È mattina e sto mangiando un paninazzo da Subway, giusto per vedere se l'intestino è resistente come dicono.
Io mi chiedo come le persone in questo paese possano anche solo pensare che appena ti svegli con lo stomaco completamente vuoto tu puoi fiondarti su un panino salato e gigante.
Cereali tutta la vita.
Però devo dire che Subway è un buon ristorante, è abbastanza salutare per gli standard americani.
Ma, ovviamente, non sono l'unica stronza seduta al tavolo, sono con i miei amici Mates che stanno facendo casino con la loro mania della water bottle flip challenge, una roba che va di moda su internet.
Hanno già rischiato di spaccarmi il piatto, adesso o li ammazzo o butto nel cesso la cazzo di bottiglia.
-Provaci Sere!
Stefanino mi porge la bottiglia maledetta e io, da brava bambina, la afferro per il tappo e con un movimento di polso che neanche a tennis le faccio fare una giravolta in aria per farla cadere in piedi.
Partono le peggio esultazioni, io tiro perfino un piccolo pezzo di formaggio in faccia a Surry che non c'era riuscito.
Non appena usciamo dal ristorante a suon di pedate mi accompagnano verso la macchinona bianca che ci porterà all'hotel.
Il tragitto è breve, ridiamo, urliamo, ah ah, cose già viste.
È il resto della giornata che mi importa: il lavoro.
Non appena entro nella mia camera afferro il MacBook che avevo shippato dal mio ufficio per lavorare ad una trama cartacea tutta la notte (non parliamo delle mie occhiaie), alcune magliette di ricambio perché con uno come Robert Downey Jr in giro a piede libero non si sa mai, il cellulare e le chiavi della nostra stanza.
I miei amici vanno agli Universal Studios oggi, tra tre giorni dovranno tornare in Italia mentre io ci tornerò, forse, tra dieci lunghissimi mesi di registrazione del film.
Già pregusto quel senso di solitudine che attanaglierà il mio povero stomaco.
Sola in hotel, sola in un mondo che non conosco, circondata da persone che parlano un'altra lingua che conosco molto bene, ma comunque qualche parola in italiano mi sfugge e soprattutto dove troverò dei compagni di mangiate con cui sclerare?!
Mi aggiusto la maglietta della Marvel, la collana con lo scudo di Cap e si dai, un po' di trucco ci sta.
Oggi il Sole splende più di un diamante, quindi mi dispiace maschi ma dovrete subirvi la vista del mio culetto coperto solo da un paio di jeans corti, condoglianze.
Occhiali da sole consigliati via messaggio da colui che gli occhiali da sole li usa per dormire e sono pronta per uscire.
Sono pronta per andare in guerra; Vegas mi accompagna alla macchina e subito dopo sguazziamo tra le strade di Los Angeles per arrivare alla sacro santa Team Downey.
Parcheggio tattico all'italiana, saluto militare al mio amico e sono pronta per entrare nella hall.
-Buongiorno ragazzi!
Oh la, oggi sono felice perché per una volta i problemi hanno deciso di andare a prendersi un caffè.
Salgo fino alla stanza sceneggiatura e non mi stupisco affatto quando vedo un dipendete scappare come se non ci fosse un domani da Robert che agita una bottiglia d'acqua ghiacciata in mano per uno dei suoi stupidi scherzi.
Purtroppo non appena io inizio a dirmi che sono invisibile lui si ferma a metà strada, si gira e mi sorride più sadico di un diavolo.
Oh cazzo.
-Provaci e ti ammazzo.
Pussa via per l'amor del cielo!
Non appena muove il primo passo verso di me io inizio a correre come Usain Bolt con la diarrea.
-Cazzo, cazzo, cazzo!
Fa paura quando scatta da zero a cento in due secondi come le sue macchine.
Corri ragazza laggiù che la porta ti aspetta, l'unica salvezza della vita. Oh ma sai quando corri e non ti guardi indietro per paura di vedere il tuo inseguitore ad un centimetro dalla faccia?! Porca boia se ciò l'ansia che stia per rovesciarmi addosso la bottiglia in questo momento.
Se mi giro giuro che gli entro in scivolata e gli spezzo una tibia.
Fortuna vuole che il mio cervello mi fa spostare non appena sento il suo fiato sul collo e prontamente gli faccio uno sgambetto, vedendolo cadere a carponi come un sacco di patate.
Si sarà rotto il naso? Cazzi suoi.
-Ah! Adesso chi è che ride, stronzo?
Non appena accesa a rialzarsi io afferro la bottiglia, la apro e verso il contenuto sui suoi bei capelli sbarazzini.
Se si alza è la fine per me.
Corro verso la stanza di sceneggiatura e chiudo la porta a chiave, respirando affannosamente mentre guardo i miei colleghi che mi fissano divertiti.
Dio mio i colpi alla porta che sento, non uscirò più da questa stanza finché non danno un sedativo a Robert perché dopo quello che gli ho fatto non credo di uscire dalla casa di produzione tutta linda e asciutta.
Ma, d'altronde, un vero team inizia sempre con il piede sbagliato e io, in questo momento, non penso esista al mondo una squadra così bella come la Team Downey.*okay, capitolo tanto per farvi divertire, ma dal prossimo si inizia a lavorare e si inizia con il vero succo della storia. Io mi sono addormentata alle tre del pomeriggio e mi sono svegliata alle sei e mezza, pensando che fosse già mercoledì. Mai più. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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Game Of Hearts
RomanceUna star di Hollywood vuole creare una squadra di sceneggiatori per il suo prossimo film. L'invito arriva a Serena Cigno, una donna che vuole raggiungere il suo obbiettivo di diventare una grande sceneggiatrice. Serena salpa a bordo di un aereo con...