Capitolo 11

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"Salve!"-urlai sbattendo la porta della catapecchia dove viveva il rifiuto.

"Wow, e tu chi cavolo saresti?"-mi disse aguzzando la vista.

Lo trovai spaparanzato sulla poltrana sgualcita di colore bordeaux, con una bottiglia di alcol in mano e con la canottiera sudicia che guardava uno stupido canale sullo sport.

Feci una smorfia.

"Sono il tuo peggiore incubo".

"Se sei il mandante di PJ gli puoi dire che i soldi per pagare l'affitto non ce li ho"-continuò a guardare la televisione.

Ero troppo incazzato per pensare lucidamente e tra i due chi era più ubriaco, ero io. Ubriaco di rabbia.

Lo presi per la collottola della maglia e lo sollevai. Francis sgranò gli occhi e cercò di dimenarsi ma l'effetto dell'alcol aveva appena fatto effetto e per lui fu impossibile sfuggirmi.

Lo guardai fisso negli occhi e lo ipnotizzai con i miei rosso sangue e attivai la mia "faccia da diavolo".

Francis continua a guardarmi stupito, perchè incapace di capire se ciò che stava vedendo era la realtà o un sogno. Io non curante iniziai a parlare.

"Ascolta le mie parole, figlio di puttana. So cosa hai fatto ad Angie e a
sua madre..."

"Cosa? Tu...Come fai a conoscerle?"

"...E se non vuoi finire sotto terra mi devi giurare che non sfiorirai nemmeno con un dito Angie e non dovrai vederla, mai più. SONO STATO CHIARO?"

Lo scrollai e lasciai la presa. Francis cadde come un peso morto per terra e si rannicchiò come i bambini, in posizione fetale.

"Allora?"-gli urlai contro.

"Sisi, chiarissimo". Si mise la mani tra i capelli e inizio a tremare come una foglia.

Stavo per prenderlo a pugni seriamente ma le parole che pochi minuti prima Angie aveva pronunciato, mi riportarono alla realtà.

"Tu sei meglio di lui".

Me lo ripetei come fosse un mantra fino a che mi calmai.

"È un avvertimento! La prossima volta non ci andrò così leggero con te"-gli puntai il dito contro e me ne andai.

Sbattei la porta dietro di me e presi un sospiro di sollievo.

Francis, invece, ancora rannicchiato per terra stava maledicento tutte le bottiglie che si era scolato.

Not An AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora