-Dopo la gita a MIAMI-
Quel giorno Jo stava male. Come tutta la settimana precedente. Come tutto il resto della sua vita. No.... Non poteva continuare così.
Il moro continuava a seguirla ovunque e lei sperava che se ne andasse prima o poi. Lo odiava. Più che mai. Ma lo amava anche. Ed era quello a fare più male.
-Zayn non mi toccare- disse Johanna quando il ragazzo le si precipitò addosso per l'ennesima volta.
-Jo ascoltami. Perfavore- il ragazzo insistette. Le afferrò il polso facendola voltare di scatto. I loro visi erano a pochi centimetri di distanza.
Cazzo,resistere era difficile in quella posizione.
-Zayn... No- disse fermamente. Poi si voltò e continuò la sua camminata per il corridoio.
Era stata forte e si era imposta ma adesso doveva sfogare. Lo doveva fare in qualche modo. Dio Santo. Perchè?Perchè? Ogni volta la felicità doveva essere una sfumatura in mezzo al dolore? Quella gita l'aveva rovinata. Completamente. Si accorse solo dopo pochi minuti di silenzio in quel bagno disastrato... Che stava piangendo. Ancora. Era da tutto il periodo della gita che non usava lamette e a dir la verità ne andava molto fiera. Ma... Ma adesso ne sentiva un bisogno pazzesco.
"È una cosa stupida..." Le disse una voce nella sua mente. Ma non fù abbastanza. Non lo era mai.
Zayn era abbastanza. Per placare ogni dolore... Ma anche lui la aveva ferita. E adesso era sola. La mano di Johanna scese fino alla tasca dei pantaloni dove sentì qualcosa di affilato prima punzecchiarla,poi tagliarla. Chi poteva mai aiutarla adesso?
-Johanna- una voce conosciuta si presentò fuori dalla porta del bagno.
-Lucy... Cosa c'è?- chiese lei cercando di tenere la voce impostata senza risultati e fingendo che non stesse per accadere nulla.
Lucinda entrò. Lo sguardo serio della bionda incrociò prima quello di Johanna e in seguito si posò sulle mani... Sui polsi.
-Perchè mi guardi così?- ora Johanna tratteneva a stento le lacrime.
-Zayn mi ha detto che eri venuta qui... Senti.. So che ti ha ferita ma non è un buon motivo per farlo- spiegò. La castana abbassò lo sguardo a terra. Frustrata.
-Zayn era... Zayn è tutto quello che ho. L'unico che da quando è qui in questa scuola mi ha appoggiato e che nei miei occhi ha distinto la tristezza dove non c'era altro che durezza per il resto della scuola- ora le lacrime scendevano giù in tante. Sulle guancie rosse e calde della ragazza sembravano essere migliaia. Milioni di piccoli pezzi di dolore che si sprigionava dentro di lei adesso. Senza darle scampo. Era umido lì dentro.
-Ci sono io Jo... So che non ci sono dall'inizio. So che sono poco. Ma ci sono. E ci sarò. Per favore... Vuoi dirmi cosa ha fatto Zayn..?- balbettò quasi dicendo quelle parole e Jo si convinse. O quasi. La sua testa non fù d'accordo ma il suo cuore non resisteva oltre a tenere tutto dentro.
-Mi ha tradita...- il tono di Johanna fù tra il malinconico e il disprezzante.
La bionda sbarrò gli occhi. Zayn? Tradire Jo? Ma quando?
Solo la ragazza distrutta e sfinita di fronte ai suoi occhi poteva convincerla delle parole che pronunciava.
-Hei...- la abbracciò Lucinda senza aspettare che quella provasse di nuovo a fare pazzie.
-Ricordi quel giorno che mi dicesti che.... Che tu e Austin eravate entrambi giù nel salone? Quindi Zayn rimase solo?- sussurrò ora al suo orecchio e Lucy sentì parecchi singhiozzi che le uscivano dalla bocca e si frantumavano fra i suoi capelli. Credeva non ci fosse nulla di peggio che voce tremante di qualcuno che ami.
-Si- rispose stringendo l'abbraccio. Con lo sguardo triste.
-Bhe stavo andando da Zayn proprio perchè tu e Austin non eravate in stanza... E... Di fronte alla porta ho sentito degli urletti. Ma... Quel tipo di gemiti che ti fanno salire qualcosa nel petto- Johanna faticò a spiegare e Lucy lo capì. Ma rimase anche scioccata. Quella sera lei... Lei non era giù nel salone. Quella sera era esattamente nella stanza. Ma questo Jo non poteva saperlo. Perchè lei le aveva mentito.
-Porc...- imprecò senza terminare la frase.
-Ero distrutta. Ma... Sono venuta a cercarti,dopo essere corsa in bagno. E tu non c'eri- disse Jo.
-Si bhe... Jo ti devo dire una cosa- era decisa a farlo. Qualunque cosa lei ne avesse pensato. Quell'amicizia era sul filo di un rasoio.
-Quella sera nella stanza c'ero io- disse sciogliendo l'abbraccio per guardarla negli occhi.
-Cosa?- il volto di Johanna prima triste tremò per un momento dalla rabbia.
-Tu.... Con Zayn?- non riusciva a credere alle parole appena pronunciate dalla sua amica. O forse non avrebbe più dovuto chiamarla così?
-Ti spiegherò tutto- disse.
Dall'altra parte della scuola Zayn Malik stava cercando di capire che cosa mai avesse potuto fare per far arrabbiare Jo. Eppure non ci arrivava. Gettò a terra la cicca e sospirò un ultima volta ,guardando fisso la marca che ancora si leggeva su una sigaretta gettata sul terreno scolastico. "Diana".
Cazzo ma cosa diamine era successo quella benedetta notte a Miami? Cosa?
Sbattè un pugno sul muro della scuola.
-Merda- imprecò. Il vento era abbastanza forte e schizzava fra i capelli del moro facendolo irritare solo di più.
-Zayn!- venne chiamato all'attenzione dalla voce della ragazza a cui aveva pensato da tutta una settimana a quella parte.
-Jo..- sussurrò. La ragazza le corse incontro correndo e arrivata ad una breve distanza gli saltò addosso;dando tempo a Zayn di prenderla. Sorrideva. Sorrideva... Ma chi la capiva...
-Come sei bella...- si fece scappare.
Quella rise ancora di più. Non l'aveva mai vista così. Il sorriso stampato in faccia. Il vento tra i capelli. Le sue labbra sempre più irresistibili.
La avvicinò sentendo il suo respiro sul naso. E poi fù lei a baciarlo.
Approfondendo il bacio di più e tenendola stretta all'altezza delle coscie lui la spinse verso il muro.
Perchè ogni volta che temeva di perderla era così spento tutto? Perchè fino a cinque secondi prima il cielo era cupo come mai e adesso era il più soleggiato? Mai visto un sole così bello a Miami.
-Amami Zayn- ansimò quasi la ragazza mollando le labbra del moro per un attimo. Al ragazzo mancò un battito. La ragazza a cui più aveva tenuto le aveva chiesto di amarla.
-Fallo per favore.. Perchè i miei occhi hanno perso senso...- disse ancora lei. Tenendo lo sguardo aggrappato a quello del ragazzo. Con un'aria triste adesso. E lui non poteva non amarla. Lo sapeva giá da un po' ma il coraggio e la speranza le aveva perse quando lei gli aveva urlato contro quelle parole.
"Traditore"
Ancora le sentiva nella mente.
Ma adesso lei era lì. Ed era più bella che mai.
-È strano... In quegli occhi io ci ho trovato la mia ragione di vita- rispose lui.
Johanna sorrise sentendo delle goccie bagnarle la testa. Stava per piovere. Ma non le importava. Non ora.
-Ti amo Zayn...- allargò il sorriso.
-Anche io ti amo- disse lui avvicinando le sue labbra a quelle della castana.
-Perdonami se non ti ho creduto- soffiò lei sulle sue labbra calde. Le desiderava addosso. Non solo sulle sue. Ovunque. Ma adesso non poteva.
-Perdonata- Zayn la baciò di nuovo. E lei si accorse che era la prima volta che lo desiderava cosí.
Le goccie si fecero più frequenti e pesanti. Ma le labbra dei sue non si lasciavano. E ardevano insieme.
-Piove- disse poi Jo.
-E lascia che piova- mormorò Zayn incollandosi a lei di nuovo.#SPAZIOAUTRICE
cosa sará successo a Miami?? per saperlo leggete l'altra fanfiction. Posterò i capitoli che sveleranno il mistero. Huhu. Ciao belle.
STAI LEGGENDO
She was called "bitch"-One direction fanfic.
Fiksi PenggemarJohanna Halleys. Il suo nome,la sua storia.Le sue lacrime e le sue urla soffocate faranno capire che non tutte le stronze sono solo stronze. "Non si nasce cattivi,la vita ti porta a esserlo" -Macklemore.