"Halleys!" la voce acuta della professoressa parve uno squittio "è una sigaretta quella?"
Lo sguardo inorridito della Mallins fece pensare a Johanna che non ne avrebbe accettata una se gliel'avesse chiesto.
"Già.." si limitò quindi ad annuire la ragazza,aveva tutti gli occhi puntati contro,era così abituata a una cosa simile che nemmeno ci fece caso.
"M-ma..." la professoressa era in piedi,l'espressione scandalizzata e il silenzio più che aspettato portarono Johanna ad alzarsi dalla sedia.
"Oh andiamo!" sbuffò uscendo dall'aula decisa a finire la sua sigaretta in corridoio.In realtà aspettava che la prof uscisse per mandarla in presidenza ma non fù così.
Si vedeva che il fumo lo odiava troppo.
Decise quindi di farsi un giro in attesa del suono della campanella che segnava l'inizio del pranzo.
Non fece che pensare a lei,come sempre.Le frullavano talmente tante cose nella testa dalla mattina alla sera..Che avvolte si sentiva esausta solo a pensarle.
Avrebbe voluto smetterla di uccidersi.Il fumo nemmeno la calmava.
Gettò la cicca in un portarifiuti nel corridoio con un gesto rapido e poi portò la stessa mano in tasca dove si accorse di avere qualcosa di tagliente,l'afferrò,capì subito cos'era.
Johanna sentì l'istinto di usarla per procurarsi altre ferite,o semplicemente stringerlo talmente forte da tagliarsi la mano...
"Ei.Halleys?" sentì di colpo e si voltò per poi trovarsi davanti Lucinda Pierce.
Una ragazza che frequentava praticamente tutti i suoi corsi,compreso quello a cui la ragazza dovrebbe stare assistendo.
"Non mi spaventare mai più così Pierce.E' chiaro?"
Johanna la invidiava,la invidiava da morire... Non per i suoi lunghi capelli biondi e i lineamenti perfetti che lasciavano pensare a una bambola di porcellana,o per i suoi incredibili occhi azzurri.No..
La invidiava perchè Lucy stava simpatica a tutti,lei era la ragazza dolce e gentile che sopportava ogni cosa,ovviamente eccetto lei,che sapeva essere buona ed educata ma anche pazza e divertente..L'amica che tutti vorrebbero avere... L'amica che lei stessa avrebbe sognato di avere.
Si sentiva così a disagio in sua presenza e questo la straziava,ecco perchè per stare meglio tentava di dominare ogni loro dialogo,come con tutti.
"Si..Ehm.. Certo..Il fatto è che la professoressa ti richiede in classe,ha detto che vuole mandarti dal
preside..."
"E la professoressa non ce le ha le palle di venire di persona eh?" Johanna scoppiò in una risata "Beh fammi un piacere Pierce,dì alla prof che ci vediamo a mensa" sbuffò di nuovo e si avviò.
Aspettò nella sala mensa l'inizio della pausa pranzo e pian piano dopo il suono della campanella cominciò a
formarsi la confusione generale,mille ragazzi che prendevano posto,e nemmeno un dannatissimo essere vivente accanto a lei...Ovviamente. Ma probabilmente era meglio così per tutti.
La ragazza sospirò cercando di stappare la bottiglietta di succo davanti a lei.
Sfortunatamente il succo era l'unica bevanda oltre a l'acqua in quella merda di scuola.
"Ei Johanna!" si sentì chiamare da una voce che non le parve nuova,ma che non riuscì a riconoscere.
Si voltò lenta per mostrare indifferenza a chiunque fosse,ma rimase di stucco quando davanti a lei comparì il ricciolino di quella mattina.
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She was called "bitch"-One direction fanfic.
FanfictionJohanna Halleys. Il suo nome,la sua storia.Le sue lacrime e le sue urla soffocate faranno capire che non tutte le stronze sono solo stronze. "Non si nasce cattivi,la vita ti porta a esserlo" -Macklemore.