissava la bottiglia di vino,ricordi?"disse
"Si,sono io! che figuraccia..mi scusi ancora per ieri."Disse con un sorrisino finto.
"Oh ma non si preoccupi..arrivederla signorina"
Mentre chiudeva la porta il ragazzo la fermò e le disse"comunque piacere sono Patrick Dickson e sono un agente immobiliare"
"Piacere signor Dickson,io sono Hanna..la figlia di Erik"
"Sono lieto di conoscerla Hanna..mi saluti suo padre e gli ricorda di stasera"
Mentre si allontanava,Hanna chiuse la porta e restó ferma per un pó,poi andò in cucina e si preparò una bella colazione.
Salì le scale e si preparò per uscire,voleva visitare la zona e chissà magari conoscere nuove amiche.
Entró in un negozio di abbigliamento mentre rispondeva al messaggio di Lily,la sua migliore amica.
"Sai ho conosciuto un ragazzo molto figo!se saresti qui di sicuro avresti fatto i peggio pensieri maliziosi..
Ps:hai saputo notizie di Cori??"
Cori era l'attuale ragazzo,conosciuto a scuola al secondo anno di università ma da quando Hanna era partita,negli ultimi giorni si sentivano pochissimo.
"Bhe Hanna dovresti sapere che appena sei partita la sera vidi Kendal a casa sua..ero di passaggio in quelle zone e volevo passare per salutare Sasha,ma appena vidi Kendal rimasi perplessa e andai via"
Hanna rimase in silenzio e scrisse un lungo messaggio a Cori il quale subito provó a richiamarla ma lei non appena vide il suo nome sul display, riattaccó e spense il telefono.

Uscì di casa accompagnata da mille pensieri per la testa riguardo Cori e Kendal.
Entró nello Starbucks,prese un the caldo,si sedette e rimase immobile fissando le persone che passeggiavano tranquille sotto lo scendere lento di fiocchi di neve.
Stava nevicando.
Dopo mezz'ora passata da sola pensando a come avesse potuto tradirla Cori,pagó e si avviò verso casa,quando sentì chiamare il suo nome da lontano..
"Haaaaaannaaaaa,eiii Haaaannaaaaa.."
Si girò ed era lui,lo vide dinuovo..l'agente immobiliare,il signor Dickson.
La raggiunse in pochi minuti.
"Hanna ciao..ti ho vista da lontano e volevo salutarti."
"Salve signor Dickson,cosa fa in queste zone?sta vendendo una casa?"
"Oh no,veramente stavo andando a casa.Io abito all'Empire State Building.Tu dove stai andando?"
"Ho preso un the caldo e stavo avviandomi verso casa.."
"Se vuoi le posso far compagnia..sempre se il suo fidanzato non sia da queste parti" disse con un sorriso malizioso.
"Bhe per sua fortuna,guardi..non sono fidanzata"
Ed iniziarono a conversare fino ad arrivare fuori all'Empire.
"io sarei arrivato,Hanna.. ti va di venire con me?Voglio farti vedere una cosa.
Tranquillaaaa Hanna,non sono mica uno stalker?" Disse con una risata.
In quel preciso momento le vennero in mente le parole del mattino "e se fosse uno stalker ?"

Si avviarono verso un edificio altissimo,entrarono in un ascensore fino all'ultimo piano,Uscirono e salirono delle scale.
Aprirono una porta e non appena uscì fuori ,vide uno spettacolo mai visto in tutta la sua vita.
Potè ammirare tutta New York.

"Wow..ma è..Stupendo"
"Questo è il mio posto segreto,vengo spesso qui..quando mi sento solo.Mi rilasso guardando questa meraviglia."
"È fantastica New York."
Iniziarono a parlare del più e del meno quando iniziò a tirare vento..
"Brr che freddo,sarà meglio avviarci verso casa.."
"Hai freddo??Tieni prendi.."
Si tolse la giacca e la poggió sulle spalle di Hanna quando all'improvviso si guardarono negli occhi,piano piano si avvicinarono..e scoppió un bacio.
Hanna aprì di sbotto gli occhi,lo spinse e lasciò cadere la giacca dalle spalle.

"Mi scusi signor Dickson..devo andare"
"No Hanna aspetta..dove vai?"
Hanna corse più che poteva le scale,prese l'ascensore e in pochi minuti si trovò al primo piano.Uscì frettolosamente fuori, accese il telefono..vide l'orario.
"Oh mamma..sono le 21:12.Devo correre subito a casa .."
E proprio mentre stava per prenotare un taxi arriva una chiamata dai suoi genitori.
"Hanna,ma dove sei??ti stiamo chiamando da tre ore,ci hai fatto preoccupare tantissimo..anche Cori ha chiamato.Perchè hai spento il telefono?ma dove sei?"
"Mamma sto arrivando..dieci minuti sono lì.Ti spiego quando arrivo."

"Taxiiiiii.."
Prese un taxi e si avviò verso casa.
Arrivó e non appena entró,vide Patrick che parlava col padre,seduto in poltrona con una tazza in mano di latte caldo e miele.

"Hanna eccoti,ma dove eri finita?"disse la madre mentre lei pensava come avesse potuto il signor Dickson arrivare a casa sua prima di lei.
"Scusate,buonasera"disse mentre lo guardava fisso.
"Io veramente mi sono incamminata verso il centro,avevo il telefono scarico e non avevo idea dell'ora..mi dispiace se vi ho fatto preoccupare,non capiterà piu"
"Va bene Hanna..ma Cori? ha chiamato dicendo di dirti di richiamarlo al più presto"
La guardó fissa senza darle una risposta,salutó i genitori,il signor Dickson(il quale non le tolse gli occhi di dosso neanche per un secondo)salì le scale e decise di farsi un bagno caldo.

Prese il telefono in mano.
Erano ancora le 02:07..
Non riusciva a chiudere occhio,pensava al bacio con Patrick e pensava al tradimento di Cori.
Come aveva potuto tradirla e con Kendal poi??

Kendal, era una sua vecchia amica di famiglia ma nell'ultimo periodo non andavano quasi più d'accordo.
Scoppió a piangere, spense il telefono e si addormentò.

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