prologo

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"UN'ALTRA POSSIBILITÀ, PER FAVORE! TI STO PREGANDO!" Il Signor. Park supplicò il più giovane dall'altra parte del tavolo. I suoi occhi erano pieni di lacrime e disperazione.

"E cos'altro potresti darmi? Non hai niente." L'uomo sorrise. "Hai perso la tua proprietà, i tuoi soldi, i tuoi beni, tutto."

"Cos'altro vuoi darmi?" Rise.

Il Signor. Park restò lì a bocca aperta. Aveva ragione. Non aveva nient'altro da giocare.. Aveva perso tutto così velocemente.
"Quindi?" Chiese l'uomo ghignando, "Cosa mi darai questa volta, Signor. Park?"

Restò in silenzio.. Anzi, aveva perso tutto, tranne una cosa.

Sospirò, lo sto facendo davvero?? Pensò.

"Non ho tutta la notte, vecchio." Disse l'uomo facendo per alzarsi.

Non ho scelta!

Il Signor. Park sbattè le mani sulla superficie del tavolo, "ASPETTA!" Urlò. L'uomo gemette e si sedette, prendendo un sorso del suo drink.

"....Ti... Ti piacciono i ragazzi, vero?..." Deglutì.

L'uomo sputò quasi il suo drink. Guardò il Signor. Park con disgusto.

"Sì." Rispose, "Ma per favore... So che sei disperato ma non fino a questo punto!"

"No!" Urlò, "Non me!" Aggiunse. Ci pensò per qualche secondo.. "Io..." Non finì la frase.

"Tu cosa? Sputa il rospo!" Urlò impaziente.

"I-Io... Userò..." Abbassò la testa.. "Mio figlio." Mormorò.

"Oh?" Ridacchiò, "Tuo figlio, eh? Sei sicuro?" Lo derise mentre ridacchiava. "E cosa dovrei farmene di quella peste di tuo figlio?"

"Puoi farci tutto quello che vuoi! È tutto tuo!" Sentì il senso di colpa aumentare con quelle parole. "Se vinci!"

"Hm.. Non lo so..." Sorrise.

"Accetti mio figlio o no?!" Disse il Signor. Park con tono più duro del dovuto.

L'uomo ridacchiò. "Regola il tuo tono prima che faccia qualcosa a tuo figlio." Lo minacciò.

Il Signor. Park annuì mentre sentiva la pelle d'oca dal tessuto delle maniche, "Va bene.. Quindi, se vinco questa volta.. Mi piacerebbe r-riavere tutto, per favore." Balbettò, "Patto?"

L'uomo sorrise semplicemente. "Patto." E senza esitazione iniziò a mischiare le carte.

Il Signor. Park guardò le carte che stava mischiando. Pregò il signore per della fortuna.
Stava quasi per perdere suo figlio e tutto ciò che possedeva, e aveva una possibilità di tenersi i suoi beni e il suo unico figlio.
Si sentì stupido ad usare suo figlio per giocare, ma non aveva scelta.

Passò un'ora mentre giocavano.

Il Signor. Park si sentiva pieno di speranza mentre poggiava le sue carte.
Rossa A, 2,3,4,5
"Straight diamonds!" Disse.
Pregò per la sua vita mentre l'uomo mostrava le sue carte.

L'uomo sorrise solamente. Poggiò le carte sul tavolo mostrando un Nera A, regina, re, 10 e un joker. Dichiarandosi come vincitore.

La folla sospirò e il Signor. Park sgranò gli occhi.. "N-No!" Borbottò. "Ho... Perso?!" Guardò le carte e l'uomo. "NO!" Restò senza fiato mentre l'uomo si alzava e si piegava in avanti.

"Tuo figlio è mio."


•••
ringrazio l'autrice per avermi lasciato tradurre questa storia ♡
la storia non verrà editata fino alla fine, io scrivo e pubblico. se ci sono errori sapete il perché.

taken by the beast + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora