She was called "bitch"-One direction fanfic.

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"Hey bellezza" le disse il ragazzo dalla cresta rossa al centro,in mezzo a due cubiste,sembrava carino sotto quelle luci.Il pub era chiassoso e colmo di gente ma lei a rimorchiare non aveva problemi.La.concorrenza non la spaventava.

Johanna lo guardò maliziosa anche se sapeva di provare più disprezzo per lui che per un maiale.Anche da vicino era però un bel ragazzo.

"Ciao fustaccello" rise mantenendo il contatto visivo con lui.

I suoi occhi color nocciola ardevano e infondo ad essi Johanna vedeva il desiderio del ragazzo.

Lui la prese per mano,evidentemente impaziente di poterla avere.

"Mi hanno detto...Che oltre a essere brava a letto hai della buona roba..." le sussurrò.

"Ti hanno detto bene,anche se in realtà non sono proprio io.. È un mio amico.."

Il suo disprezzo per il ragazzo aumentava ogni secondo e toccò livelli ancor maggiori quando sentì la sua mano passarle sul fondoschiena.

"Beh abbiamo tutto il tempo..." sorrise lui e la guidò verso il suo appartamento.

**

Il giorno seguente la ragazza si risvegliò con un gran mal di testa.Il letto sembrava essere molto più sofficie della notte scorsa e le coperte bianche mettevano sonno solo guardandole,ma con una grande forza di volontà si alzò.

"Ah" gemette.

"Buongiorno,troppe canne ieri?" le chiese il ragazzo al suo fianco ridendo beffardo.

Lei sbuffò e si diresse al bagno,stanca di avere al suo fianco solo porci fumati del cazzo.Ma daltronde anche lei non era da meno....

Anche lì dentro l'aria era soffocante,così aprì un po' la finesta per far passare aria,ma la richiuse subito constatando che faceva fin troppo freddo.Fissò il suo riflesso allo specchio,il suo viso,i suoi lineamenti definiti,i suoi capelli castani e lisci che le scendevano fin dietro la schiena,i suoi occhi profondi ma chiari e intensi...Così pieni di freddezza apparente,le sue guancie rosse e le labbra carnose.

Si sciacquò il viso facendo cadere lo sguardo sulle cicatrici dei tagli sui suoi polsi.Erano rossi come sempre.Passavano così inosservati..

Chissà se tutti quei ragazzi con cui andava a letto le avevano mai notate,chissà se a loro gliene fotteva qualcosa.

No.Che pensieri assurdi.Sapeva bene che per loro non era nessuno.Una troia da una botta e via.E a lei andava bene così.Altrimenti...Altrimenti non andrebbe ogni sera in quei pub.Però le mancava qualcuno a cui importasse di lei. Le mancava l'amore.

Ma non voleva pesare sulle spalle di nessuno,sentiva che era il modo migliore per non coinvolgere nessuno nel suo inferno.Perchè nessuno sapeva.Nessuno sapeva cosa succedeva quando Johanna faceva rientro a casa.

Ogni sera.Ogni dannata sera da quando sua madre era morta.

La ragazza si lasciò andare a terra mentre le lacrime cominciavano a solcarle il volto.

Era in questi momenti che avrebbe voluto urlare,più forte di quanto ogni essere umano potesse fare,ma si teneva tutto dentro.

Respirò profondamente cercando di evitare che i ricordi salissero a galla.

#FLASHBACK#

Nella stanza si sentiva la tensione e l'atmosfera pesante,i singhiozzi erano l'unico rumore e la luce soffusa della lampada l'unica fonte d'illuminazione.

"Papà e ora cosa succede?" chiese in un pianto isterico la bambina.

Aveva da poco compiuto 11 anni quando la madre se ne andò,lasciandola col padre.

"Smettila di piangere Johanna!" le urlò lui,ma la piccola non capiva.Anche lui stava piangendo...

"Ma tu lo fai.." disse solo,senza riuscire però a smettere un secondo.

"Cazzo!Io posso!" gridò di nuovo lanciando all'aria la bottiglia di chissà cosa...

Di colpo le si stava avvicinando.

La vista di Johanna era offuscata dalle lacrime ma capì cosa stava succedendo quando sentì una fitta enorme allo stomaco farsela padrona,lui non smetteva e il dolore non cessava.Le lacrime e gli urli soffocati poco dopo dalla mano del padre facevano da sottofondo a quella scena.

Non lo riconosceva più...Quello era l'uomo che l'aveva aiutata a muovere i primi passi? Era quello l'uomo che l'aveva cresciuta e adesso la stava finendo?

Quella sera la vita della ragazza cambiò per sempre e adesso Johanna sapeva che l'uomo che le sorrideva stringendole delicatamente la mano, era morto per sempre.

#FINEFLASHBACK#

Johanna lasciò la casa dell'ennesimo sconosciuto diretta verso la scuola.Faceva incredibilmente freddo fuori nonostante fosse ancora Ottobre.

Si sitrinse nel giacchetto leggero della sera prima e vide i suoi capelli castani svolazzare insieme alle onde del vento.

I solchi delle lacrime sotterrati dal fondotinta ma lo sguardo malinconico incancellabile.

Manteneva un atteggiamento serio e non si smentiva,intenta a osservare il bel paesaggio tranquillo della quale non era mai partecipe.Le sarebbe piaciuto ogni tanto fare una bella scampagnata sulle colline o in un semplice parchetto Londinese,ma non le era permesso.

Si accese una sigaretta appena davanti alla High Greysouth school per mantenere la sua immagine alta davanti agli altri come al solito.Si voltò verso una vetrina piena di televisori.

Gli schermi riproducevano tutti la stessa immagine.

Una bimba era stesa su un letto di ospedale e un uomo le teneva la mano,parlandole con le larime agli occhi.

Johanna si sentì gli occhi pizzicare.

Le tremavano le mani.

Lasciò che il fumo che usciva dalle sue labbra caricate di rossetto le offuscasse la vista fin troppo malinconica.

"Ei scusa...Sei della scuola?" sentì di colpo pronunciare da qualcuno al suo fianco.

"Si..." rispose girandosi verso quello che si presentò essere un ragazzo.

Un ricciolino dagli occhi verdi che la impressionarono subito.

"Oh bene,io sono Harry.Harry Styles.Sono nuovo,non è che mi faresti da guida?" chiese con un dolce sorriso stampato in viso.

A quell'immagine.. Johanna avrebbe voluto rispondere di si e aiutarlo,ma.... Si fece frenare dall'orgoglio come ogni fottutissima volta.

"Piacere.Johanna Halleys,non rivolgermi più la parola se non vuoi finire male" si limitò a dirgli con freddezza lasciando cadere la cicca di sigaretta a terra senza nemmeno spegnerla.

"Ciao" mormorò dirigendosi verso l'edificio davanti a lei.Sospirando infastidita dal suo stesso comportamento da... Stronza.

"Hey arriva la Halleys!" sentì prima di fare il suo ingresso.

**SPAZIOAUTRICE**

SALVEEEE! Lo so che magari il primo fa schifo ma dovevo introdurre la vita della protagonisa in generale.Tornerò presto a secondo di come andrà.Spero in bene ;)

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