Capitolo 3

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"Allora Signor Westbrook -dissi fissando il nome del preside impresso sul cartellino- che ci può dire sulla ragazza morta?"

"Io e il mio collega vorremo sapere cosa è successo quella notte"- aggiunse Chloe.

Il preside iniziò il suo racconto:
"Amy era una ragazza molto studiosa e dedita. Era una persona meravigliosa..."

"Questo non lo dubito ma... Sapeva se doveva risolvere qualche conto con qualcuno... Oppure usciva da una relazione strana?"

"L'ho vista più volte qui nel mio ufficio".

"Davvero?"

"Sì. Mi chiedeva consiglio sulla sua relazione con un certo...Colin Godwin".

"Non avete qui lo psicologo della scuola?"

"Vero, ma la situazione era più grave...Il ragazzo la picchiava...Un giorno si è presentata con un ematoma sul viso".

"Ed è successo più volte?"

"Lei è venuta da me due volte ed era piena di lividi".

"Direi che abbiamo finito -disse Chloe stringendo la mano del preside- Grazie per la sua collaborazione".

"Dobbiamo trovare quel piccolo bastardo."- disse il Detective, uscendo dall'ufficio.

"Hai ragione...Andiamo a trovarlo". Ammiccai.

                           ***
Aspettammo il suono della campanella delle 10.30 per parlare con il sospettato. L'attesa è stata una tortura e la voglia di sbatterlo al muro si faceva più forte e incontenibile.

Chiedemmo ad un ragazzo chi fosse Colin e ci indicò un nerd munito di occhiali spessi che scriveva come un forsennato degli appunti ed era rimasto seduto, nonostante la fine della lezione.

Era seduto in seconda fila e porgeva delle domande al suo professore.

"Chloe Decker, Detective del L.A.P.D.-irruppe nell'aula, mostrando il suo badge al ragazzo-Dobbiamo farti qualche domanda".

"Che?"-disse lui alzando il viso dal banco.

"Non abbiamo tempo da perdere piccolo nerd insignificante...Devi rispondere a delle domande sulla morte di Amy"-aggiunsi infine.

Colin sbarrò gli occhi e rapidamente tentò di scappare, invano.

"Oh oh. Dove scappi carino?"-lo presi dalla collottola come fanno gli animali con i propri cuccioli. L'unica differenza era che io stringevo più forte!😈

Lo misi per terra e mi implorò di risparmiarlo(come fanno tutti).Che clichè! Il Detective iniziò a interrogarlo.

"Risponderò alle sue domande solo se lui se ne va...Mi spaventa a morte!"

"Lucifer...Per favore".

"Okay. Me ne vado".-alzai le mani in segno di resa.

Uscii fuori dal college per una boccata d'aria. Quel luogo pieno di ragazzini mi stava facendo venire l'orticaria.  Stavo appoggiato alla macchina di Chloe e, mentre aspettavo che terminasse l'interrogatorio, mi fumai una sigaretta. Distolsi lo sguardo da quel college apparentemente perfetto e guardai per terra. Notai un foglietto, lo presi e lo aprii.

Diceva:

Incontriamoci all'una davanti la scuola. So chi è l'assassino!
-Anonimo

Rimasi perplesso e mi guardai intorno per capire chi potesse aver gettato quel biglietto per terra.

Passarono cinque minuti e il Detctive uscì dalla scuola con aria delusa.

"Che è successo? Il nostro killer dove è?"-chiesi, non appena la vidi.

"A quanto pare non è lui il tizio che cerchiamo".

"Ma..?"

"È vero che la picchiava ma non è stato lui ad ucciderla. Ha un alibi piuttosto convincente"

"E sarebbe?"

"Si trovava a casa di un suo compagno per un progetto scientifico. I suoi amici l'hanno confermato".

"Allora è vero"-rimasi interdetto.

"Che cosa?"

"Questo". Le diedi il biglietto che avevo trovato per terra e lei ,senza indugiare, lo lesse.

"Ma che..?"

"L'ho trovato qui per terra mentre tu stavi con Godwin".

"Capito". Chloe con un rapido gesto della mano sinistra lesse l'ora e affermò:
"Adesso sono quasi le undici...Abbiamo ancora due ore".

"Andiamo a scovare questo bastardo".

"Sai...oggi ci vorrebbe proprio un bel drink"-disse Chloe salendo in macchina e accendendo l'auto.

"Detective..Sono stupito. Allora sai divertirti!".

"Ovvio...Ho solo bisogno della compagnia giusta".Chloe mi fissò e mi diede un pugnetto amichevole sul braccio.

Non so perché ma quando sono con lei, diventa tutto più bello.

Concentrati Lucifer!

"Allora...-mi schiarì la voce-rapido passaggio chez moi?"

"Sì!"-esclamò Chloe, ridendo.

Feci lo stesso e finalmente partimmo verso il Lux.

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