"Sai almeno come fare un fottuto caffè?!"
"CHE DIAVOLO HAI FATTO?!"
"Giuro che se vuoi dimostrare di essere un sacco di merda, ci stai riuscendo."
"COSA NON CAPISCI?!"
"Sei letteralmente peggio di ciò che potresti essere."
"Cosa mi ha fatto pensare che farti fare da servo mi avrebbe aiutato?"
Jimin uscì dall'ufficio di Yoongi per andare a prendere il suo pranzo che aveva chiesto prima in cucina -l'avrebbe mangiato nel suo ufficio. Jimin chiese ad un paio di cameriere dov'era la cucina, e una volta che ebbe imparato la strada, il sorriso che gli mostrò, si trasformò in una smorfia infastidita. Frullò nella sua mente quanto terribile e fastidioso era stato prima Yoongi.
"Sbagliato, sbagliato, sbagliato, fai tutto sbagliato! Beh, fottiti!" Mormorò alzando gli occhi al cielo.
"Come potevo sapere che ti piaceva il caffè con il latte."
"Come potevo sapere che hai pensato che quelle stupide lettere erano da parte di tua madre -e mi hai chiesto di distruggerle- erano in realtà da parte di un importante compagnia con cui dovevi fare un accordo."
"Come potevo sapere che il dipinto era ancora bagnato."
"Come potevo sapere tutte queste cose se tu non me le hai dette. Come potevi aspettarti così tanto." Mormorò, stringendo i pugni, "Non c'è da stupirsi che Jungkook voglia darti un calcio."
Aprì la doppia porta rivelando la grande sala da pranzo con una porta che conduceva alla cucina. La prima cosa che notò era l'enorme lampadario che regnava in alto su un bel vaso di fiori, posto al centro di un lungo tavolo da pranzo con un solo posto sul lato destro.
Qua e là c'erano alcune statue e dell'argenteria messa a quadro insieme a dei dipinti. C'era una finestra sul lato sinistro del tavolo con una bella vista, ma questa volta, mostrava la scintillante piscina della villa.
Camminò lentamente guardandosi intorno, l'odore della carne in cottura che veniva dalla porta leggermente aperta della cucina catturò la sua attenzione. Questo fece brontolare il suo stomaco e la saliva gli aumentò nella bocca.
Dannazione sembra buono... Pensò. Camminò lentamente fino alla porta della cucina e sporse la testa. Vide un giovane alto, con i capelli biondi e le spalle larghe che indossava un grembiule rosa mentre cuoceva la carne nella padella.
Mise il coperchio e si occupò della piccola ciotola che aveva poggiato lì intorno. Prese una forchetta e cominciò a sbattere qualunque liquido c'era dentro, probabilmente uova, prese un'altra padella con del riso e la versò dentro, mescolandoli insieme.
Mentre Jimin era occupato a guardare il cuoco, si appoggiò alla porta che fece uno scricchiolio, muovendosi e facendo perdere l'equilibro a Jimin, per fortuna si tenne dal bancone, a cui fu molto grato per non avergli fatto fare una figura imbarazzante.
L'uomo si girò e vide Jimin che stava cercando di mettersi correttamente, riguadagnando lentamente l'equilibrio. Jimin sorrise nervosamente e si inchinò, "M-Mi dispiace di averti infastidito, sono venuto per prendere il pranzo di Mr. Min."
"Oh! Giusto, stavo per finire. Non preoccuparti, non ci metterò molto." Sorrise di nuovo dolcemente e continuò a cucinare. "Puoi sederti su uno sgabello se vuoi." Disse indicando la fila di sgabelli dietro di lui. Jimin annuì e si sedette al terzo, che era al centro.
"Dimmi, sei il nuovo 'servo' di cui stava blaterando Taehyung?" Chiese non guardandolo. Jimin annuì, "Sì.."
"E come va?"
"...Va bene." Rispose Jimin appoggiando il mento sul tavolo e disegnando cerchi sulla superficie con le dita.
"Mhmm, giusto." Si girò mostrando un'espressione dubitante prima di rivolgere di nuovo l'attenzione alla preparazione della carne.
Jimin ridacchiò amaramente, "Sì.."
"Cosa ti sta facendo Yoongi, hm?"
"È solo davvero.. Incredibile." Affermò Jimin.
"Come mai?"
"Dopo che in qualche modo mi ha vinto in un gioco d'azzardo, mi ha rinchiuso in quella cella per una settimana, facendomi lividi ovunque. Certo, mi ha dato del cibo, ma era inutile dato che non mi ha mai levato le catene," Alzò gli occhi al cielo, "Sono stato per una settimana e mezzo circa senza cibo né acqua. Probabilmente sarei morto se non fosse stato per Jungko--" Si coprì la bocca rendendosi conto che aveva appena parlato di Jungkook, merda.
Ma l'uomo si voltò e semplicemente sorrise, "Vai avanti."
Jimin deglutì chiedendosi se l'avrebbe detto a Yoongi, ma comunque continuò, "E quindi mi ha dato forse la camera peggiore della villa, questo potrebbe essere sufficiente a rispondere alla tua domanda.." Si strinse nelle spalle, "E... Si aspetta tanto da me, anche se io non so quello che dovrei fare.. E ha poca pazienza." Replicò alzando gli occhi al cielo. Questo fece sospirare e far scuotere la testa all'uomo, "Aigoo.." Mise il riso nel piatto con due bistecche, appoggiò il piatto davanti a Jimin e sorrise.
"Sopportalo, va bene? È carino.. Solo, non mostra quel lato di lui."
"Giusto," Jimin alzò gli occhi al cielo e prese lentamente il piatto. Stava per alzarsi, ma l'uomo lo fermò, "Non ho capito il tuo nome, comunque."
"È Jimin.." Rispose, "E il tuo?"
"Kim Seokjin. È stato bello incontrarti, spero di rivederti presto!" Sorrise dando una piccola pacca al più piccolo. Jimin sorrise appena, allontanarsi dalla cucina mentre tornava nell'ufficio di Yoongi.
È carino ma non mostra quel lato di lui, pft. Sì, certo.
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taken by the beast + yoonmin
Fiksi Penggemar[ COMPLETE ] __ "Tuo figlio è mio." __ ( TRANSLATION | © taehyungs_potato )