Dio mio quanto sono sfigata. Lavorerò per i prossimi dieci mesi con tre persone più gelide del ghiaccio e dovrò essere il loro caposquadra! Ma sai cos'è che non ti ho detto?! Era solo una copertura.
Difatti non appena pronuncio il mio ciao perfettamente immerso nel mio conflitto interiore il ragazzo alto come una montagna, Simon, mi prende in braccio e mi porta fuori dalla stanza sceneggiatura, seguito da tutti gli altri.
Ma questi sono pazzi, sono tutti messi male.
Mi lascio trasportare da Simon fin dentro una sala tutta addobbata per una festa in mio onore.
Aaaaah, ecco perché Robert si era messo davanti a me, ecco perché all'inizio quei tre sembravano dei pezzi di ghiaccio: tutto per prendere tempo in modo tale da organizzare la sala e la festa.
Vedo uno striscione con scritto Benvenuta a casa in italiano. Così si fanno le feste a sorpresa cazzo, così.
Simon mi mette a terra e tutti e sei ci fiondiamo sui popcorn e sulle bibite, iniziando a vagare per la sala vuota se non per la presenza dei tavoli pieni di minacce per il colesterolo.
Io? Pff, io sono felice di essere entrata nel mio sogno.
-Allora ragazzi, patti chiari amicizia lunga: si lavora insieme o non lavora nessuno.
Il mio primo discorso, ah, che emozione. Io ho fatto parte di squadre di sceneggiatori e non sono mai stata il capo, sempre sottomessa. Ho avuto pochi leader che sapevano cosa significasse la parola lavoro di squadra, quindi non posso commettere lo stesso errore.
Dopotutto ho rifiutato un sacco di film con delle persone pessime al loro interno, per questo mi hanno scelto oltre alle mie storie.
È un po' come il calcio: ci sono i giocatori e gli osservatori, quello che ti valutano e ti tracciano la strada.
Robert, Richard, Simon, Mary e Susan mi fissano già contenti della loro scelta.
Io mi ripeto che sopravvalutarmi per ciò che vedono non è un bel metodo.
-Nessuno di noi sa chi sia veramente l'altro e forse non lo sapremo mai, ma dobbiamo lavorare su ciò che vediamo. Voi mi sopravvalutate per il mio piccolo talento da sceneggiatrice e io vi sopravvaluto perché vedo ciò che voi volete farmi vedere. Lavoriamo insieme senza mai dubitare degli altri in base al loro comportamento. Mettiamo caso che un giorno io entri qua subito incazzata con il mondo, e vi avverto che succederà. Voi lo vedete che sono nella mia fase no, quindi non assillatemi. Lavoro lo stesso. Il riassunto del mio discorso è: quando entrate lasciate i vostri problemi fuori dalla porta perché tanto rimangono lì ad aspettarvi.
Continuo con le solite frasi di rito e loro applaudono e mi abbracciano tutti insieme, soffocandomi.Il giorno dopo, mentre sono immersa nelle lenzuola del mio letto, un profumo che conosco da ieri mi stuzzica i sensi.
Subito faccio due più due.
No dai, non è possibile.
Mi tiro a sedere di scatto e spalanco i miei occhi grigi, vedendone due grandi e marroni che mi fissano con una luce dentro.
-Buongiorno Robert, vedo che per te la privacy è un optional.
Pure in casa me lo ritrovo, che stalker di talento è questo qua. Lui mi sorride come un bambino che sa di ricevere un regalino, la sua gioia è incontenibile.
Solo ora noto che indossa la maglietta con su scritto Mates in blu, il colore di Vegas. Le indossa davvero allora, non vedo l'ora di vedere una sua foto vestito così si Vanity Fair con il commento del suo look.
Le sue collane strane non mancano mai.
-Muoviti che oggi devi andare ad Hollywood con me!
Cos? Ma come si fa a dire di no alla gioia in persona?! Oggi è tutto un fremito sto ragazzo.
-I tuoi amici hanno acconsentito a farti accompagnare da me.
Mi stropiccio gli occhi.
-Si, scommetto che un autografo sulle loro magliette sia bastato per convincerli.
Lui sbuffa e mi afferra sotto le ascelle, come si fa per prendere un bimbo in braccio, mettendo un braccio sotto le gambe e uno sulla schiena per sorreggermi. Io intanto per paura di perdere l'equilibrio visto che non sono una piuma mi aggrappo al suo collo, come un koala.
Vediamo il lato positivo: mi sono svegliata con davanti l'uomo più bello del mondo, non è da tutti i giorni.
Intanto una piccola parte di me si sente a disagio.
Mi trascina verso i miei vestiti e io intanto perdo battiti su battiti sentendo i suoi addominali a contatto con la mia panza. Esce dalla stanza, mollandomi davanti ad un appendino che sorregge una maglietta con su scritto I'm with the actor, con tanto di freccina che indica. Vogliamo fare gli stilosi? Allora famolo.
Mi vesto velocemente e non appena esco noto subito il tipo con gli occhiali blu che indossa una maglietta uguale alla mia con scritto I'm with the screenwriter.
Oooh, che caruccio il nostro Robertuccio.
Vogliamo fare coppia fissa adesso? Ha idea delle ship che partiranno e delle sprangate nelle gengive che mi darà Susan non appena vedrà quelle magliette?!
-Allora? Mi merito o no un bacio?
Normalmente lo strangolerei, però i suoi occhioni cuccioloni e il suo sorriso mi costringono a mettermi sulle punte e stampargli un sonoro bacio sulla guancia.
Che ruffiano.
Lui avvicina le mani al mio viso, che ritraggo istintivamente.
-Tranquilla Serena, rilassati.
Mi sussurra dolcemente, le sue mani che mi scompigliano i capelli rossi. Devo smetterla di avere questa autodifesa verso la gente, persone come lui potrebbero offendersi.
Mi fa specchiare sullo specchio del salotto del mio hotel e vedo che mi ha fatto una riga a lato per crearmi un ciuffo rosso. Bello dai, poteva fare il parrucchiere.
-Così sei più bella, carotina.
Eh no, carotina lo dici al tuo gatto non a me. Alzo lo sguardo e lui mi sorride beffardo, quanto lo odio quando fa così? E dire che quando usava la sua ironia sulla gente mi faceva ridere.
Mi afferra una mano e con un gesto fulmineo si cambia gli occhiali da vista con un paio da sole.
-Finalmente.
Dico, intanto noi siamo già usciti dal mio hotel e ci stiamo dirigendo verso...due bici? Serio?!
-Già, finalmente puoi vedere uno dei miei tanti occhiali da sole.
-Oh ma come siamo bravi, Holmes.
Lui si gratta la nuca con quelle sue bellissime rughe sulla fronte, vantandosi della sua bravura. Intanto io rimango a fissare la mia mountain bike col telaio rosa shock in fibra di carbonio probabilmente, con delle ruote da gran premio.
Beh dai, almeno è abbinata alla mia maglietta.
Quella di Robert è uguale solo di colore blu, esattamente come la sua maglietta.
-Sei bravo a progettare le cose.
-È uno dei miei numerosi talenti.
Resta il fatto che dovrò girare tutta Hollywood in bicicletta! Un po' di sport non fa mai male.
Lui prima di montare in sella si avvicina a me e mi da un bacio sulla guancia, facendomi arrossire.
-Preparati a mangiare la polvere, carotina.*lo sentite il profumo di gara di bici clandestina? Dai che poi dal prossimo capitolo in poi inizia il lavoro del film e i primi problemi. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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Game Of Hearts
RomanceUna star di Hollywood vuole creare una squadra di sceneggiatori per il suo prossimo film. L'invito arriva a Serena Cigno, una donna che vuole raggiungere il suo obbiettivo di diventare una grande sceneggiatrice. Serena salpa a bordo di un aereo con...