I'll be here,swettie

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Stava distruggendo sè stessa da dentro.....Era come qualcosa di grande sul suo cuore che spingeva e lei sentiva che non se ne sarebbe andato finché non si sarebbe arresa.Questa era la sua vita.

Era segnata,non poteva mantenere tutto ancora per molto tempo...Aveva bisogno di parlare di quelle paure che nessuno conosceva...Si,perchè lei aveva paura....

Era tutto sbagliato,e quando qualcosa andava bene,qualcos'altro lo buttava giù in un secondo.E il sorriso sul suo volto era così duro da mantenere...Ma doveva....Era finita dentro di sè,non rimaneva altro che briciole di pessimi ricordi e il sapore amaro di una sigaretta.

Avvolte l'illusione di qualcosa di bello nella sua vita la catturava... Ma... Lo sapeva... Era solo un illusione.E faceva male saperlo e continuare a sbatterci contro.Aveva bisogno di essere salvata. Perchè era sola.

E aveva pianto... Di nuovo... Di fronte al sangue che aveva il suo stesso sapore aspro...

E una sola frase si ripeteva nella sua mente.... "Non sono nulla".

Il telefono vicino a lei squillava,dapprima non ci fece caso,poi gli diede una rapida occhiata e scorse un nome lampeggiare sullo schermo coperto di spruzzi rossi.

"Louis"

Lou... Perchè lui la chiamava? Cosa voleva? Che sapesse tutto di ciò che era appena venuta a sapere?

Distolse lo sguardo vuoto dal cellulare per poi far lentamente scorrere l'acqua nel rubinetto.

-Fanculo- disse.

Era la terza volta che provava a pulire il lavandino ma dopo poco il volto sorridente di Zayn le tornava nella mente,e lei lo vedeva dinanzi a sè,come se le stesse mentendo.E ricominciava.

Ma questa volta Louis la aveva distratta,così uscì dal bagno e senza nemmeno mettere la giacca attraversò l'uscio.

Qualcosa dentro di lei aveva bisogno di uscire,doveva urlare.Ma non lo fece.

Passeggiò per un po' e Lou la chiamò altre 8 volte,ma non rispose.

Di conseguenza lui attaccò con messaggi a raffica.

"Jo,come stai?" "dove sei?"

Fù assente del tutto per l'intera giornata,per Louis e per tutti.

-Halleys perchè non rispondevi ai messaggi ieri?- il castano le si avvicinò sorridente come lei non avrebbe mai voluto.Il vento soffiava e i capelli nascosti quasi in un cappuccio svolazzarono poco,la libertà per loro e per lei era durata poco...

-Che hai?- chiese il ragazzo,quasi come accortosi di lacrime invisibili.Le si avvicinò arrivando fin troppo vicino,e lei lanciò un'occhiata al moro lontano che ancora non si era accorto di lei.Abbassò subito lo sguardo,non lo voleva vedere.

-Perchè!? Non sto mica piangendo no?- sbottò irritata al ragazzo lì accanto.Lì fuori scuola c'era il caos e lei non ce la faceva più a starci,sentiva di stare per scoppiare.

-Non i tuoi occhi- rispose lui incastonando le iridi azzurre per pochi attimi nelle sue castane.Ma lo sguardo della ragazza si abbassò,assieme al capo.

Sentì come l'istinto irrefrenabile di fiondarsi fra le sue braccia e piangere...

Ovviamente,tenendo conto della sua reputazione non voleva che accadesse.

Lo superò a testa bassa e si avviò via veloce.

Gli occhi le pizzicavano,si passò una mano sulle ciglia fingendo che le stava colando in mascara quando invece raccolse una piccola lacrima dal volto.

She was called "bitch"-One direction fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora