Capitolo 10.

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30 Dicembre 2013 .

  Z .

Apro la porta del mio appartamento dopo il secondo trillo del campanello.                                      

"Lo sapevo che saresti arrivato tu per primo" sorrido ad un Liam infreddolito che tiene delle buste di cibo tra le braccia.

"Lo sai che sono puntuale" sembra quasi giustificarsi.

"Puntuale è ok ma tu spacchi proprio il secondo eh! Dai entra" ci sorridiamo e ci dirigiamo verso la cucina dove iniziamo a sistemare la valanga di confezioni di cibo da asporto che ha portato, lo guardo con fare interrogativo mentre continua a tirare fuori roba dai sacchetti.

"Che c'è?
Niall ha detto che aveva fame e lo sai quanto è capace di mangiare, volevo che lasciasse qualcosa anche a noi e soprattutto non volevo sentire lamentele sul mio essere tirchio"

"Tanto lo sai che si lamenterà comunque no?" ridacchio.
"Certo che lo so" sbuffa lui, "A proposito, dove sono gli altri?" mi chiede.
"Stanno arrivando, hanno perso la metro" dico mentre butto i sacchetti avanzati nella spazzatura.
"Bene, allora abbiamo qualche momento per noi, potresti farmi vedere la tua famosa soffitta" butta li quasi con tono noncurante.

Certo, come se non lo conoscessi.

"No!" ribatto secco, so benissimo dove vuole arrivare.

"Eddai Zayn, credo di essere l'unico a non averla ancora vista, non è giusto" si imbroncia.
"Veramente ci sono solo entrati Louis ed Harry, nessun altro, quindo no. Enne o!!" continuo deciso.
"Potrei sentirmi offeso per questo, voglio vederla" insiste.

"Mai, nemmeno tra un milione di anni" .

"Sei davvero una merda quando ti ci metti Zayn, giuro che non aprirò bocca"
"Si certo, come se questa fosse una cosa possibile per te" dico con una smorfia per prenderlo in giro.

"Lo sai vero che non smetterò di tormentarti fino a quando non mi porterai di sopra? Posso diventare davvero insopportabile se mi ci metto!" dice incrociando le braccia al petto.

Alzo gli occhi al cielo, già abbastanza esasperato.

"Lo immagino benissimo, credimi. Va bene andiamo su ma tu ricordati che hai promesso di non aprire bocca ok?" dico serio.

Lo vedo sciogliersi in un sorriso che sa quasi di cioccolata fondente fusa col caramello.

"Va bene, va bene starò zitto" saltella quasi sulle gambe, non gli credo neanche un po' ma i suoi occhi così entusiasti mi convincono a fare questa cosa.
"Andiamo prima che ci ripensi" mi avvio verso la scala con Liam che mi tallona, arrivati sul pianerottolo faccio per aprire la porta ma mi fermo un momento.

"Hai giurato Payne!!" gli ricordo.

"Che palle Zayn, neanche ci fosse l'area 51 la dentro, apri questa porta" dice appoggiandoci sopra la mano.

Entriamo insieme.

I tetti bianchi delle case la fuori coperti di neve risplendono dalla vetrata che abbiamo davanti, dando alla soffitta una luce diversa, sembra di essere sospesi in una dimensione congelata qua dentro, il bianco la fuori si riflette su ogni colore dei miei disegni appesi alle pareti, anche il bianco e nero delle foto ha una luce diversa in tutto questo candore.

Mi avvicino alla finestra e mi giro verso Liam che stranamente è davvero ancora in silenzio, si guarda intorno con quegli occhi sgranati da cerbiatto che si ritrova, si avvicina alla bacheca dove ho appeso le ultime foto che ho fatto a Harry, quelle di Kensington, sono tutti dettagli del suo viso, delle sue mani, dei suoi capelli scompigliati, ne vado abbastanza orgoglioso perché sono riuscito a tirare fuori da quelle immagini quello che volevo, un corpo che diventa un opera d'arte e devo ammettere che il corpo di Harry, si presta benissimo.

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