Capitolo 13

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L'indomani mattina mi svegliai tardi e mi accorsi che Angie si era già vestita per andare all'università. Mi lasciò un biglietto sul tavolo della cucina, con su scritto:

"Buongiorno papà,
ti ho già preparato il caffè. Macchiato come piace a te. Ci vediamo stasera.

Angie"

Sorrisi. Era incredibile che Angie avesse avuto il tempo di preparmi il caffè e addirittura scrivermi un biglietto per avvisarmi di questo.

Mi preparai un toast salato e mi riscaldai la miscela arabica che Angie aveva preparato appositamente per me. Feci per addentare il toast quando lo squillo del telefono mi risuonò nelle orecchie. La schermata del telefono si illuminò e apparse il nome Chloe Decker.

"Pronto?"

"Lucifer!"

"Dimmi Detective".

"Sto venendo a prenderti. Abbiamo un caso oggi".

"Mi spiace ma oggi sono indisposto".

"Non credevo avessi il ciclo".

"No, volevo dire che ho un impegno. Fatti aiutare da Dan lo Stronzo"

"Ma ho bisogno del mio partner".

"Lo so, lo so. Ti raggiungo dopo, in caso. Inviami il luogo in cui è avvenuto il crimine".

"Va bene. A dopo".

Richiusi la telefonata. Per quanto amassi risolvere i casi insieme alla Detective oggi avevo bisogno di andare a trovare Linda, per capire meglio ciò che mi stava succedendo.

Mi vestì alla svelta, mi misi la giacca per uscire e presi le chiavi della macchina. Beverly Hills, stavo arrivando!

***

"Linda!" -sbattei la porta con forza e per poco non facevo venire un infarto alla dottoressa.

"Lucifer!-mi urlò di rimando, portandosi le mani sul petto- Sei impazzito per caso?".

"Scusami ma avevo urgenza di vederti".

"Lo vedo- mi indicò il divano in pelle- Accomodati".

Richiusi la porta dietro di me e presi un respiro profondo. Mi sedetti. Che la seduta abbia inizio!

"Allora? Di cosa mi volevi parlare?"

"Di Angie"

"Interessante- avvicinò il busto verso di me e incrociò le dita- Cosa devi dirmi su di lei?"

"Beh, ecco...Maze dice che mi sto affezionando troppo a lei".

"Tu invece cosa pensi?"

"Che abbia ragione...È per questo che sono qui".

"Spiegati".

"È possibile amare due persone contemporaneamente?"

"Certo che si Lucifer! In questo caso di chi stiamo parlando?"

"Angie e Chloe".

"E credi sia una brutta cosa?"

"Beh, guarda cosa è successo quando io e Chloe eravamo insieme...Ci siamo lasciati per colpa di paparino"-indicai in aria.

"In quel caso non è stata colpa di tuo padre, Lucifer".

"Ah, no? Quindi non era nei suoi piani creare Chloe proprio per me?"

"Ma era nei suoi piani che tu lasciassi Chloe?"

Smisi di parlare. Forse aveva ragione Linda.

"Senti, io non sono nessuno perchè sono solo un'umana ma ,da tale, ti posso dire che una cosa è certa: Dio ha donato noi il libero arbitrio, ovvero..."

"Si si...la facoltà di scegliere...C'ero anche io quando lo distribuiva".

"Bene, allora sai per certo che parte della nostra vita è affidata alle sue mani ed ai suoi "piani"- come dici tu-ma soprattutto a noi stessi. Siamo noi che dicidiamo cosa fare e non fare della nostra vita e lasciare Chloe è stata una tua decisione per andare contro quella di tuo padre!"

"Ma perchè crearla per me? Perchè avrebbe fatto questo per me?"

"Perchè Lui ti amava e ti ama tuttora. Sapeva che non lo avresti ascoltato e quindi ha creato una creatura pura che ti avrebbe persuaso a fare del bene".

"E su Angie?"

"Cosa?"

"Perchè dovrei amare una ragazza che si trova in casa mia da due settimane pur essendo mia figlia biologica?"

"Non posso spiegarti il perchè Lucifer ma noi lo facciamo tutti i giorni. Amiamo tante persone contemporaneamente ed è ciò che ci mantiene in vita. Il contatto umano, questo è ciò di cui ha bisogno l'essere umano per sopravvivere".

"Ma il Diavolo non è umano".

"Forse sei più umano di quanto non credi...Bene, la seduta è conclusa"

"Ma..."

"Niente 'ma',Lucifer. Ho un appuntamento".

Mi accompagnò alla porta e me la richiuse in faccia prima di pronunciare un:

"Stammi bene".

Stammi bene.

Non stavo bene, per niente. Il mio animo era in conflitto ed era diviso in tre parti: l'amore incondizionato che provavo per la Detective, l'affinità sempre crescente per Angie e l'odio per mio Padre.

Nonostante questo, la psicanalisi di Linda mi fu di molto aiuto per capire meglio me stesso e gli altri- soprattutto mio padre- e avrei fatto qualcosa di cui mi sarei pentito da lì a breve.

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