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Era già passata una settimana da quando mi ero svegliato in quella maledetta cella. Quel ragazzo dai capelli color menta, (chiamato Signor Min da tutti.) veniva sempre una volta al giorno solo per darmi i suoi avanzi, che erano del tutto inutili dato che ancora non staccava le catene.

Una cosa che avevo imparato, è che lui era una persona molto impaziente, mi colpiva ogni volta che non rispondevo velocemente alle sue domande, o mi buttava gli avanzi addosso. Indossava enormi anelli che lasciavano i segni ogni volta che mi colpiva il viso.

Passata una settimana avevo sempre più lividi e tagli sul viso, e anche sulle mie doloranti braccia e gambe, se ne andava sempre sbattendo la porta. Il che era una cosa fottutamente maleducata.

Con Jungkook tuttavia, eravamo diventati molto vicini. Era davvero divertente parlare con lui, e veniva sempre con del cibo seguito da una bibita. Veniva a controllarmi ogni volta che era in pausa o aveva il giorno libero. Diamine, sarei morto se non fosse stato per lui.

Era l'unica compagnia decente che avevo, che curava i miei tagli e lividi. Lui era bello, premuroso, dolce, non aveva mai fatto marcia indietro su una promessa, altruista, (si era quasi fatto catturare solo per farmo visita!) E forse... Un po' carino a volte.

Lui, naturalmente, lavorava per quella piccola bestia dai capelli color menta. Venne assunto come guardia di qualcuno o qualcosa. Ma tutto ciò che faceva era stare in alcuni posti per tutto il giorno. O stare in un campo d'erba, o alla porta principale.. Era una cosa davvero noiosa e veniva strettamente monitorato. Era un peso, ne era sicuro, ma doveva molto a quel ragazzo. Pagava bene Jungkook, che spendeva quei soldi per la sua famiglia, per il cibo e le bollette. Quindi.. Era davvero un bravo ragazzo.

• • • • • • • •

Ero davvero all'oscuro del tempo che passava, dato che rimanevo dentro la cella.. Era buio e la camera era poco illuminata. Non c'erano finestre e l'unica cosa che riuscivo a vedere era un tavolo, un paio di catene ai lati e una piccola lampadina.

Per una volta mi mancava la luce del sole. O l'essere in grado di muovermi senza catene.

Il mio corpo iniziò a fare male di nuovo e volevo cambiare posizione, ma non potevo. Mi sentivo troppo debole. Era così freddo, e isolato... Per non parlare che c'era un silenzio da far invidia ai morti.

Volevo davvero che Jungkook tornasse al più presto. Desideravo della compagnia e qualcuno con cui poter parlare.

Abbassai la testa e aspettai per quelle che sembrarono ore. Più tardi sentii dei passi leggeri fare eco per i corridoi e farsi sempre più forti, sentii un cigolio alla porta.

Alzai la testa emozionato, con un enorme sorriso sul viso aspettandomi Jungkook che mi salutava o coccolava con tutti gli snack e bibite che portava.

Ma il mio sorriso scomparve quando non vidi né Jungkook, né il Signor Min, ma un altro uomo con i capelli castano chiaro. Aveva uno sguardo vuoto sul volto e gli occhiali da sole sulla testa. Sembrava un altro giovane attraente. Lo guardai confuso, ma lui si guardò intorno e mise il dito sull'auricolare che indossava. "Base per V. Ripeto, base per V." Borbottò.

Un piccolo suono uscì dal suo auricolare, la persona stava urlando contro di lui. Non posso dirlo per certo, ma l'uomo che parlava sembrava davvero infastidito.

Se lo tolse per un momento mentre uscivano rumori, aspettò che la voce si abbassasse. Dopo che si fermò lo rimise. "Ricevuto." Chiuse l'auricolare.

Si aggiustò la giacca e strinse la cravatta con delle espressioni sul volto come se fosse in qualche film d'azione, l'uomo si avvicinò a me. Si chinò su un ginocchio, posò un braccio su di esso e si tolse gli occhiali. Si leccò le labbra secche e aprì la bocca. "Mi scusi, il Signor. Min, vorrebbe vederla." La sua voce era incredibilmente profonda. Beh.. Non così profonda, ma sorprendente per un uomo come lui. Lo fissai per un paio di secondi... Non sapevo se definirlo strano o figo.

Posò l'altro ginocchio, "ALLORA, COM'È STATA LA MIA ENTRATA?? ERA BUONA? SEMBRAVO FIGO? Avevo qualcosa sulla testa quando sono entrato? Ero apposto?" Chiese improvvisamente dal nulla.

Lo guardai confuso. "Uhm no... La tua entrata era bella...?" Sudai. Si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo e fece un sorriso rettangolare. "Bene. Ci ho lavorato per un mese," Si alzò e iniziò a togliermi le catene. Mi afferrò entrambe le mani e mi aiutò ad alzarmi, un piagniucolio mi sfuggì dalle labbra ed entrambi sentimmo un piccolo crack provenire dalle mie gambe quando finalmente fui in piedi per la prima volta in giorni.

"O-Oops."

"È okay."

"Grazie..." Dissi strofinandomi di nuovo i polsi. "Di niente." Sorrise.

Eh... Sembrava un ragazzo carino.
Mi aiutò ad uscire dalla porta. Ero grato di star finalmente uscendo da quella terribile cella. I miei piedi nudi toccarono le pietra fredda del pavimento, salimmo su per le scale e aprimmo la seconda porta. Chiusi gli occhi e presi un respiro profondo. Mi era mancato l'odore di erba fresca e sporcizia, il sole che riscaldava il mio corpo, il suono degli alberi che ondeggiavano a causa del vento.

Aprii gli occhi e li feci adattare alla luce del sole. "Sono fuori... Sono finalmente fuori." Dissi con gioia. "Mi è mancato..." Sospirai e un'altra lacrima sfuggì dai miei occhi scivolando sulla mia guancia. La asciugai velocemente e sorrisi ampiamente. L'uomo mi guardò e sorrise.

"Accidenti, quanto tempo sei stato veramente lì dentro? È passata solo una settimana." Ridacchiò.

Feci una risatina e presi un altro respiro profondo. "Una settimana?" Chiesi, e lui annuì. Sorrisi e sospirai, guardandomi intorno.

"Sembra come se fosse passata un'eternità."

taken by the beast + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora