Mossi lievemente la gamba per cercare di stenderla, trasalii per il dolore quando la sollevai. Rinunciai e la lasciai lì. "Dannazione... Non posso farlo da solo..." Sospirai e abbassai la testa. Fissai il zuppa mentre piccole formiche cominciarono a strisciare vicino alla ciotola.
Gemetti guardando le formiche raggrupparsi lentamente intorno alla ciotola. "È mia." Misi il broncio.
Poggiai la testa sul muro dietro di me.. qualcuno, per favore, mi faccia uscire da qui.
"Mi chiedo cosa stia facendo mio padre," Sospirai, "Tsk... Perché ti preoccupi di tuo padre in una situazione come questa Jimin." Gemetti.
"È il motivo per cui sei qui. Comunque." Abbassai la testa, "Ma... Non è stata colpa sua..."
"È stato quell'uomo." Strinsi i denti.
"Fantastico..." Lasciai la testa sul muro freddo dietro di me, "Adesso sto parlando da solo." Alzai gli occhi al cielo.
• • • • • • •
Qualche minuto dopo sentii dei passi fuori la porta. Indietreggiai mentre la paura cresceva.
Merda... È tornato.
La porta scricchiolò appena si aprì. Abbassai velocemente la testa e tenni fermo il mio corpo. Mi aspettavo un altro calcio o colpo, ma no. Invece sentii il rumore delle catene e i polsi liberi.
E con questo, le mie braccia caddero mollemente. Le mie mani erano libere e stanche. Mi strofinai i polsi rossi e sentii i marchi delle catene.
Il giovane si chinò togliendosi gli occhiali da sole. La sua faccia era piena di preoccupazione e pietà.
Con mia sorpresa, non era l'uomo di prima. Ad essere sinceri, sembrava molto più giovane di me. Era un uomo alto, ben fatto, vestito con un un abito nero e con degli occhiali da sole sopra la testa. Era bello, alto, aveva i capelli neri che gli coprivano la fronte fino alle sopracciglia, e piccole e carine labbra rosa.
"Sei sveglio!" Disse stupito, "Non preoccuparti!! Non ti farò del male!" Spostò la ciotola piena di zuppa e formiche, "Stai bene? Cosa ti ha fatto? Oh mio Dio, hai un livido sulla guancia! Fa ancora male?" Annuii solamente mentre lui mi aiutava ad alzarmi. Le gambe mi facevano male ed erano intorpidite. Ero debolmente in piedi, lui mi aiutava a mantenere l'equilibrio.
Tirò fuori un sandwich e me lo porse, "Ecco! Devi essere affamato!" Disse preoccupato, alzai un sopracciglio prima di prendere il sandwich con esitazione e scartare la plastica. "G-Grazie.." Riuscii a dire. Mise una bottiglia di succo d'arancia freddo accanto a me, si grattò la testa imbarazzato. "Er... Mi dispiace tanto, questo è tutto ciò che posso darti per adesso," Si inchinò. "Farò del mio meglio per portarti di più la prossima volta."
"Va bene... Sono davvero grato per questo. Grazie mille." Feci un debole sorriso e iniziai a mangiare.
Lui annuì prima di fare un sorriso carino simile a quello di un coniglio. Poi si avvicinò alla porta e spiò fuori. "Non posso stare per tanto... Devo tornare al mio posto prima che il Signor. Min mi veda... Sai com'è..." Ridacchiò leggermente. Annuii e bevvi il mio succo. Finalmente, qualcosa da bere...
Non ero mai stato così felice di bere del succo d'arancia, anche se non mi piaceva molto. La mia sete era finalmente soddisfatta. Misi la bottiglia fredda sulla mia guancia ferita per alleggerire il dolore.
"Aspetto fino a quando finisci di mangiare." Disse facendo la guardia alla porta. Mi accigliai, poteva essere in grossi guai solo per avermi dato qualcosa da mangiare, o forse peggio. Mangiai più velocemente, non volevo che lo beccassero, chissà cosa gli avrebbero fatto.
Dopo un minuto o due finii il mio sandwich e deglutii la bibita. Ero ancora affamato, lo ammetto. Ma non c'era davvero motivo di lamentarsi in quel momento. Ero semplicemente felice di aver avuto del cibo.
"H-Ho finito..." Tossii schiacciando il coperchio di plastica del panino e chiudendo la bottiglia. Lui annuì e prese la plastica e la bottiglia dalle mie mani. Prese lentamente i miei polsi e li legò di nuovo con le catene. Me ne stavo stancando. "Scusa..." Mormorò chiudendo le catene.
"Verrò presto. Prometto." Disse dolcemente accarezzandomi la guancia ferita. "E quando tornerò, cureremo questo livido." Disse, annuii in risposta. Un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra, si alzò e cominciò a camminare fuori dalla porta.
"A-Aspetta!" Chiamai, lui si girò subito. "Cosa c'è?" Chiese.
Guardai in basso, sentendo le mie guance riscaldarsi... Beh.. Dovevo almeno chiedere il suo nome.
"P-Posso chiedere il tuo nome?"
"Il mio nome?" Sorrise, tenendo la maniglia della porta. "È Jungkook." E con questo, chiuse gentilmente la porta. Sorrisi per il nuovo amico che mi ero fatto.
Sorrisi anche al pensiero che lui sarebbe tornato.
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taken by the beast + yoonmin
Fanfiction[ COMPLETE ] __ "Tuo figlio è mio." __ ( TRANSLATION | © taehyungs_potato )