PROLOGO

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La vita per me fu sempre un continuo mistero.
Non davo niente per scontato e con il passare degli anni la mia idea si affievolii sempre di più.
Atti strani avvenivano senza alcun motivo,strane scomparse, ma nessuno sembrava voler reagire,preferivano vivere nelle loro paure sperando che i prossimi obbiettivi non fossero stati loro.

Era la solita sera,niente di diverso,infondo cosa ci si poteva aspettare in una cittadina come Portland?
Mi ero trattenuta al ballo scolastico più del previsto e non riuscendo a trovare un taxi decisi di tornare a casa a piedi,tanto distava solo qualche isolato.
Ripensai alla mia famiglia,alle persone che avrei dovuto lasciare quando sarei andata a studiare medicina e mi rattristai.
Troppi cambiamenti.

Improvvisamente sentii un rumore,mi voltai cercando di capire da dove provenisse quel rumore,ma non vidi niente.
Poi di nuovo lo stesso rumore,solo più forte,come se qualunque cosa fosse si stesse avvicinando sempre di più.La paura si impossessò dei miei arti e non riuscii a muovermi,rimasi lì in attesa per capire cosa fare.

Chiusi gli occhi cercando di ricompormi e quando li riamprii feci un salto all'indietro,un ragazzo mi osservava.
Aveva un aspetto piuttosto bizzarro,chi cammina in pieno inverno a maniche corte,non indossava nemmeno le scarpe,ma il particolare che mi colpii più di tutto furono i suoi occhi.

Erano di un rosso intenso,non potevano essere veri,lui non poteva essere vero.
"Chi sei"chiesi facendo un passo indietro
"Sono la tua rovina"
Non riuscii nemmeno a vedere il suo movimento che mi fu subito addosso.

Caddi a terra,il collo bruciava sempre di più,cercai di avvicinare la mano ma non ci riuscii,la testa mi scoppiava.
Sentivo il mio corpo combattere contro qualcosa di oscuro,invisibile
Che stava succedendo?
Perché proprio a me?
Ma non riuscii nemmeno a rispondere perché il dolore fu così forte che mi trascinò con lui in un baratro senza ritorno.

Like a several soulsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora